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Supergirl – quando il Super Eroe non lascia la scia
In 26 Settembre 2016 da Francesca ChiarelloAvete presente quando state passeggiando tranquilli per strada, senza pensare a niente, contenti di essere proprio lì? Una bella sensazione, non c’è che dire. Ora pensate che proprio mentre state camminando tranquilli vi sorprende un acquazzone di quelli che non ti dimentichi più. Sei solo tu, in mezzo alla tempesta, un vento che ti trascina via, l’ombrellino rovesciato e il viso corrucciato coperto da capelli grondanti d’acqua.
Ecco, questa è la sensazione che ho provato quando ho iniziato a guardare Supergirl, dopo essere cresciuta con Smallville e avendo visto anche la maggior parte delle serie tv legate a dei supereroi.
Supergirl è una serie televisiva della CBS – ma con la seconda stagione passerà alla CW – creata da Greg Berlanti, Ali Adler e Andrew Kreisberg, già creatori di Arrow e The Flash (vedi articoli, ndr). Fin qui tutto bene, uno pensa che la qualità non vada a discostarsi molto rispetto alle altre serie e invece…
Insomma, Supergirl è un po’ uno super schifo. Non è la classica serie tv fantascientifica, sembra più un teen drama uscito male con una protagonista che, nonostante non faccia neppure una scelta sbagliata, non sa né di sale né di pepe.
La protagonista è interpretata da Melissa Benoist, già vista in Glee, come attrice non le si può dire niente, ma sul personaggio che interpreta si potrebbe scrivere un decalogo delle cose che non vanno. Per esempio il fatto che sia un’assistente della CatCo World Wide Media non la allontana tanto dalla figura del cugino famoso che invece è un giornalista. È la brutta copia di Clark, nonostante sia molto più organizzata – sarà mica per il fatto che è una donna?
O, ancora, la cosa che debba essere per forza un po’ tonta, sottovalutata al lavoro e trattata come una bambina dalla società segreta, la DEO, per cui opera lei e lavora la sorella. Per non contare il fatto che la serie, di per sé, è assolutamente noiosa, dai personaggi ai dialoghi.
L’altro personaggio femminile è il capo di Kara, interpretato Calista Flockhart (Ally McBeal e Brothers&Sisters), è il capo tiranno che tratta male qualsiasi essere umano che respiri nel giro di cento metri. Un bel personaggio, costruito bene – forse l’unico – e che fa da mentore e da ispiratrice alla giovane super eroina. La cosa più stupida, però, è che la Grant (queasto il nome del personaggio), in tutta la serie, non si accorge che Kara e Supergirl sono la stessa persona, nonostante l’unica cosa di diverso siano gli occhiali – né più né meno di Superman.
A proposito di Superman… Nel telefilm è una figura che aleggia nell’aria, c’è ma non si vede. Quando deve esserci, vengono ripresi solo i piedi e i contorni sono completamente sfumati. Paura di un confronto? Indecisione sull’attore da utilizzare? Può darsi, sta di fatto che al momento sembra un po’ tutto una barzelletta.
Come ogni serie che si rispetti c’è anche il triangolo amoroso che alla fine tanto triangolo non è ed è il classico dei classici. Winslow, il migliore amico di Kara è innamorata di lei, ma lei è innamorata di Jimmy Olsen – migliore amico del cugino – che è già fidanzato. Dopo una piccola parentesi con Winslow, che Kara prende per i fondelli giusto perché non lo vuole perdere e vuole dargli il contentino, passa a quell’altro con una facilità incredibile, nonostante il finale di stagione lascia un velo di nebbia su qualsiasi cosa e non solo sulle relazioni interpersonali tra i personaggi.
Insomma, c’è chi la serie l’aveva già abbandonata dopo aver visto il pilot, chi è andato avanti per altre due puntate per capire che strada si prendeva e chi, come me, le ha viste in streaming facendo andare avanti in velocità supersonica alcuni punti. Se volete un consiglio, voi fermatevi direttamente ai titoli in entrata del pilot. Non ne vale la pena.
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Il problema di questa serie oltre quelli che citi è una trama che non sta in piedi unita a un politically correct da paura. E’ donna quindi tutto le è concesso, scelte fondate esclusivamente su se stessa, non regge il confronto con il ‘cuggino’. (Ho visto una puntata ieri per caso passata in tv dove fermava un aereo pieno di passeggeri giusto perchè c’era sua sorella sennò fotte sega a lei?) Supergirl non va bene è antifemminista e altre scempiaggini che mamma mia anche fosse stata una bella serie fa cadere le braccia…. in conclusione il nero figo, perchè nessuno è più figo di un nero, quale miglior finale per la puntata più politically correct che abbia mai visto in vita mia(non che ci sia nulla d imale nel nero figo solo sono strane coincidenze, tutti i ragazzi bianchi della puntata sono lessi, poi arriva lui tipo gesù e lei si sarà recitatamente bagnata pure i calzini da come reagisce)