
GOLA . RicetteColte
Il baklava per Andy
In 4 Agosto 2021 da Fabio MuzzioPerché la gola è anche una scommessa
Ho un debole, da sempre, per Charlize Theron, per intenderci da quel filo che in maniera malandrina e promettente incontrava un chiodo e cominciava ad accorciare una gonna già corta di suo. Charlie, così la chiamano gli amici, aveva 17 anni ma ne dimostrava qualcuno in più: mollava un riccone un po’ troppo stagionato e sceglieva il figaccione che si passava il dito sul labbro dopo aver sorseggiato noto alcolico in quel di Portofino. Nello spot era un po’ Marylin con 177 cm di altezza, ma da allora Theron di strada ne ha fatta. Impegnata per i diritti dei più deboli, a partire dal suo Sud Africa, e sempre in prima linea a difendere le donne, anche per vissuto personale, la si trova nelle campagne di sensibilizzazione promosse per esempio dal brand francese di cui è sia testimonial che ambasciatrice. Charlize, sinceramente, avrebbe meritato qualche sceneggiatura di valore in più, tuttavia si è dimostrata poliedrica e davvero tra le migliori della sua generazione con un Oscar® strameritato per The Monster.
Che sia una donna di azione e pronta a rinunciare alla controfigura lo abbiamo capito con Atomica bionda (e non solo). Ma non voglio divagare, per cui torniamo a The Old Guard: la pellicola del 2020 la vede nel ruolo di una guerriera pure immortale. Diretta da Gina Prince-Bythewood, quelli bravi a scrivere di cinema la definirebbero “adrenalinica”, è tratta dal fumetto The Old Guard – Fuoco d’apertura di Greg Rucka e illustrato da Leandro Fernandez. Se non si conosce la striscia non si sa chi siano questi immortali guerrieri con i loro ricordi dolorosi, pronti a spendersi come mercenari ma al servizio del bene e con guarigioni che, seppur dolorose, consentono di tornare, per così dire, in piena forma per tornare a combattere: tutto questo, però, lo si scoprirà durante la narrazione.
Domanda: ma questi super eroi hanno segreti e punti deboli? Certo che sì, con i rischi che ne possono conseguire, tuttavia i nostri non si arrendono mai: che eroi sarebbero? E così Andy (Andromaca di Scizia), Booker (Sebastien le Livre), Nicky (Niccolò di Genova) e Joe (Yusuf Al-Kaysani) hanno vissuti storici differenti e sono il gruppo che si ritrova in Marocco. Senza svelarvi né la missione né chi siano Nile Freeman e, soprattutto, Quynh e Lykon, e pure gli altri personaggi buoni o cattivi di questa avventura, meglio spostarsi sulla ricetta, anzi sul dolce, frutto della scommessa su Andy/Charlize: riconoscerà tutti gli ingredienti e la provenienza esatta del baklava? Da una parte Nicky, il “nostro” Luca Marinelli, dall’altra Booker e Joe. Come finirà? Un motivo in più per guardarsi il film.
Ingredienti
La pasta fillo:
- Farina 00 200g
- Acqua tiepida 120ml
- Olio E.V.O. 10ml
- Sale
- Nocciole 250g
- Pistacchi 250g
- Miele 2 cucchiaini
- Burro 200g
Lo sciroppo
- Acqua 400ml
- Zucchero bianco 400ml
- Melagrana 1 succo
- Acqua di rose 1 goccia
Procedimento
Per la pasta fillo potresti optare per acquistarla direttamente nel tuo supermercato di fiducia. Altrimenti puoi prepararla direttamente tu. Setaccia la farina sulla spianatoia e crea il cono lasciando un buco al centro. Inizia a versare l’olio e inizia a impastare i due ingredienti. Aggiungi un pizzico di sale e continua a lavorare versando l’acqua tiepida a filo in modo da riuscire a ottenere un impasto omogeneo e senza grumi. Prendi il panetto che hai ottenuto e mettilo in una ciotola. Coprilo con un canovaccio, meglio rispetto alla pellicola trasparente. Lascia riposare il composto almeno 30-45 minuti in frigorifero affinché si raffreddi per bene. Quando la estrai dal frigorifero dividila in dodici parti il più possibile uguali e con la macchina per la pasta cerca di ottenere delle strisce sottilissime che saranno i vari strati del tuo baklava. Attenzione a non far seccare la pasta altrimenti perderà la sua morbidezza e rischierà di spezzarsi. L’operazione è quindi delicata e richiede di avere tutti gli altri ingredienti pronti. Anche per questo motivo ti ho consigliato di acquistarla già pronta.
Per il ripieno, fai sciogliere a fuoco bassissimo il burro e lascialo intiepidire. In un mixer trita le nocciole e i pistacchi che verserai in una ciotola aggiungendo il miele.
Per la preparazione dello sciroppo porta a ebollizione in un pentolino l’acqua con lo zucchero facendolo prima sciogliere con l’aiuto di un cucchiaio e poi cuocilo per una ventina di minuti a fuoco medio. Spegni, lascia raffreddare qualche minuto e poi versa il succo di melagrana e la goccia di acqua di rose, girando con il cucchiaio. Quando è a temperatura ambiente mettilo in frigorifero a raffreddarsi almeno un’ora, questo significa che devi valutare bene i tempi di preparazione.
In una teglia inizia a disporre i fogli di pasta fillo: con un pennello da pasticceria ungi il fondo della teglia e i fogli di pasta, dal primo fino al quarto; a questo punto versa la prima metà ripieno e ricomincia con i quattro strati di pasta fillo, ricordandoti sempre di ungere ogni volta con il burro fuso. All’ottavo strato aggiungi la seconda quantità di ripieno e ricomincia con gli ultimi quattro strati, sempre imburrandoli ogni volta.
Con l’aiuto di un coltello, taglia il tuo dolce in quadratini e fai cuocere nel forno a 170° per circa un’ora. Attenzione però alle caratteristiche del tuo forno, meglio controllare dopo mezz’ora se gli strati inferiori a quale punto di cottura si trovano.
Quando avrai estratto dal forno la baklava, versaci sopra lo sciroppo facendo attendo attenzione alla reazione tra le due temperature. Assicurati che il liquido “bagni” tutti i quadratini e, se vuoi, completa spolverando la parte superiore ancora con la frutta secca (per come reagisce Charlize direi ancora nocciole).
Il baklava deve riposare in frigorifero ancora qualche ora, almeno sei, e poi è pronto per essere gustato con tutte le suggestioni dei vari ingredienti.
A proposito del baklava: ci sono, come sempre, differenza a seconda dei luoghi, perché questo dolce non è solo turco ma anche greco, la pasta fillo, poi, prende proprio il nome fyllo, vale a dire foglia, dalla lingua greca. Ho usato le nocciole e l’acqua di rose per allinearmi alla scommessa e all’origine della porzione tanto ambita e gradita ad Andy. Quindi, si possono utilizzare anche le noci e le mandorle e nello sciroppo, al posto dell’acqua di rose, il succo di mezzo limone.
Ambrojo anche questa volta è stato prezioso consulente e, quando si è parlato di baklava e Charlize, non ha avuto dubbi: la Divine Comtesse, origliando pare non aver gradito e le abbiamo sentito esclamare: “Adesso l’immortale la faccio io” ed è andata nella palestra privata a recuperare la katana.
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