GOLA . RicetteColte
La zuppa di farro di Gilberto
In 18 Luglio 2018 da Fabio MuzzioPerché la gola è anche un po’ sorpresa
Ti amo in tutte le lingue del mondo del 2005 è il settimo film da regista e dodicesimo da attore di Leonardo Pieraccioni, uno dei comici che al botteghino ha spesso ottenuto successi enormi. Ancora una volta, perché non è stata la prima e non sarà l’ultima, il single si confronta con l’amore. Il triangolo è particolare, perché il professore di ginnastica Gilberto deve fare i conti con la cotta che per lui ha Paolina (Giulia Gorietti), una studentessa della sua scuola. Equivoci, imbarazzi sono alla base della pellicola, dove il vero amore corrisposto è per la madre della ragazza, Margherita (Marjo Berasategui): quando il tutto verrà scoperto saranno inevitabili litigi, delusioni e ribellioni adolescenziali con ovvio lieto fine sul quale, come sempre diciamo, a beneficio di chi non avesse ancora visto il film, non spoileriamo. La pellicola risulta una commedia gradevole e dai buoni sentimenti con la Toscana e i suoi scorci, in particolare Borgo a Buggiano, sullo sfondo. Nel cast, oltre al “solito” Massimo Ceccherini, nel ruolo di un improbabile francescano, un Giorgio Panariello che ben si integra nel ruolo del fratello/bidello Cateno e un Francesco Guccini nei panni del burbero Preside, ruolo che gli riesce bene e che all’epoca accettò vista la vicinanza tra la sua casa sull’appenino modenese e i luoghi pistoiesi delle riprese. Nel film si parla di cibo, anche in maniera ironica come nel ristorante giapponese, dove al sushi così già di moda all’epoca, Gilberto si professa grande fan della finocchiona. La ricetta che estrapoliamo ha diverse varianti ed è tratta dal pranzo a casa di Margherita all’insaputa di tutti di Paolina: la zuppa di farro che il buon Gilberto, per la sorpresa, non gusterà finendo pure all’ospedale.
Ingredienti per 4 persone:
- 240 g di Farro
- 200 g di Fagioli rossi
- 1 l di Brodo vegetale
- 1 Cipolla
- Rosmarino e salvia
- Aglio
- Olio EVO
- Sale e pepe
Procedimento:
Per la preparazione devi partire la sera prima: i fagioli secchi, a meno che non opti per quelli freschi, devono essere messi in ammollo almeno 12 ore prima. Per il farro, invece, bastano tre ore. I fagioli che erano secchi devono essere fatti bollire almeno 40 minuti, per quelli freschi non sarà necessario. Prepara un soffritto con cipolla, aglio, salvia e rosmarino che dovranno ben amalgamarsi nell’olio di oliva. Quando sarà pronto, versa il farro ammollato, i fagioli e il brodo. Un po’ di sale e controlla che il tutto non sia troppo saporito o insipido. La tua zuppa deve cuocere almeno 30 minuti a fuoco medio. Se dovesse servire, aggiungi altro brodo. Ti consiglio, terminata la cottura, di lasciare risposare ancora qualche minuto la zuppa. Una volta nel piatto un giro di olio di oliva e una macinata di pepe (a piacere).
La ricetta prevede anche una fetta di pane tostata e profumata di aglio da appoggiare sulla zuppa.
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