GOLA . RicetteColte
Il cocktail Capri, quello inventato da Piedone
In 16 Giugno 2021 da Fabio MuzzioIn fondo a un bicchiere si possono trovare grandi verità
Margy Connors
Perché la gola è la capacità di improvvisare
La tetratologia di Piedone, tutta firmata dal grande Steno, ha rappresentato un grande successo sul grande schermo per Bud Spencer che, senza Terence Hill, con cui ha costruito una tra le coppie più fortunate e prolifiche del nostro cinema, ha portato la parte distintiva del suo personaggio nella sua Napoli e nei panni del Commissario Rizzo.
Queste pellicole sono da annoverare tra quelle per tutta la famiglia con la tradizione del cinema della domenica pomeriggio tipica degli anni Settanta. lo sbirro (il migliore e più simile a un poliziesco vero) del 1973, A Hong Kong del 1975, l‘Africano 1978 e d‘Egitto 1980, vivono sulla presenza in tutti i sensi dell’amato Carlo Pedersoli, poliziotto dal cuore d’oro che si relaziona al meglio con i bambini rimasti orfani e da proteggere. I cast si sono sempre completati con attori molto conosciuti, da Adalberto Maria Merli a Raymond Pellegrin, da Renato Scarpa a Robert Webber, da Robert Loggia a Leopoldo Trieste. Per due volte, il primo e l’ultimo è comparso Angelo Infanti, l’indimenticabile Manuel Fantoni di Borotalco. Tra l’altro è impossibile che non conosciate il tema musicale, firmato dalla coppia Maurizio e Guido De Angelis.
A dire il vero, questo Commissario, che non usa le armi ma “tira certi cazzottoni!” come dirà il Capo della squadra mobile in procinto di andare in pensione nel primo film, appartiene pienamente alla vita partenopea di cui è simbolo, strizzando l’occhio o talvolta evidenziando benevolenza nei confronti di chi vive di espedienti, distinguendo tra chi si trova a sbarcare il lunario con qualche espediente e il criminale vero. Il Commissario Rizzo così, non disdegna di comprare, per esempio, sigarette di contrabbando all’anziana signora che compare, tra l’altro in tutte le pellicole come segno continuità del mercato.
A Piedone si perdonano queste piccole digressioni alla legalità, al pari di alcune ingenuità della sceneggiatura con il lieto fine d’obbligo. I Piedone però si guardano sempre con affetto e piacere, anche per la presenza costante della spalla ideale, il Maresciallo Caputo, ruolo assegnato a un grande caratterista come Enzo Cannavale.
Alla Napoli con i suoi vicoli e le sue suggestioni, si contrappongono scenari esotici come Hong Kong e l’Oriente prima del boom economico, i paesaggi egiziani e la savana africana. Proprio a questi luoghi si lega il film da cui ho estrapolato la ricetta invenzione: Piedone sta seguendo un’indagine sui traffici di droga e e diamanti e atterra a Johannesburg per un’avventura in quel Sudafrica (il film è stato girato in realtà in Namibia) ancora in pieno Apartheid che non traspare dalla narrazione, ma nella quale si intravede un messaggio ecologista di protezione degli animali. In realtà, qualche anno dopo Bud Spencer ha rivelato l’abbandono di un ristorante da parte di tutta la troupe, perché avevano negato l’ingresso all’ora piccolo Baldwin Dakile che come Bodo tornerà nell’ultimo capitolo sfoggiando un invidiabile accento partenopeo frutto dell’adozione di Piedone.
Di questa avventura segnalo la presenza di Dagmar Lassander che interpreta Margy Connors, una donna infelice e sulla strada dell’alcolismo legata a Smoilet, il potente imprenditore e cattivo di turno.
La Lassander, attrice praghese, all’epoca del film aveva 35 anni ed era in piena carriera: anche lei, con la sua chioma fluente rossa ha rappresentato una delle icone femminili di quegli anni. Particolarmente attratta dalla gentilezza del Commissario Rizzo, ne rimane attratta anche se Piedone sembra maggiormente interessato all’indagine senza distrazioni. Se il piccolo Bodo sempre affamato scorrazza alla festa di Smoilet e Piedone è impegnato a ottenere informazioni da un sicario chiamato a ucciderlo, Margy passa da un bicchiere all’altro rincorrendo il Commissario italiano che, nel mentre tiene a bada il killer, le suggerisce una ricetta improbabile di un cocktail da lui inventato: il Capri.
INGREDIENTI
- Cognac
- Wishky
- Bourbon
- Gin
- Cherry Brandy
- Ananas
- Limone
- Succo di pomodoro
- Latte
- Popcorn (al posto dell’oliva)
Chiudo questa ricetta improbabile che ricorda quella dello Scaldino dell’Orso polare dell’Alaska di Buddy Love, con le parole di Piedone sul Capri: “invenzione personale, aromatico e forte: è una vera bomba, è un cocktail al brivido!“.
(ADV)
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