GOLA . RicetteColte
Il Pink Lady di Alice Macray
In 5 Maggio 2021 da Fabio MuzzioMio marito dice che si può alzare il gomito ogni tanto solo per allontanare i pensieri.
Alice Macray
Perché la gola è scoprire un altro mondo
Mrs. America mentre racconta l’iter legislativo, Stato dopo Stato, dell’E.R.A. l’Equal Rights Amendament, offre uno spaccato sociale sul ruolo della donna negli Stati Uniti. I riferimenti storici e soprattutto le donne che realmente si sono confrontate tra chi desiderava un ruolo non più relegato tra i fornelli e la famiglia e la casalinghe timorose di perdere, con l’emancipazione, quella protezione fornita dai mariti sempre predominanti in tutto. Questione di genere, questione razziale, convegni politici, gruppi di pressione e i Presidenti che si sono succeduti alla Casa Bianca. Della serie TV, vivamente consigliata, ho avuto modo di parlarvi e vi ho già messo il link a inizio post. Per questo motivo aggiungo poco, tra cui rammentare che il ruolo principale è quello di Phyllis Stewart Schlafly, interpretata da Cate Blanchett, ma altre attrici (soprattutto rispetto al cast maschile meno protagonista) completano un cast di altissimo livello. Tra queste Sarah Paulson, meravigliosamente letale in Ratched, il personaggio che acquista anno dopo anno consapevolezza di se stessa e desiderio di essere più di una moglie devota.
Mrs. America, Houston – Alice Macray (Fonte YouTube)
E proprio attorno a lei ruota la riflessione sull’essere se stesse, di avere un proprio ruolo, compreso essere lesbica ma non per questo di idee politiche conservatrici. La ricetta che vi propongo è quella di un cocktail, il Pink Lady, ordinato al bar per un momento che da riflessione solitaria si fa chiacchierata e successiva reazione (evidenziando la performance della Paulson). Due donne che parlano delle loro vite davanti a un bancone e non mancheranno le reazioni. Tutto da gustare come il Pink Lady.
Mrs. America, Houston, (Fonte YouTube)
Ingredienti per 1 cocktail:
- Gin 4cl
- Albume 1
- Granatina 1cl
- Ghiaccio q.b.
Procedimento:
La realizzazione del cocktail è molto semplice e per questa ricetta mi sono attenuto a quella che sembra essere più classica senza ulteriori varianti (succo di limone) o l’aggiunta di una ciliegia. Per quanto riguarda la preparazione ti servirà uno shaker dove verserai il Gin della marca che preferisci, l’albume separato dal tuorlo di un uovo di medie dimensioni e la granatina che poi darà il colore “pink”. Agita per almeno un minuto i tre ingredienti, riapri lo shaker e aggiungi qualche cubetto di ghiaccio alla crema che avrai ottenuto. Agita ancora per un minuto e versa filtrando il cocktail dalle che verserai in una coppa Martini. Il Pink Lady è pronto da essere degustato.
Mrs. America, Houston – (Fonte YouTube)
Hazel Dawn nel 1913 (Fonte Wikipedia)
Come sempre accade la storia dei cocktail offre più aneddoti relativi alla primogenitura e così c’è chi afferma sia stato inventato da un architetto di interni ma con una ricetta diversa sul finire del diciannovesimo secolo. Altri che il nome deriva da una musa ispiratrice, Hazel Dawn, protagonista del musical The Pink Lady del 1911 che poi era diventato anche il suo soprannome.
Altre fonti raccontano quanto fosse consumato durante il proibizionismo in particolare dalle donne, proprio per le sue caratteristiche.
Le biografie raccontano che Jayne Mansfield amasse consumarne uno prima di ogni pasto.
La Divine Comtesse mi ha detto che raramente ha bevuto il Pink Lady e sempre quando invitava la prima volta qualche amica conosciuta alle feste parigine.
(ADV)
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