GOLA . RicetteColte
Le orecchiette al sugo di Zenobio Cantalupo
In 3 Novembre 2021 da Fabio MuzzioPerché la gola è una figlia con un fidanzato che non piace
Mariano Laurenti firma nel 1978 una delle diverse commedie sexy del decennio: tra professoresse, supplenti e liceali, questa volta è il turno di Gloria Guida ne La liceale nella classe dei ripetenti in una trilogia che si completa con La liceale seduce i professori e La liceale, il diavolo e l’acquasanta. Non è infrequente che una tra le icone femminili di quegli anni utilizzasse sempre come nome della protagonista quello di Angela, capiterà, infatti, anche ne L’infermiera di notte sempre con Lino Banfi e la regia di Laurenti e da cui abbiamo estrapolato la ricetta degli spaghetti alla marinara.
La liceale nella classe dei ripetenti è uno dei cinque film del 1978 girati dall’allora ventitrenne attrice di nascita meranese ma di origini emiliane in quel di Casalecchio di Reno. La pellicola è ambientata a Trani e ha in Angela Cantalupo, figlia del Professore di educazione fisica e proprietario di un negozio di articoli sportivi, Zenobio, il perno della storia: la bionda liceale è contesa da due ragazzi: il primo è Tonino Pinzarone (Sylvain Chamarande), sempre a caccia di nuove avventure e figlio del nostalgico del Ventennio professore di italiano e di storia interpretato da Gianfranco D’Angelo, mentre il secondo è Carlo, Rodolfo Bigotti, innamorato della ragazza con la quale vorrebbe veramente fidanzarsi. Sulla scelta pesa pure la rivalità storica tra Cantalupo e Pinzarone: le simpatie fasciste del secondo rappresentano infatti una discriminante.
Il contorno della storia è dato dagli scherzi che gli studenti commettono ai danni dei docenti, tra cui il completamente sordo Preside (Carletto Sposito), il Professor di musica e storia dell’arte Modesti (Alvaro Vitali), vittima di scherzi alla sua FIAT 500 e continuamente sottoposto alle avances della studentessa Giulia (la scena del flauto dolce comunque chiamato da tutti piffero rimane la più eloquente), la Professoressa di matematica Marisa Ciancia (Ermelinda de Felice) dal facile spavento; e non può mancare Jimmy il Fenomeno, nel ruolo del bidello Anacleto.
Tornando alla sceneggiatura certamente esile rimane da chiedersi chi prevarrà con la giovane ragazza: sarà il sentimento sincero di Carlo oppure quello più da capriccio con sostegno paterno di Tonino, che cercherà di sfruttare l’incidente stradale con Angela per una sorta di ricatto nel quale lei stessa cade? La risposta in molti l’avranno già, perché non sono sfuggiti alla visione di questa parte così rilevante, soprattutto al botteghino, del nostra cinema; pellicole che, e pure qui non si sfugge, non mancano di segnalare amari, vermouth, bagnoschiuma (con un manifesto che ritrae l’allora capitano della Nazionale di calcio Giacinto Facchetti) e un famoso cioccolatino ripieno di caffé.
C’è pure la citazione di due tra i tennisti che hanno costituito i quattro moschettieri artefici dell’unica Coppa Davis azzurra del 1976: Adriano Panatta e Corrado Barazzuti. E non manca nemmeno il Capitano non giocatore: Nicola Pietrangeli. Questo avviene mentre Tecla (Ria de Simone) è nel negozio gestito da Zenobio con tanto di parrucchino e promessa di incontro galante.
A completare la sceneggiatura le immancabili docce dell studentesse e qualche altra scena soft ma eloquente, a cui non sfugge nemmeno, ma non potrebbe essere diversamente da così, Gloria Guida.
Mentre in casa Cantalupo attendono il ritorno di Angela, la cameriera serve le orecchiette al sugo che il buon Zenobio inizia a mangiare seppur affermi di non avere appetito.
Ingredienti per 2 persone
- Orecchiette 250g
- Pomodori 400g
- Aglio
- Olio E.V.O.
- Basilico
- Sale
Procedimento
Le orecchiette si prestano a diverse ricette come ha evidenziato la cucina pugliese. Non solo quindi con le cime di rape ma se pensiamo alle versioni al sugo quelle forse più famose sono con le braciole. Esiste anche una versione più semplice con un sugo di pomodoro e, per quanto riguarda il film da cui abbiamo tratto ispirazione, ho pensato a una versione base, che può essere integrata con aggiunta, per esempio, di salsiccia. Ho pensato che non volendo mettersi all’opera direttamente con la semola di grano duro e l’impasto, le orecchiette le acquisterai già pronte, magari in qualche negozio artigianale. Sui pomodori, mi raccomando ben maturi, la scelta migliore potrebbe ricadere sui San Marzano che provvederai a far scottare circa un minuti in acqua bollente. Una volta raffreddati al punto da essere maneggiati senza problemi, toglierei la buccia, eliminerai i semi e li passerai per ottenere una salsa ancora cruda. Il nostro sugo semplice ma sempre speciale nascerà da uno spicchio di aglio che profumerà l’olio extra vergine di oliva che avrai versato in una padella antiaderente. A quel punto versa i pomodori passati e aggiusta di sale facendo cuocere almeno venti minuti facendo asciugare il tutto per ottenere una buona consistenza. Se vuoi dare un tocco più piccante non esistare ad aggiungere al soffritto due peperoncino essicati. Valuta i tempi di cottura delle orecchiette che una volta pronte verserai nella padella con il sugo rimestando con pazienza. Potresti anche decidere di aggiungere alla fine qualche foglia di basilico. Prima di servire potresti aggiungere anche del grana o altro formaggio da grattugiare dando così un sapore più completo. La quantità di orecchiette è per due persone: a te stabilire però la dose, soprattutto se hai un commensale come Zenobio.
Stiamo progettando una rivista letteraria per aiutare le nuove voci a emergere. Abbiamo sempre la stessa vision: diffondere cultura e talento.
Sostieni il progetto e diventa un* Sevener!
Navigazione
Consigli
Articoli recenti
- Nude Jeannie 26 Marzo 2024
- I sette (non preti) del cinema italiano 24 Marzo 2024
- Rompicapo 23 Marzo 2024
- L’AI e i viaggi 22 Marzo 2024
- Opinioni 12 Marzo 2024
Lascia un commento