GOLA . RicetteColte
Riso a due colori con mazzancolle
In 27 Gennaio 2021 da Redazione Seven BlogPerché la gola è un po’… viaggio
Ventitré piacevoli racconti, ai quali sono abbinate altrettante deliziose ricette, compongono quello che è uno dei primissimi esempi di fusion letterario-gastronomica (non è una novità editoriale, la sua prima edizione è del 1995). Il sottotitolo Manuale di nomadismo letterario e gastronomico spiega bene dove e come abbia tratto l’ispirazione Simone Perotti, uno scrittore che oggi vanta 17 libri editi, un programma televisivo come ideatore e conduttore (Un’altra vita – Il coraggio, nel 2012) e l’invenzione del Progetto Mediterranea, una bellissima idea che ha obiettivi culturali, scientifici e sociali di conoscenza del Mediterraneo e di tutti i popoli che lo hanno navigato. E qui si rivela il suo “core”, l’humus nel quale affondano le radici dei suoi scritti e i suoi progetti: Simone Perotti è sempre e soprattutto un marinaio, un velista, un uomo che va per mare per conoscere se stesso e gli altri, tutti gli altri. (PICCOLO CABOTAGGIO II è il Blog di Simone Perotti).
La lettura di questo libro si completa magnificamente con l’esecuzione delle ricette che vi sono descritte. Sono da mettere in atto seguendo il suggerimento dell’autore che raccomanda di non dannarsi l’anima per le giuste dosi perché la perfezione del risultato è insita nelle differenze presenti nelle ricette, nelle persone, nei popoli e in ogni giorno che passiamo a navigare nel mare della vita che è sempre, inevitabilmente, mutamento.
La ventiquattresima ricetta, che conclude il libro Zenzero e nuvole, è l’unica non abbinata a un racconto. L’autore spiega che è stato eliminato in questa edizione (era presente nella prima) perché aveva aspetti che portavano a un facile riconoscimento della coprotagonista della serata. E una cenetta a due che parte da questo piatto, in accoppiamento armonico con un vino adeguato, ha una conclusione scritta nelle nuvole, nello zenzero, nei sapori piccanti che non fanno sconti e nella luna che, come sempre, farà finta di non vedere o che assisterà, paziente, solo a quello che le sarà impudicamente mostrato.
La mia preparazione di tanti anni fa (quasi un quarto di secolo) ebbe effetti che andarono oltre ogni più ardita immaginazione. L’ho ripresa oggi con aspettative più conseguibili e adatte alla mia età attuale.
Ingredienti per quattro persone:
- 320 g Riso Carnaroli o equivalente
- 20 Mazzancolle intere, meglio se fresche (o gamberoni grandi)
- 500 g Pomodori pelati
- 5 cucchiai di Olio di semi di soia
- 5 cucchiai di Olio EVO
- 50 g radice di Zenzero fresco già pulito
- Zenzero in polvere q.b.
- Turmerico (Curcuma) due prese
- Sale q.b.
- Peperoncino fresco o secco q.b.
- Gewürztraminer: due bottiglie (più una!)
Procedimento:
Sbollenta le mazzancolle per qualche secondo in modo che rimangano turgide. Separa le teste dai corpi, metti le prime in una casseruola con l’olio d’oliva, lo zenzero tagliato a quadratini piccolissimi e il peperoncino in quantità tale da portare a un risultato finale decisamente piccante ma non più di quello che gradisci come vostro gusto personale. Sala e rosola a fuoco medio per qualche minuto. Sala.
Aggiungi i pelati e continua la cottura a fuoco basso fino a ottenere un sugo di media densità. Togli le teste schiacciandole per bene per far fuoriuscire tutto il liquido contenuto. Regola di sale.
Fai bollire il riso in abbondante acqua salata. Poco prima della completa cottura, scolalo, passalo in acqua fredda, scolalo di nuovo e lascialo riposare disteso su di un canovaccio pulito.
Una volta asciugato mettilo in un wok o una padella antiaderente di grandezza adeguata nella quale avrai già rosolato una manciata di quadratini di zenzero nell’olio di semi di soia. Mescola a fuoco alto facendo lievemente tostare il riso. Prima delle ultime rigirate, aggiungete due buone prese di turmerico (curcuma), una abbondante dose di zenzero in polvere, i corpi delle mazzancolle e una quarantina di chicchi di riso precedentemente passati nella curcuma e rosolati per dare una punteggiatura decisamente gialla al piatto.
Servi riempiendo il piatto per due terzi con il riso e le mazzancolle e un terzo con il condimento. Ogni commensale deciderà a suo piacimento la giusta commistione di riso e di sugo piccante.
Cosa bere:
Un ottimo Gewürztraminer o “Traminer Aromatico” della Cantina Produttori di Bolzano commercializzato dalla coop nella linea fiorfiore. Un vino che con i suoi intensi e persistenti profumi fruttati, floreali, con note speziate, bene si abbina ai crostacei, allo zenzero, alla curcuma e al sugo piccante.
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