GOLA . RicetteColte
Lo stufato di maiale della moglie di JJA
In 27 Ottobre 2021 da Fabio MuzzioPerché la gola è interrompere l’isolamento
Della serie tv francese Le Bureau des légends – Sotto copertura, che si sviluppa in cinque stagioni, ne ho parlato in GenerazioniSerie.
L’aspetto interessante risiede nella capacità di dissimulazione, caratteristica operativa fondamentale per chi è infiltrato e si adopera per reclutare potenziali traditori del proprio Paese; l’agente è quindi alla ricerca di chi può rivelare segreti poi utili non solo per controllare l’agire degli altri servizi segreti ma, soprattutto, per prevenire attentati, catturare terroristi potenziali o che hanno già agito contro obiettivi francesi o sullo stesso territorio dell’esagono.
La ricetta che vi propongo è tratta dall’episodio Aiutami a tornare, primo della quarta stagione, quando inizia a operare il sinistro e glaciale di Jean-Jacques “JJA“, capo dei Servizi interni che, partendo dal sospetto costante e mosso dal desiderio di eliminare gran parte del gruppo di comando parigino rende un lavoro delicato e difficile ancor più stressante e con sospetti reciproci. Il personaggio di JJA, interpretato da Mathieu Amalric, si ispirerebbe alla figura del controspionaggio James Jesus Angleton. Nelle indagini disciplinari si avvale dell’aiuto dell’agente Liz Bernestein (Anne Azoulay) della quale è interessante seguire il percorso di presa di coscienza e valutazione dei colleghi nel corso dell’intera stagione.
Proprio l’atteggiamento di distanza e isolamento induce JJA a pranzare da solo e non a frequentare la mensa, luogo abitualmente utilizzato per confronti, ricerca di informazioni e indagini interne e sospetti incrociati. E, mentre degusta lo stufato di maiale, preparato la domenica in porzione abbondante dalla moglie e quindi consumato anche il giorno dopo, lo offre e condivide con la collaboratrice Liz.
Ingredienti per 4 persone
- Carne di maiale 500g
- Lenticchie 300g
- Brodo di carne 50cl
- Cipolla piccola1
- Carota 1
- Chiodi di garofano4
- Vino rosso bicchiere1
- Concentrato di pomodoro cucchiaio1
- Olio E.V.O.
- Sale e pepe
Procedimento
Per quanto riguarda il taglio ti consiglio la lonza o ancora meglio il filetto che avrai salato e pepato sul tagliere. Partiamo dal soffritto: prima la cipolla che farai soffriggere nell’olio di oliva, la carota tagliata a dadini e i chiodi di garofano. Rimesta e adagia la carne che farai rosolare il tempo necessario perché inizi a cambiare colore. Versa il bicchiere di vino, quello rosso darà un sapore più intenso, e fallo evaporare a fuoco medio. Aggiungi il concentrato di pomodoro sciolto in un bicchiere di acqua. Gira un paio di volte la carne e abbassa la fiamma. Versa il brodo di carne ben caldo che avrai preparato con un dado. Dovresti riuscire a coprire la tua carne e chiudi con un coperchio affinché possa uscire il vapore.
Cuoci per una decina di minuti a fuoco medio basso e poi aggiungi le lenticchie (segui le indicazioni sulla cottura così potrai regolarti per non farle scuocere ma nemmeno siano ancora troppo dure). Dopo 40 minuti la carne dovrebbe essere pronta: attenzione a che il brodo non evapori, altrimenti aggiungi un mestolo o, in alternativa, un bicchiere di acqua calda. Togli la carne e adagiala sul tagliere e prepara le fette non troppo sottili. Le fette che avrai ottenuto hanno bisogno ancora qualche minuto di cottura nel sughetto e le lenticchie: se la carne non è più rosa è pronta. Servila su un piatto da portata accompagnata da un vino rosso come “JJA”. Non scordare qualche fetta di pane per rendere onore a questo piatto (non solo) francese. Nel caso avessi bisogno di carpire qualche segreto o “passare” qualche messaggio, questo piatto è molto indicato e, per certi versi, pure molto seducente. L’importante è non pranzare o cenare mai in solitudine.
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