GOLA . RicetteColte
I mantou del silenzio
In 17 Agosto 2022 da Debora BorgognoniSeni e uova, Mieko Kawakami, 2019
«Ho dato una rapida occhiata al menu scritto in grande alla parete, dopo di che ho preso quello appoggiato al tavolo e l’ho sfogliato con attenzione. Alla fine abbiamo ordinato birra alla spina, calamari preparati in vari modi, paitanmen, gyōza alla piastra e, su richiesta di Midoriko, mantou e tōfu. Il ristorante cinese in cui stavamo cenando era famoso in tutta la zona per l’ottima cucina a prezzi modici. Si trovava a pochi minuti a piedi da casa mia e occupava il pianterreno di un fabbricato vecchio e cadente che risaliva ad almeno trent’anni prima. […] Mentre la cameriera finiva di prendere l’ordinazione Midoriko ha tirato fuori dal marsupio il quadernetto come se volesse scrivere qualcosa, ma poi si è guardata intorno con esitazione e l’ha rimesso al suo posto. Ha afferrato il bicchiere di plastica trasparente davanti a sé e ha bevuto un sorso d’acqua. […] Le labbra serrate come di consueto, lo sguardo leggermente all’insù, Midoriko guardava senza troppo interesse le facce delle persone in TV che ridevano a crepapelle. Io e Makiko abbiamo sollevato i bicchieri di birra e abbiamo brindato facendoli tintinnare a mezz’aria. Dopo di che ho provato a chiedere ancora una volta a mia nipote se desiderasse qualcosa da bere, ma lei ha scosso piano la testa continuando a fissare lo schermo del televisore». (pagg. 87-88)
«I mantou che aveva ordinato Midoriko sono stati serviti in tavola. Nel vedere il bianco insignificante di quei mantou, il loro debole tepore e quella rotondità ambigua, mi sono venute le lacrime agli occhi. Ho inspirato profondamente col naso, ho raddrizzato la schiena e ho detto ad alta voce: “Ecco, sono arrivati i mantou! Dài, mangiamoli prima che si raffreddino”. Ne ho messo uno nel piatto e ho rivolto lo sguardo a Midoriko invitandola a fare altrettanto. Lei ha annuito con un impercettibile cenno del capo, ha bevuto un sorso d’acqua e finalmente ha abbassato gli occhi verso il cestello di bambù con i mantou. Anche Makiko ha allungato una mano e ne ha preso uno. Poi Midoriko ha assestato un piccolo morso alla sommità del suo mantou e, quasi come se quel gesto fosse una sorta di segnale, d’un tratto ho avuto la netta sensazione che la tensione si fosse allentata e che anche mia nipote e mia sorella la pensassero come me». (pagg. 96-97)
Dal romanzo Seni e uova, 2019, di Mieko Kawakami. Leggi l’AmatoriusSecretum qui.
INGREDIENTI PER 6 MANTOU (PANINI CINESI AL VAPORE)
- 150 g Farina 00
- 5 g Lievito di Birra
- Olio di semi
- 15 g Zucchero
- 75 g Latte intero
- Acqua calda q.b.
- Burro
- Necessario: cestello di bambù cinese
PROCEDIMENTO
Setaccia la farina in una ciotola e unisci lo zucchero. Sbriciola il lievito in acqua calda e unisci alla ciotola con il latte e un paio di cucchiai di olio. Impasta velocemente fino a ottenere un panetto omogeneo. Lascia riposare venti minuti nella ciotola, poi trasferisci l’impasto sulla spianatoia infarinata e stendi con il mattarello fino allo spessore di circa 5 millimetri.
Stendi un velo di burro su tutto l’impasto, poi comincia ad arrotolare partendo da un’estremità. Quando avrai ottenuto un rotolo, taglialo in 6 parti uguali e sigilla le estremità con le dita.
Fai lievitare 2 ore su carta da forno già porzionata. Fai cuocere nel cestello di bambù a vapore per 10/15 minuti.
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