Le poesie superbe . SUPERBIA
Rime d’oro e d’avarizia
In 6 Dicembre 2018 da Debora BorgognoniDal concorso PoesieSuperbe#2 – Oro come Avarizia
di Elisa Malvoni
Avevi l’occhio cùpido del toro
ed il suo pelo nero liquirizia.
Accantonavi cauto di straforo
mance tra le spire di una biscia.
Ostentavi gratuito decoro
tenevi la casa nella mestizia.
Sottraevi lunari di lavoro
dalla figlia e la sua imperizia.
Celavi alla moglie un tesoro
e nulla ti costava quell’astuzia.
Lei aveva la scienza del castoro
che da un legno un’opera inizia.
Carne poca e polenta di Storo
si facevano sul desco delizia.
Sbranavi tutto con zanne d’avorio
non un “grazie” a renderle giustizia.
Dall’anno in cui stai nel pianoro
sei stato svuotato da ogni poro.
Nessuno t’evoca nell’amicizia
sotto la tua lapide patrizia.
Navigazione
Consigli
Articoli recenti
- Opinioni 12 Marzo 2024
- La coda alla vaccinara dei venditori di tessuti 6 Marzo 2024
- Un nuovo giorno 5 Marzo 2024
- Bruno Munari. Tutto 3 Marzo 2024
- Prima di diventare niente 24 Febbraio 2024
Lascia un commento