Le storie superbe . SUPERBIA
Nostalgia senza voce
In 19 Febbraio 2019 da Fabio MuzzioChe ne sapete voi di cosa voglia dire stare su quello schermo; di cosa siano gli applausi della prima; di cosa siano le copertine ritagliate di chi è rimasto nella fattoria e non ti vorrebbe cambiata.
Che ne sapete voi dei party luccicanti e degli inviti galanti; che ne sapete dei compromessi degli inizi e di qualche foto per le quali dopo ho dovuto pagare.
Che ne sapete voi delle stanze lussuose e delle colazioni a letto, delle cento rose rosse e dello champagne, degli inviti a cena mentre la vita ti scorre via.
Che ne sapete voi degli sguardi delle mogli gelose negli ascensori e di quelle che fingevano di esserlo per poi raggiungerti in camera.
Che ne sapete delle macchine dalle quali uscire per i red carpet, per i flash, per le interviste dalle domande banali e le risposte preconfezionate.
Che ne sapete voi di cosa voglia dire un giorno l’arrivo del sonoro e il cinema non ti cerca più.
E tra poco, luci in sala! Solo per voi.
L’opera è di Edward Hopper (22 luglio 1882 – 15 maggio 1967), New York Movie, olio su tela 81.9 x 101.9 cm, 1939, MoMa New York
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