
Le storie superbe . SUPERBIA
Il viaggio di Milly
In 24 Gennaio 2021 da Caterina LevatoOgni attimo di vita è un viaggio verso l’ignoto.

Caterina Levato
Tra gli spazi siderali, forse tra le stelle era la mia casa. Ora vivo in un posto caldo e tranquillo, il cibo è buono, dormo parecchio e, anche se intorno c’è buio, sto bene.
Oggi, poi, mi è accaduta una cosa bellissima, ho sentito qualcosa battere, ha un ritmo regolare, pulsa. Forse è quella cosa che chiamano cuore? Ho sempre desiderato avere un cuore e forse l’ho già. La mia coda, intanto, si è rimpicciolita, si stanno formando delle protuberanze e, intorno a me, sta crescendo un velo sottile che spero mi protegga.
Da quando ho un cuore ho capito che anche Lei ne ha uno e il suo ticchettio è vita, mi fa compagnia. Quando Lei dorme, il suo palpitare diventa più lento, e mi culla; quando il suo si agita anche il mio corre, quando il suo si calma anche il mio trova pace. Mi sa che viviamo in simbiosi perché il mio piccolo cuore batte sempre insieme al suo e se il suo soffre, soffre anche il mio.
Da qualche giorno, però, stanno accadendo cose strane: tutto si contrae, lo spazio si riduce, sto stretta e mi sento soffocare. Ma perché la felicità non dura in eterno? Sto malissimo, qui, ora, c’è solo buio e dolore. Se almeno queste fitte fossero meno intense. Mi manca l’ariaaa, soffocoooo.
La situazione continua a peggiorare, il cibo è proprio scarso e fa schifo. Come faccio ad uscire da qui? Se fossi una crisalide, potrei venir fuori da questo bozzo, ma non so cosa sono… per ora sono solo Milly e nessuno mi aiuta…
Finalmente sto bene! sto diventando enorme, non ho più spazio e, per star più comoda, vivo a testa in giù. Ma guardatemi ora, non sono perfetta? Testa, occhi, gambe, braccia, piedi, dita, cuore: è tutto ok. Ho anche i capelli, sono neri e ribelli, mi si drizzano un po’ sulla testa, ma fanno tipo.
Mi tocca faticare ancora un poco, questa è l’ultima tappa e poi vedrò la luce. Lei mi aiuta a uscire, fatica con me, avverto mani che mi prendono, mi danno qualche pacca, urlo, mi adagiano sulla pancia di Mamma: sento il suo corpo caldo e affaticato, mi calmo non ho più bisogno di altro… sono arrivata, mi chiamo Milena, Milly per voi, ora inizia la mia vera storia.
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