Le storie superbe . SUPERBIA
Stanza 409
In 6 Marzo 2022 da Claudia OlivaQuattro, zero, nove.
Stanza 409.
Pareti rosse. Parquet. Vetrate riflettenti di volti. Scegli. Cosa preferisci? Chi e cosa vuoi che sia? Chiudi gli occhi. Ascoltati. Gioco dell’udito, gioco dell’olfatto, gioco del gusto, gioco del tatto.
Fatti avanti.
Dammi un nome, quello che ti piace. Colette. Affascinante. Claire. Intellettuale. Jules. Sensuale. Emanuelle. Viziosa. La stanza 409 si chiude, gli occhi si aprono.
Guarda. Sono quello che vuoi.
Sono la bustina di zucchero che addolcisce il caffè al risveglio. Sono il profumo del pasto prima di essere portato alla bocca. Sono il quadro di Vermeer sopra la scrivania del tuo ufficio. Sono le parole dette che non riuscivi a pronunciare. Sono il segreto nel cassetto che non riveleresti per giudizio. Sono l’ultima sigaretta prima di andare a dormire. Sono la canzone che non riesci più a cantare insieme a lei. Sono il paradiso dentro l’inferno. Sono la bocca del diavolo spalancata fino alla consumazione del piacere. Sono il bicchiere di scotch scolato nella poltrona davanti al camino. Sono la bralette che bagni nelle notti d’ebrezza. Sono la guepière che strappi quando sei pieno di voglia. Sono il gioiello che ciondola tra i seni raccolti nel vestitino di seta. Sono la vestaglia del manichino col caschetto dentro la boutique Valentino. Sono il tanga che aspetta di essere toccato, sfilato, gettato. Sono la fossetta della scapola che soffi quando comandi la mia voglia. Sono la linea della spina dorsale che graffi quando ho i polsi bloccati. Sono la candela che brucia lenta tra i capezzoli, goccia dopo goccia. Sono il rossetto color passione che ha macchiato la cintura di pelle. Sono il bacio dolce e il bacio freddo. La maledizione e la cura.
Sono Colette, Claire, Jules, Emanuelle.
Stanza 409. Quattro, zero, nove.
Piano 19, Baccarat Hotel & Residence New York.
Sali, chiudi la porta e vivi. Carceriere, liberatore. Paradiso, inferno. Bianco, nero. Miele, peperoncino. Sono Colette, Claire, Jules, Emanuelle…
Scegli. Oppure chiamami come tutti: puttana.
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