Le opinioni superbe . SUPERBIA
Mirror Mirror: e se capitasse a noi?
In 24 Luglio 2022 da Fabio MuzzioLa mia passione per Star Trek è ampiamente conosciuta anche in Sevenblog, dove non manco mai l’occasione di prendere spunto per mettermi alla tastiera e raccontare qualcosa.
Il tema dello specchio è un’opportunità che non potevo lasciarmi sfuggire: all’inizio fu Mirror, Mirror– Specchio specchio, episodio numero quattro della seconda stagione della serie classica, per i fan la “TOS”; quella storia è piaciuta talmente tanto da ritrovarla anche in altre serie, come Deep Space Nine, Enterprise e Discovery (sarebbe presente anche nella serie animata Lower Deks ma rimango a quelle tradizionali). Il tutto ci riporta a quanto possa essere intrigante un universo alternativo e parallelo, dove le idee scientifiche e fantascientifiche aprono la loro rispettiva porta.
In sostanza, per chi non lo sapesse, è ipotizzare che vi sia un altro universo dove il tempo scorre nel medesimo modo ma gli eventi e gli individui vivono una situazione distopica con personalità e vissuto all’opposto o quasi, perché non sempre diventa cattivo/buono, timido/disinvolto, pacifista/guerrafondaio: il Capitano Kirk, per esempio, è spietato ma sempre donnaiolo, Benjamin Sisko che non è più capo di una stazione orbitante è un po’ contrabbandiere delle stelle ed è il punto debole di Kyra Neris, che da fredda e aggressiva (si potrebbe definire più correttamente con “incazzosa”) e con alto senso dell’onore si trasforma in una spietata comandante vestita in tenuta sadomaso e pure probabilmente bisex pronta a uccidere senza andare troppo per il sottile. T’Pol, orecchie a punta e puzza sotto il naso (come non potrebbe esserlo per chi nasce su Vulcano) da una parte indossa una tutina aderente e dall’altra parte è in abiti succinti e capello lungo, spietata e intrigante; ancor di più è emblematica l’evoluzione della mite e remissiva Hoshi Sato che impressiona, varcata la soglia, per essere una terribile leader che si contraddistingue per crudeltà. Discorso a parte è per Michael Burnham, che si porta a casa la mentore, peccato sia cattivissima e vi saranno parecchie conseguenze; il più impiccione rimane manco a dirlo lui, il James T. Kirk che finisce nella parte alternativa cercando di cambiarle e combinando non pochi guai negli anni successivi.
Con questi pochi esempi capiamo come il nostro opposto possa comunque mantenere delle caratteristiche comuni nei due specchi ma esasperare i difetti o i pregi del proprio comportamento; intrigante, vero?
Ma usciamo dal “dove nessuno è mai giunta prima” e portiamoci al “dove potremmo essere arrivati noi”.
In un universo alternativo potreste essere calati nella vostra stessa vita magari con un’alterazione di eventi che ne hanno cambiato parzialmente il corso oppure da brillanti speaker radiofonici vestiti in modo trendy potreste ritrovarvi in quelli di funzionario di banca tutto giacca e cravatta regimental. Detto questo, come pensate di potervi ritrovare?
Golosi perché non lo siete nella vita a cui siete abituati? Oppure iperattivi al contrario di adesso, perché l’accidia mal sopportata da chi vi è accanto vi è compagna fedele e indissolubile? E a proposito di fedeltà, siate sinceri, cose trovereste una volta catapultati di là? Un* impenintente traditore seriale o la più fedele delle persone della compagnia? Magari è meglio che vi rispondiate, perché no, proprio davanti a uno specchio, perché il tutto potrebbe creare imbarazzi e parecchi problemi. Suvvia, non vi piacerebbe essere un filo più superbi, magari durante il pranzo di Natale o una interminabile riunione di condominio nella quale non può mai mancare la discussione sui troppi gatti? E perché non avere un animo tipo quello Klingon, tanto per non uscire troppo dalla premessa iniziale: ti affrontano, ti insultano, cercano di metterti in cattiva luce e tu sfoderi la bat‘leth, mostri denti ed esclami pure: “Questo è il giorno giusto per morire“. Insomma un pizzico di ira in più può anche dare un segnale di una personalità più incisiva.
E perché no l’autocontrollo vulcaniano che spegne tutte le emozioni, non durante il pon farr, perché in quel caso potrebbe aumentare l’aggressività per gli ormoni che salgono, evidenzierebbe come si possa vivere in modo assolutamente differente ogni situazione stressante e controversa della giornata.
Pensate poi di vedervi mentre regalate ogni bene posseduto e normalmente andate a caccia del centesimo sul marciapiede girando al largo da qualsiasi situazione che preveda persino il pagare alla romana.
Sono certo che nessun* che mi legge, anzi grazie per essere arrivat* fin qui, ammetterà di essere invidios*, anzi, pure con aria francese la risposta sarebbe: “Qui? Moi?“. Mah, non ne sarai proprio certo, ma questo vuol dire che dall’altra parte sareste messi molto male rosicando ogni minuto della vostra esistenza.
Il gioco che vi propongo è quello di immaginarvi dentro un altro specchio nel quale verranno esasperati i pregi e i difetti e potreste in parte salvare qualcosa che possedete e vi piace: ma non è che, alla fine, sareste messi comunque male ovunque in entrambi i lati dello specchio, insomma, ve lo devo dire, a essere il peggio del peggio?
Ok, ho finito, me ne torno nell’altro universo, esseri inutili.
NOTA: anche la Divine Comtesse ha immaginato un universo parallelo, ovviamente tutto suo… lo trovate qui.
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