Le storie superbe . SUPERBIA
Ri-Tagli
In 23 Ottobre 2022 da F.G. SimonXX JOURNAL. SALA ACCOGLIENZA.
Cigolare della porta. Scarpe di donna con calzini afflosciati sulle caviglie. Calzini-afflosciati entra nella sala accoglienza.
Stagista.
Alle prime armi.
Armi.
LA STAGISTA CHE DIALOGA CON QUALCUNO.
La sai la nuova? Ti fanno scrivere un articolo. Lenham ti vorrà provare. Tieniti pronta. Ho vomitato stamattina. Non stare agitata, dicono buone cose di te. Rispettare le cinque W. Chi? Lenham vuole che tu scriva l’articolo della Divorziata tagliata e mozzata, lo sai, no, che il marito ha avuto un raptus? Sì, lo so. Sbrigati, entra. Vai lì, c’è scritto Ufficio Lenham, secondo piano. Raptus? Io non ci credo. Entra, senza tante storie, Lenham vuole provarti. Lui era lucido. Pensa di cavarsela. Ferite. Tagli. Ho visto le foto.
NELL’UFFICIO DI LENHAM. LENHAM E LA STAGISTA.
Non mi frega un cazzo di quello che pensi. Il sigaro. Gli manca il pastrano. La pancia è di un maiale. Voglio che lo scriva subito. Vocaboli accettati. Raptus. Era Solo. C’erano le pretese economiche della donna. Pretese. Pretese. Lui colpito da pazzia. Per questo l’ha fatta a pezzi. Tagli. Dita mozzate. Morta. Annota tutto. Il compitino. La stagista che si guarda i calzini afflosciati. Verdi. E mettiti qualcosa di decente, sei vestita come mia nonna, porcamiseria, lavori per un giornale adesso! Nonna mi manca. Faceva la bidella. Mio nonno la picchiava. Ubriaco dalla mattina alla sera. Morto di cirrosi epatica. Mi manca nonna. Adesso lavori per un giornale, cazzo! Scrivi questo cazzo di articolo. Vocaboli non disponibili. Cazzo. Cazzo. Cazzo. Stare zitta. Annusare il fumo passivo. Sigaro schifoso. Se fossi incinta farebbe male al bambino. Non sono incinta. Pensa alle condizioni delle tue antenate. Sono una privilegiata. Adesso, vai, corri, sbrigati, voglio un pezzo decente. Un anello di fumo fa tremolare la pappagorgia. Vocaboli estinti. Pappagorgia. Condizione della donna.
LOCULO DI CALZINI-AFFLOSCIATI. LA STAGISTA CHE COMINCIA A SCRIVERE IL PEZZO.
… bla, bla, bla…
EOLO. DIO DEL VENTO.
Articolo della stagista inviato alle ore 12:30 al caporedattore, che non ha letto il contenuto fidandosi della ragazza e così il caporedattore l’ha inviato al responsabile delle notizie di cronaca nera, che l’ha inviato al capo-settore-scoop, che l’ha inviato per una necessaria e urgente valutazione all’ Ego-Direttore Assoluto dell’XX Journal che l’ha rimandato indietro con una nota rossa e abolizione di certi termini. E ora il caporedattore è fottuto avendo subito un grave richiamo dai superiori: in pratica il caporedattore deve assolvere il compito di istruire meglio le stagiste dai calzini afflosciati altrimenti sarà licenziato.
NELL’UFFICIO DI LENHAM. LENHAM CONTRO STAGISTA.
Questo pezzo non va bene. Devi attenerti ai fatti, cazzo! Vocaboli non disponibili. Cazzo cazzo cazzo. Che cazzo mi hai scritto qui? Che non si deve avere empatia per il carnefice? E chi ha empatia per il carnefice? Sei fuori di testa? Noi cerchiamo cronaca nera, non psicopatologismi a buon mercato scritti da una studentella. Vocaboli strani. Psicopatologismi. Mi scusi, vorrei solo evidenziare che le vittime subiscono un secondo abuso dai giornali in quanto il punto di vista è sempre del carnefice, si è scritto di pretese economiche avanzate dall’ex moglie, di pretese, capisce? E si parlava del fatto che lui ha sbroccato per questo, capisce? Secondo me non va bene scrivere la parola pretese… Secondo te? Ma che cazzo dici? Ma che punto di vista sarebbe il tuo? Insomma, mi ascolta? Ma stai zitta! Li ha visti i tagli? Non mi frega un cazzo dei tagli, tu devi fare come dico io. Vocaboli insopportabili. Tu devi fare come dico io.
Come dico io.
Dico io.
DIO.
QUALCOSA DI MOLTO BRUTTO NELL’UFFICIO DI LENHAM.
Il taglierino è in bilico. Quando leggevo certi romanzi c’era sempre un taglierino e una teiera. Capita soprattutto in quelli inglesi. Io lo afferro. Adesso ti faccio vedere io cosa vuol dire essere vittima di tagli e abusi. Tagliato come un salame. Che cazzo fai? Aiuto, questa mi ammazza! Schizzi di sangue, grasso, pappagorgia. Fermatela, cazzo! Pensa a quella povera donna, bendata, tagliata, dita mozzate, solo perché l’ex marito ha avuto un raptus. Io ho un raptus. Ecco il raptus. Uno spruzzo rosso che le sporca i calzini afflosciati. Verdi.
NUOVO EQUILIBRIO PER LA STAGISTA DELL’XX JOURNAL.
Incerto. E adesso che cazzo faccio? Vocaboli indecenti da pornostar. Cazzo. Cazzo. Cazzo.
Sullo sfondo, intanto, dei rantolii emessi dal caporedattore. Per terra una pozza di sangue.
FINE.
È stato solo raptus.
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