Per un cuore di vacca

Il porco in cambio di un cuore di vacca: è un equo scambio, tutto sommato. Chiara Menardo si intrufola tra le pagine de Il nome della rosa e rivive gli attimi in cui tutto può essere perdonato tranne un attimo di felicità. Continua

La ballerina di carta velina

L’amore impossibile tra una ballerina di carta e un soldatino di stagno, tra chi volteggia e chi ha perso una gamba. Un amore che si ritrova contro la volontà altrui, contro la logica delle cose e che si realizza in un attimo, tra le fiamme. La nuova pagina del Diario XY di Chiara Menardo entra nelle pagine de Il soldatino di stagno di Hans Christian Andersen. Continua

C’era una volta…

Cenerentola era vittima o carnefice? Chiara Menardo si intrufola nella fiaba e ci racconta la verità della sorrelastra Genoveffa. Continua

La dura vita del giudice

Il giudice imperturbabile deve aggiustarsi i baffi. Le persone sono lettere dentro quel foglio, le persone non hanno volti o sono facilmente intercambiabili secondo la fantasia del momento. Per esempio, quel tale K. cosa ha fatto? Nulla, già, dicono tutti così. Ma quel mondo kafkiano è così distante dal processo costante che osserviamo dietro lo schermo? E noi siamo così diversi da quel giudice, non abbiamo forse da impomatarci la faccia per spostare lo sguardo da qualcosa che non vorremmo vedere? Continua

Chiamami fungo

«Quell’attimo in cui tutto si ferma e tutto comincia. Che cosa ho provato? Niente di niente». Ce lo saremo chiesti miliardi di volte: cosa c’è dopo? Dopo “quel dopo”, intendo, in quel limbo che non sappiamo se sarà buio o assolato, se sarà freddo o bruciante. Il protagonista è lì, un personaggio di Kathy Reichs, con le sue ossa e poco più. Ma solo Chiara Menardo ne ha riportato un DiarioXY e ci domanda se la Verità vale un cadavere abusato, o se è tutta una scusa per la umana sete di voyeurismo. Continua

Aspettatemi, arrivo

Godot si fa aspettare, e non sa nemmeno perché Vladimiro ed Estragone, quei due dai nomi strani, sono là sotto un salice ad attendere. Forse per fargli una domanda, che però Godot non ricorda. Con il DiarioXY di Chiara Menardo entriamo nel linguaggio assurdo di Beckett, e scopriamo le idee di quel dio stanco che vive la contemporaneità fatta di domande già scadute, sogni già aperti, attese già passate. Continua

Deus meus, ex toto corde pænitet me ominium meorum peccatorum

Il DiarioXY ha un non so che di voyeurismo: una suora osserva qualcuno consumare un amplesso proprio sull’altare. Sarà la Monaca di Monza, Suor Gertrude? Quella donna cui è stata negata ogni forma libera di amore, tanto da compromettersi con lo “scellerato”. E sarà lui sull’altare con lei, a scandalizzare tanto gli occhi curiosi che recitano l’Atto di dolore ma non riescono a staccarsi? Come sempre, una situazione che rimanda all’attuale e perenne bigottismo, ma con la grazia della penna di Chiara Menardo. Continua

Caro fratello con la coda

«Il mio umano. Si vede lontano un miglio che pensa di essere così complicato, annodato nella sua evoluzione». L’umanità vista da un cane? Finché siamo ancora bipedi, ci possiamo godere il giudizio. Il DiarioXY di Chiara Menardo ha un non-so-che di teriomorfo. Continua

Il davanzale di Lydia Bennet

Da Orgoglio e pregiudizio, il DiarioXY di Lydia, la più piccola delle sorelle Bennet. Animo ribelle, o ancora solo selvaggio, autentico, non ancora del tutto consumato dalla società dell’apparenza, guarda la vita dal suo davanzale, e sogna ciò che non deve. Ma questo le è concesso. Chiara Menardo ci delizia con un personaggio tratto dalla penna di Jane Austen. Continua

Fredrick Chilton

È «uno che Jack lo Squartatore scansati, sei un’educanda che in confronto salva i gattini dal sacco e dal fiume». Lui parla di Hannibal, di uno così, che ama e odia e teme. Questo è il suo DiarioXY, di Chiara Menardo.
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