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The Vampire Diaries – sarà amore o emorragia?
In 15 Febbraio 2016 da Francesca Chiarello7 stagioni, uno spin-off, 17 libri e una flebo di Xanax. Mescolate bene e mettete tutto in una bara per duecento anni. Cottura lenta, lasciare riposare tra i vermi. Risultato? The Vampire Diaries.
Il diario del Vampiro è una serie televisiva ideata da Julie Plec e Kevin Williamson basata sui libri che Lisa Jane Smith ha iniziato a scrivere nel 1991 – e, aihmè, non ha ancora finito di scrivere.
Ebbene sì, i libri sono l’origine del peccato della serie e se le basi fanno schifo, figuriamoci una trasposizione televisiva. Diciassette meravigliosi libri da centocinquanta pagine l’uno con un font che sarà pari a quattordici – ringrazio l’editor perchè posso evitare di mettere gli occhiali – tuttavia se la narrazione fosse un po’ meno da scuola materna forse la saga sarebbe stata apprezzata di più.
La protagonista è Elena Gilbert, una ragazza della Virginia: un’autentica lagna, si considera l’origine dei mali del mondo intero e in realtà l’unica cosa che origina è la colite della sottoscritta. Potrebbe essere la sorella segreta di Bella Swan, protagonista di Twilight (serie di libri scritta da Stephenie Meyer), nota anche lei per essere la classica ragazza vuota con poco spirito d’osservazione, che non vede neppure i guai più evidenti e scarsa di autostima che vive solo se satellita intorno al protagonista maschile. Tra le due si potrebbe disputare la gara dell’inutilità.
La cara Elena si innamora follemente di un vampiro, Stefan Salvatore, vecchio come il Paleolitico ma un gran bel pezzo di gnocco. Giustamente Stefan – alto, biondo, occhi color miele – si accorge che la ragazza assomiglia in modo impressionante al suo malvagio primo amore che a suo tempo lo trasformò in un vampiro. Potrei criticare per ore il personaggio interpretato da Paul Wesley, ma mi limiterò a poche righe. Apparentemente è il vampiro più santo di Mystic Falls: è vegetariano, nel senso che si ciba del sangue di poveri animaletti e non di noi spietati essere umani, fa da baby sitter ad Elena e alle sue mille personalità e si dedica ad attività di volontariato nascondendosi nell’ombra della sua tana. In realtà invece è un ex squartatore di professione, uno di quei vampiri che non si ferma al morso sul collo ma che ti fa a pezzetti e usa le ossa per stuzzicarsi i denti dopo il pasto. Uno di quei vampiri che trovi in panciolle in un lago di sangue e la bollicina che esce dalla bocca. Non so voi, ma a me viene il volta stomaco.
Fatto sta che ama talmente tanto Elena da reprimere tutti i suoi istinti (o quasi).
C’è da spezzare una lancia a favore della serie però. Il secondo personaggio principale maschile, Damon Salvatore, è l’unico che rende giustizia alla classica figura del vampiro tenebroso. Anche lui un gran bel fiölet ed anche il solo personaggio che effettivamente ha un’evoluzione tra il primo episodio della prima serie fino al più recente. Sbaglia e non si pente, cresce, impara a chiedere scusa, si innamora, rimane un personaggio cinico e tendente alla tenebra anche quando la sua caratterizzazione diventa positiva. È il personaggio più umano, pur non essendolo.
Su questo personaggio, o meglio, sul suo interprete, si può anche fare un po’ di gossip. Ian Somerhalder infatti è stato il compagno – per qualche anno – di Nina Dobrev (Elena), poi brutalmente mollata per un’altra attrice vampira. Di conseguenza la Dobrev ha abbandonato la fortunata serie alla sesta stagione lasciandola orfana della protagonista indiscussa. Ammetto che ho gioito quando sono venuta a conoscenza dell’abbandono.
Nonostante questo TVD è stato rinnovato sia per la settima stagione, tutt’ora in onda, che per l’ottava e la mia domanda è: perchè? Ormai la serie non ha più la protagonista, si è allontanata ancora di più dai libri e si stanno snaturando anche tutti gli altri personaggi.
Forse sarebbe meglio seppellire tutto tre metri sotto terra.
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Sono morta! XD
Condivido ogni singola parola..
pensare che ho trovato questo blog scrivendo su Google “inutilità Elena Gilbert”! Finalmente qualcuno che la pensa come me..
Hai uno stile di scrittura che adoro!
Grazie a nome di Francesca!