
ACCIDIA . Monológos
La caduta di un Impero e la caduta di un padre
In 13 Gennaio 2025 da Fabio MuzzioOperazione speciale: Lioness è una produzione iniziata nel 2023 giunta, nel momento in cui scrivo questo post, alla seconda stagione (ve ne avevo già parlato in occasione della prima stagione per il solento sandias) e che promette di proseguire in virtù anche del finale aperto che non vi rivelo per non togliere eventualmente il piacere della visione.
Il cast principale è rimasto lo stesso, Zoe Saldana, Joe, a capo dell’unità speciale, Nicole Kidman, Kaitlyn Meade, supervisore sempre dell’Agenzia più famosa al mondo, Morgan Freeman, Edwin Mullis, il Segretario di Stato, Michael Kelly, Byron Westfield, co-direttore della CIA e Dave Annable, Neal, marito di Joe e chirurgo. Torna, poi, una buona parte della squadra speciale e, soprattutto, la Lioness che avevamo visto in azione nella prima stagione: Cruz Manuelos interpretata da Laysla De Oliveira.
Joe si trova alle prese con una nuova operazione e una nuova potenziale Lioness: Josephina Carrillo interpretata da Genesis Rodriguez. Josephina è la nipote di Alvaro, a capo dell’omonimo cartello dedito al traffico di droga e di immigrati, nel quale il padre Pablo (Demián Castro) è l’avvocato che gestisce la “ripulitura” dei traffici.
Il compito a cui viene chiamata, lei che è Capitana e grande pilota di elicotteri Apache in Iraq, è quello di infiltarsi e tradire la famiglia da cui si è allontanata avendone rifiutato i traffici; l’aspetto più difficile è però quello di far arrestare un padre per il quale nutre una grande amore e ricordi legati all’infanzia.
Quando giunge nella villa dei genitori insieme a Cruz, che l’affianca nella missione segreta, la presenta come la fidanzata, situazione che, in aggiunta alla carriera militare di entrambe, le farà prendere coscienza di chi sia veramente il padre.
Pablo, prima di pranzare, guarda la figlia, guarda l’amica e, nell’imbarazzo evidente della moglie, si lascia andare a considerazioni sulla società odierna, considerata decadente e sempre più vittima della sua debolezza. Propone quindi una visione nella quale, oltre all’aspetto reazionario più che conservatore, riassume l’involuzione come causato da tre tematiche forte del dibattito contemporaneo e (anche) della campagna elettorale vincente di Donald Trump: l’ideologia woke, il politicamente corretto e il ruolo patriarcale. Questo viene esemplificato attraverso la parabola che dall’apice porta alla caduta di un qualsiasi Impero di cui, comunque, lui stesso con l’appartenenza al cartello sta favorendo per abbattere, in particolare, quello degli U.S.A..

Lioness, ep. Distruggi la luna – Shatter the Moon (Fonte YouTube)
Ecco l’intenso monologo che aprirà gli occhi di Josephine tratto dall’episodio Distruggi la luna – Shatter the Moon, il quinto degli otto su cui è strutturata anche la seconda stagione.

Lioness, ep. Distruggi la luna – Shatter the Moon (Fonte YouTube)
Pablo parte dalle motivazioni della decadenza.
Il primo segno che un Impero sta crollando è quando il popolo mette in dubbio le istituzioni su cui l’Impero è stato fondato, la struttura del governo, le chiese, le scuole: rifiutano Dio, perché gli imperatori iniziano a credere di essere Dio; e le persone diventano così ricche, così ricche che tutti si credono imperatori a loro volta e troppo bravi per fare i lavori che hanno contribuito a costruire l’Impero.
I tre cardini della società sono quindi rintracciabili nel Governo, nella scuola e nella religione; le colpe sono del potere, che già nella figura dell’imperatore va oltre il proprio ruolo e nel popolo che condivide tutto questo; popolo che mette in discussione l’istituzione chiamata a insegnare i valori condivisi e la disciplina facendo sì di allontanarsi dai valori morali ed etici imposti dalla religione, in particolare in tema di costumi sessuali. La conseguenza per Carrillo si ripercuote sull’assetto della società.
Così, esternalizzano quei lavori e aprono le frontiere permettendo a persone disperate di fare tutti quei lavori che i ricchi non vogliono più fare.
La decadenza secondo Carrillo risiederebbe anche nell’affidare i lavori più umili, quelli che non si fanno più (per il miglioramento complessivo della condizione di vita in genere dovuto alle possibilità di quello che viene denominato l’ascensore sociale) ai più disperati e a quelli disposti a sacrificarsi, perché giungono da situazioni peggiori. Gli errori commessi in queste scelte non tolgono le condizioni di vita privilegiate ma ingenerano un ulteriore decadimento e azioni proprio nei confronti di chi, invece, ha percepito la crisi e tenta di evitarla.
Poi arriva il senso di colpa per tutta questa ricchezza, comunque… l’Impero prospera ancora e tutti si interrogano sulla loro ricchezza mettono in dubbio loro stessi e poi rifiutano tutto quello che ha costruito l’Impero: distruggono i loro simboli si attaccano tra loro come un cancro, attaccano le persone che proteggono l’impero, attaccano te che lo proteggi…
Carrillo sta proprio cercando di abbattere quell’Impero essendo figura rilevante di un cartello che traffica in droga, migranti e con rapporti consolidati con potenze anti-americane: si erge così a essere parte di chi si sostituirà.
Poi arrivano i lupi: tutte le persone che hanno vissuto come imperatori conosceranno la sofferenza che si sono incolpati di aver generato e verranno massacrati.
La chiusura è una profezia.
Un nuovo impero sorgerà dalle sue ceneri e poi il ciclo comincia di nuovo.
La visione di Pablo Carrillo è quindi chiara e risulta emblematica una frase tra il patriarcale e l’omofobo poco dopo la fine del suo monologo rivolta a sua figlia e alla compagna:
donne, froci e lesbiche: questo è il nostro esercito ora
Spesso si discute della ciclicità della storia e del tramonto e del ritorno delle civiltà: tutto sta nello stabilire le vere cause; questo è più che mai vivo nel dibattito moderno nel quale, per esempio, l’aspetto reazionario più che conservatore rappresenta per alcuni la ricetta per la salvezza: se proprio volessimo verificare le motivazioni della caduta di un Impero che conosciamo bene e dal quale discendiamo, quello romano, non è stato dovuto né dai costumi sessuali e nemmeno dall’aspetto di integrazione migratoria vedendo sia l’origine di alcuni imperatori che di altre figure cardine.
Post Views: 207
Navigazione
- HOME
- AltreStorie di Neó
- IO E IL DOTTOR ZETA, LA RAGAZZA ICS ED IO
- SOSTIENI SEVENBLOG!
- NEWS
- LETTERATURA&SOCIAL
- CRONACHE DA SOTTILIA
- CATTIVICONSIGLI
- LE STORIE DI MICHELANGELO
- EMPATICAMENTE
- I Podcast
- AudioRacconti
- SPECIALE QUARANTENA
- SEVEN BLOG
- AREA MANOSCRITTI
- CHI SIAMO
- CONTATTI
- Privacy Policy
- SOSTIENI SEVENBLOG!
Consigli
Articoli recenti
- Hammershøi e i pittori del silenzio tra il Nord Europa e l’Italia 9 Febbraio 2025
- La chicken noodle soup per Sam 5 Febbraio 2025
- Addio, amore mio 4 Febbraio 2025
- Islanda, terra del Fuoco e del Ghiaccio 31 Gennaio 2025
- La Wonton Soup per Michael 29 Gennaio 2025
Lascia un commento