LUSSURIA . Une Chanson en Enfer
William
In 29 Ottobre 2022 da F.G. SimonISPIRATA A ANOTHER LOVE DI TOM ODELL
Vago nel giardino.
Una strana sensazione di vuoto mi scorre dentro.
La luna indossa un ampio abito da sposa e lo strascico d’argento non permette alla notte di oscurarsi. Il vento condensa spettri sul terreno bagnato, le chiome degli ulivi scintillano nell’aria come prostitute eccitate.
In un attimo mi ritrovo davanti alla finestra.
Sbircio dentro.
Il lume è acceso. La tv manda immagini distorte sul divorzio di Carlo e Diana. C’è il solito specchio affisso alla parete con la cornice quadrata. Trattengo il respiro. L’ovale di un viso, che conosco bene, galleggia sopra la lastra. Mi stacco dal riflesso per spalmare gli occhi sul resto del corpo. Sboccia, immobile, su un grande materasso. La vestaglia rosa è sempre poggiata sulla sponda di ferro, pantofole di velluto attendono il mattino sullo scendiletto.
Avverto un sottile dolore alla testa.
Nel lucore, i contorni di un sorriso. C’è un uomo nella stanza. Con dimestichezza si dirige verso la metà vuota del letto e afferra un cuscino.
Perché? grido.
Lui si volta a guardarmi. Sorride. Io indietreggio di un passo. Poi, con il cuscino stretto tra le mani, l’uomo si avvicina alla donna. Si piega verso di lei, con occhi pronti a divorarla. E solleva in aria l’arma morbida.
Smettila, perché lo fai? urlo.
Di nuovo, si volta verso me. È terribile, inchiodato in quella posizione assassina.
Solo ora mi rendo conto di essere anche io dentro la stanza. Come ho fatto? Cado nel vuoto.
Perché, perché? continuo a urlare.
Dalla sua gola esce un suono freddo e metallico.
Perché così sei condannata a ricordarmi per l’eternità, perché così non avrai lacrime per piangere un altro amore, né voce per gridare altro nome all’infuori del mio!
William!
Sono morta nel 1996. Vorrei piangere e vorrei amare un altro amore, ma tutte le mie lacrime sono state consumate. Per sempre.
La canzone
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