ACCIDIA . Monológos
Dentro la Regina
In 18 Aprile 2022 da Debora BorgognoniPicard, provo sensazioni di affetto, ammirazione, rispetto; a volte vorrei disobbedirle per dispetto ma è perché vorrei che fosse mio padre.
Sto guardando la Regina, e lei sta guardando me. È nella camera dell’umorismo. Toc, toc, non entrare, ci sono solo specchi per un’utile rifrazione.
Riesco a sentire che sbircia dalla soglia di ogni porta. La sento rantolare. Lei proverà a insinuarsi nelle… mie emozioni. La rabbia l’ha trovata.
A qualunque emozione lei abbia accesso è perfettamente... normale? Dai, parlami di cos’è normale, presuntuoso stronzo. Anzi, dell’ultima volta che hai provato qualcosa. Oh, tu fingi di provare qualcosa per evitare di provarlo davvero. Che cosa orribile fingere di…
È un’immersione completa. Se dovessero chiedermi cosa significa la parola abissi, citerei il monologo della dottoressa Jurati.
Sono porte del cervello, che pian piano, in apparenza disordinatamente ma forse con metodo scientifico, andiamo ad aprire. Una dopo l’altra. Avranno colori differenti per mostrarci cosa crediamo sia l’angoscia, la miseria, la pace, la felicità, la paura? Oppure saranno come suoni, note precise, come quelle suonate al pianoforte, tasti da premere fino in fondo? Un do ci dà una sensazione calda, ora siamo all’interno del grembo materno, ecco, ci accovacciamo e siamo protetti. Un la risveglia le risa audaci, i giochi da bambini, l’irrazionalità del divertimento. Un re stride come la rabbia, ci fa chiudere idealmente gli occhi, ci fa premere la mano al petto.
Nuova camera. Bisbiglia nella porta della tristezza. Questa qua la odio. È buia. E se fosse… se non ne uscissi mai più? Sono così sola. Sono talmente sola. Che è troppo. Troppo pesante andare avanti. E allora sento che potrei smettere di provarci, potrei sdraiarmi senza combattere e abbandonarmi. Dormire fino alla morte.
Star Trek Picard stagione 2 (poster)
La dottoressa Jurati si unisce alla Regina, con riluttanza eppure sollievo. E la Regina la sceglie perché il genio è simile al proprio. Un genio più grande e più terrificante, nell’unione, si perde tra le stanze a sorpresa della mente di Agnes Jurati, e ci mostra che la Regina è il potenziale inespresso dentro tutti noi, è la creatura mostruosa ma viva che ci tiene per mano. Ora e per sempre, come una vera e propria assimilazione.
È diventata più forte. Non sta più solo osservando. Io sono Agnes.
Note: Il monologo è tratto dalla seconda stagione della serie tv Star Trek – Picard, episodio Assimilazione, diretto da Lea Thompson. Agnes Jurati, interpretata da Alison Pill, la Regina Borg è Annie Wersching, Picard è come sempre il grande Patrick Stewart.
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