DiarioXY . LUSSURIA
Tu non sai le colline
In 1 Settembre 2018 da Chiara Menardo
Io so le colline stoppose e riarse su cui il cielo non ha più il coraggio di piangere.
Io so le colline, l’attesa inutile e amara, so le lacrime e l’urlo, so il pugno alzato a sfidare le nuvole e il sole, a sfidare quel Dio che si è rintanato chissà dove per non vedere lo scempio.
Io so i corpi che cadono come anatre centrate da un fucile spietato; so il sangue che si apre come un papavero che si schiude al mattino per appassire la sera; so gli occhi sorpresi che si spalancano ancora una volta; so le ginocchia piegate e le mani che grattano la terra secca e le zolle.
Io so i pendii dolci che diventano trappole, i noccioleti dove prima trovavamo rifugio per scambiarci baci furtivi che ora nascondono divise, elmetti e proiettili. Le so, le vigne ordinate costellate di pesche dolciastre e di bossoli vuoti.
Io so le cascine di pietra e di intonaco bianco, le corse nell’aia. Prima, giocavamo a rincorrerci; ora è un nascondino crudele e senza risate che risuona di “scappa!” e di lingue che schioccano come fruste sferzate nell’aria.
Io so quei ragazzi che corrono come lepri rincorse dai cani, le camicie gonfie nel vento, il respiro affannato e i sassi che si sollevano sotto le suole e schizzano via, veloci come stelle cadenti nel cielo d’estate. Io so e li conosco per nome. Per molti di loro, il nome è tutto quel che rimane.
Io so la polvere delle ruote sulle strade sterrate e i cori che c’erano un tempo, prima che tutto iniziasse, quando le voci cantavano il nostro settembre di ceste riempite di grappoli d’uva. E so anche la polvere che si alza sulle strade sterrate accompagnata da divise brune ed elmetti, da raffiche in aria e disprezzo, da stivali infangati e sguardi inumani.
Io so le colline: le respiro, le vivo, le amo e, adesso, non le riconosco.
In piedi sul dorso del colle, con la gonna scura e il grembiule che si agitano comandati dalla brezza che arriva dal mare, come la vela a brandelli di una nave che sta per affondare, lascio cadere le mani ed il mento, stringo forte le palpebre finché il buio non si colora di punti.
Io non le so più, le colline.
Non le so più, estranee e dolenti, impregnate di vita rubata e dolore, intrise di lacrime e sangue dei miei e dei loro, delle speranze sottili degli sfollati e di noi, che tentiamo ogni giorno di far arrivare, intatti, la sera.
Sono stata il suo ultimo sguardo prima di rovesciarsi sul campo con il cielo che gli spariva dagli occhi, sono stata l’ultima donna per quei capelli scuri e sudati, per le scarpe con le suole spesse e bucate che fuggivano leste e inutili, per le braccia tese e le labbra contratte in un grido stravolto e senza domani.
Io non so più le colline.
Prima, sapevo il canto dei grilli sui pendii accaldati d’estate, le corse sotto la pioggia fresca di marzo; sapevo la neve che copriva i filari, le noci in solaio, le bestie nella stalla e il profumo asprigno del fieno. Sapevo il ronzio appiccicoso delle mosche, a luglio. Ora, so le guardie e le corse in bicicletta da una cantina ad un’altra, con il cuore che batte nelle orecchie e sbatte contro il torace per quella paura sorda e paralitica che non avrei mai voluto conoscere.
Ora so i fossi pieni di scarpe e gli zoccoli rotti, le calze bucate e le liti per una mela in più perché siamo in tanti, in troppi e abbiamo fame e paura, fame e sonno, fame e stanchezza. Non abbiamo più il cuore per cantare.
Non è vero, io so le colline. Ne conosco ogni angolo e curva, ogni sasso e ruscello perduto, so ogni mattone di ogni casa arrampicata sui bricchi. Le guardo finché riesco a spingere lontano lo sguardo ogni sera, sto ferma come il falco sul ramo contorto del nocciolo, in attesa che i nomi che amo tornino a casa.
Il libro…
-
Titolo: Le poesie
-
Autore: Cesare Pavese – a cura di M. Masoero
-
Nostra edizione: 1998, Einaudi
Post Views: 77
Navigazione
- HOME
- AltreStorie di Neó
- IO E IL DOTTOR ZETA, LA RAGAZZA ICS ED IO
- SOSTIENI SEVENBLOG!
- NEWS
- LETTERATURA&SOCIAL
- CRONACHE DA SOTTILIA
- CATTIVICONSIGLI
- LE STORIE DI MICHELANGELO
- EMPATICAMENTE
- I Podcast
- AudioRacconti
- SPECIALE QUARANTENA
- SEVEN BLOG
- AREA MANOSCRITTI
- CHI SIAMO
- CONTATTI
- Privacy Policy
- SOSTIENI SEVENBLOG!
Consigli
Articoli recenti
- Alphonse Mucha e Giovanni Boldini: due mostre a Ferrara 18 Gennaio 2025
- La cena che smaschera: i val-au-vent ai tre ripieni 15 Gennaio 2025
- La caduta di un Impero e la caduta di un padre 13 Gennaio 2025
- La discutibile cena di Billy e Maya 8 Gennaio 2025
- Quello che provo nel vederti 7 Gennaio 2025
Lascia un commento