IRA . Le Giornate Mondiali
Giornata internazionale delle persone con disabilità
In 3 Dicembre 2021 da Redazione Seven BlogÈ stata indetta dalle Nazioni Unite dal 1992, con lo scopo di garantire la dignità, i diritti e il benessere delle persone con disabilità. Ogni anno, il 3 dicembre, la giornata presenta un tema specifico. Per il 2021 il tema è: “Trasformazione verso una società sostenibile e coinvolgente per tutti”.
Per la Giornata internazionale delle persone con disabilità la redazione di Seven si unisce con l’arte e la citazione che più rappresenta ognuno di noi.
da Debora, in fotografia…
Note:
Christian Tasso è un fotografo reportagista e artista che ha fotografato la bellezza attraverso la diversità. Nessuno escluso è un volume di fotografie commentate dallo scrittore Giuseppe Pontiggia. Riguarda la disabilità. La fotografia è stata scattata nell’ambito del progetto a Kampong Cham, Cambogia.
da Fabio, in serie tv…
Miranda: Ora sento, signor Spock, la gloria del creato nella sua infinita diversità.
Spock: E nel modo in cui le differenze si uniscono per creare splendore e bellezza.
Note:
Immagine: Star Trek, TOS, episodio La bellezza è verità? (fonte YouTube) L’ambasciatore Medusano Kollos è un ambasciatore dalle grandi abilità diplomatiche. Se un umano dovesse guardarlo, per le sue caratteristiche impazzirebbe. Gli unici a sopportarne la vista sono i vulcaniani grazie a dei visiro. Una eccezione è data dalla Dottoressa Miranda Jones dalle abilità telepatiche raffinate proprio sul pianeta di Spock. Quando l’ambasciatore e la sua perfetta assistente viaggiano per il ritorno a casa dall’Enterprise non passa inosservata la bellezza della Dottoressa (interpretata da Diana Maldur, già protagonista di un altro episodio, Ritorno al domani e per una stagione la dottoressa Katherine Pulaski in Star Trek – The Next Generation) che nasconde un segreto. Il suo atteggiamento distaccato, a tratti ruvido e contraddistinto dall’inganno, non si deve al carattere quanto al fatto di celare la sua cecità a cui può ovviare tramite un vestito che le permette di ricostruire gli spazi che la circondano. Se il Capitano Kirk proverà a corteggiarla, sarà il dottor McCoy a scoprirne il segreto, tuttavia sarà determinante il rapporto con Spock, che l’aiuterà ad accettare la sua condizione non limitante ma portatrice di una diversità che diventa ricchezza. Il pensiero si basa sulla filosofia dell’IDIC (infinite diversità, infinite combinazioni) un pensiero caratterizzante non solo nell’episodio 62 La verità è bellezza (quinto della terza stagione di Star Trek – Original Series) ma per diversi personaggi che si confrontano con disabilità (su tutti Geordi La Forge, che utilizza per diversi anni un visore essendo nato cieco).
da Manuela, in pittura…
Note:
Con la Colonna Spezzata Frida Kahlo dipinge la propria disabilità causata da un incidente avvenuto nel 1925. La giovane venne trapassata da un palo sull’autobus in cui viaggiava. In seguito dovette indossare apparecchi rigidi simili a questo raffigurato.
La Colonna Spezzata, 1944, olio su tela, 40*30,7 cm, Città del Messico, Museo Dolores Olmedo Patino.
da Chiara, in poesia…
Non so se tra rocce il tuo pallido
viso m’apparve, o sorriso
di lontananze ignote
fosti, la china eburnea
fronte fulgente o giovine
suora de la Gioconda:
o delle primavere
spente, per i tuoi mitici pallori
o Regina o Regina adolescente:
ma per il tuo ignoto poema
di voluttà e di dolore
musica fanciulla esangue
segnato di linea di sangue
nel cerchio delle labbra sinuose,
regina de la melodia:
ma per il vergine capo
reclino, io poeta notturno
vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo,
io per il tuo dolce mistero
io per il tuo divenir taciturno.
Non so se la fiamma pallida
fu dei capelli il vivente
segno del suo pallore,
non so se fu un dolce vapore,
dolce sul mio dolore,
sorriso di un volto notturno:
guardo le bianche rocce le mute fonti dei venti
e l’immobilità dei firmamenti
e i gonfii rivi che vanno piangenti
e l’ombre del lavoro umano curve là sui poggi algenti
e ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti
e ancora ti chiamo ti chiamo Chimera.
Note:
La poesia è tratta dai Canti Orfici di Dino Campana e si intitola Chimera. L’autore ha trascorso parte dei suoi anni in diversi ospedali psichiatrici: in Italia, in Belgio. Demenza precoce, dicono le sue cartelle cliniche. Ebrefrenia, una forma grave di schizofrenia, diciamo oggi. Le fughe, i viaggi – documentati e non -, l’amore tormentato con Sibilla Aleramo, le visioni di una mente turbata. Un pazzo, insomma, che nella struggente ricerca di una vita nella quale dimenticare il pozzo buio della follia, scrive “e ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti/ e ancora ti chiamo ti chiamo Chimera”.
da Gianluca, in romanzo…
«Ho avuto un periodo, Giacomo, che mi tiravano addosso i banchi e le sedie e i libri. Alle superiori. Dicevano mostro, idiota, handicappato, scimmia. Mi volevano male. Se solo avessero saputo…».
«Cosa?».
«Che grazie a loro cominciai a piacermi. Cominciai a ringraziare Dio di non avermi fatto così, come quelli che mi offendevano. A loro è andata peggio: sono nati senza cuore».
Note:
Mio fratello rincorre i dinosauri è un romanzo autobiografico di Giacomo Mazzariol pubblicato da Einaudi nel 2016. L’autore racconta la storia di suo fratello Giovanni che, come recita il sottotitolo, ha un cromosoma in più. L’idea di scrivere il libro gli è venuta dopo che lo stesso autore aveva pubblicato su YouTube un video con protagonista suo fratello Giovanni che in poche ore ha collezionato migliaia di visualizzazioni. Nel romanzo, Giacomo Mazzariol, oltre a raccontare la genesi di quel video diventato virale, tratta, in modo tenero e delicato, le difficoltà giornaliere che la sua famiglia ha dovuto affrontare dopo aver scoperto che Giovanni era affetto dalla sindrome di Down. Nel 2019 dal libro è stato tratto l’omonimo film di Stefano Cipriani.
da Giorgio, in musica…
Ogni volta che rideva si stracciavano le labbra
E il sapore che ne usciva era di stagione amara
Le sue rughe di cemento lo solcavano di rosso
Prontamente diluito da una goccia molto chiara
La sedia di lillà - Alberto Fortis
Note:
La sedia di lillà è la quinta traccia del lato A dell’album di debutto di Alberto Fortis (Alberto Fortis, 1979, Philips Records). Il pezzo struggente racconta la storia di un uomo condannato sulla sedia a rotelle che fa i conti con il passato e decide di farla finita. L’amico che va a trovarlo, forse l’ultimo rimasto, vede la sua ombra appesa che dondola… Rolling Stones Italia inserisce l’album al 79esimo posto nella classifica dei dischi italiani più belli di sempre.
da Caterina, in cinema…
«Non riesce neanche a seguire semplici regole che vede applicate da giorni! Che cosa le fa pensare di poter crescere una bambina di sette anni, di dieci anni, di tredici anni? Questo significa… sa cosa significa signor Dawson? Significa che Lucy sarà di sei anni avanti a lei. Come crede di poterla crescere? Come crede di poterla crescere? Come crede di poterla crescere?»
«Sì! Io ho avuto molto tempo, signore, per riflettere su cos’è che rende una persona un buon genitore. E ho capito che è la costanza. E ho capito che è la pazienza. E saper ascoltare, e saper.. saper fingere di ascoltare, anche quando tu non puoi ascoltare più».
Mi Chiamo Sam - Ita - L'Amore Di Un Padre
Note:
Il breve monologo di Sam è tratto dal film Io sono Sam, diretto da Jessie Nelson nel 2001. Interpreti principali: Sean Penn (Sam), Michelle Pfeiffer (Rita Harrison) e Dakota Fanning (Lucy). Sam, lavorante in una caffetteria, è affetto da un grave ritardo mentale, ma nonostante le sue evidenti difficoltà a gestire la sua stessa vita si prende cura della figlia Lucy. Tra padre e figlia si instaura un legame molto forte che deve però scontarsi con la realtà: Lucy viene affidata ad una famiglia “normale”. Sam si rivolge ad un avvocato… Non è la sola razionalità che fa l’uomo, ma il suo grado di comprendere la realtà anche con il cuore. Questo ci insegna Sam in questo bellissimo film, un film che tocca le corde dell’animo, che ci fa riflettere sul mestiere di essere genitori, sulla disabilità e soprattutto sul pregiudizio.
Stiamo progettando una rivista letteraria per aiutare le nuove voci a emergere. Abbiamo sempre la stessa vision: diffondere cultura e talento.
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