
GOLA . RicetteColte
La cena che smaschera: il risotto al curry
In 22 Gennaio 2025 da Fabio Muzzio… chi giudice e chi boia, lei è stato il giudice e io il boia… sono stato solo l’esecutore della sua volontà!!!
Hugo Tschanz ad Hans Bärlach

Il giudice e il suo boia, Daniele D’Anza, 1972 (Fonte YouTube)
Torno a Il giudice e il suo boia, sceneggiato in due puntate diretto da Daniele D’Anza nel 1972, tratto dal romanzo di Friedrich Dürrenmatt, con la seconda ricetta, che segue quella già proposta dei val-au-vent ai tre ripieni.
Vi ho già raccontato un po’ la trama e i principali protagonisti mentre in questo post, che ci porterà al risotto al curry, mi concentro sulla figura di Paolo Stoppa al cinema, sottolineando che è stato un attore straordinario di teatro, protagonista in radio, in televisione e come doppiatore.

Il giudice e il suo boia, Daniele D’Anza, 1972 (Fonte YouTube)
Nato a Roma il 6 giugno 1906 ha esordito sul grande schermo nel 1932 ne L’armata azzurra di Gennaro Righelli e ha interpretato il suo ultimo film nel 1982 con Testa o croce di Nanny Loy.
Legato per una vita a un’altra attrice, Rina Morelli con cui ha condiviso gran parte della sua carriera in particolare a teatro, non ha mai nascosto la sua affiliziazione alla Massoneria.

Il giudice e il suo boia, Daniele D’Anza, 1972 (Fonte YouTube)
Aria ruvida, talvolta cattiva, ha saputo interpretare personaggi particolari e memorabili come, ma ve ne cito davvero solo alcuni: Marchetti, l’ex gerarca fascista che torna a Brescello e viene riconosciuto da don Camillo; “Il Caporale” di Siamo uomini o caporali di Camillo Mastrocinque, il tipico vessatore (in questo caso di Totò) con un minimo di potere; Cerri, l’organizzatore di incontri di Pugilato in Rocco e i suoi fratelli con la regia di Luchino Visconti che lo vorrà per il don Calogero Sedara ne Il gattopardo; il piccolo ruolo ma rimasto negli occhi di Sam, che con il suo carro porta Jill McBain appena scesa dal treno per raggiungere il marito Brett e la famiglia appena uccisa da Frank in C’era una volta il West di Sergio Leone. E come dimenticare Savino Capogrego, l’usuraio, che presta denaro al Conte Lello Mascetti e appienerà i debiti grazie ricevendo dallo stesso la donazione (finta) di un rene in Amici miei atto II o, infine, Papa Pio VII che ha a che fare con Il Marchese del Grillo.

Il giudice e il suo boia, Daniele D’Anza, 1972 (Fonte YouTube)
Paolo Stoppa, che muore a Roma per leucemia il 1° maggio del 1988 prosegue nei panni del Commissario Hans Bärlach nella versione televisiva del romanzo seguente di Friedrich Dürrenmatt, Il Sospetto – Der Verdacht andato in onda le due settimane successive a Il giudice e il suo boia.
A questo punto, nel sottolineare la cena, davvero memorabile nei dialoghi e nelle sequenze in cui soprattutto Stoppa mangia con gran soddisfazione, essendo felice della risoluzione del caso e orami pronto all’operazione al fegato, in una sorta di ultima grande cena prima dell’ospedale, arriviamo alla portata che vi ho scelto: il risotto al curry.
INGREDIENTI PER 2 PERSONE
- Riso 200g
- Porro 50g
- Curry cucchiaio 1
- Brodo vegetale 1/2l
- Olio E.V.O.
- Burro 20g
- Sale

Il giudice e il suo boia, Daniele D’Anza, 1972 (Fonte YouTube)
PROCEDIMENTO
In una padella antiaderente versa un giro di olio E.V.O. che inizierai a riscaldare. Quando sarà in temperatira versa il porro tagliato finemente (in alternativa puoi utilizzare una cipolla bianca.
Quando il porro inizia a soffriggere e ad appassire, attenzione a non bruciarlo, metti il riso (utilizza la varietà che più ami, io ho usato un carnaroli) e inizia a girarlo mescolandolo al soffritto.
Aggiungi il cucchiaio di curry e continua a mescolare tenendo la fiamma dolce. Aggiusta di sale e versa il brodo vegetale (puoi dosarlo man mano e se si asciuga aggiungi acqua tiepida.
Segui i minuti di cottura e, una volta pronto metti il burro e procedi con la mantecatura. Tienilo coperto un minuto e impiatta.

Il giudice e il suo boia, Daniele D’Anza, 1972 (Fonte YouTube)
Mi auguro che lo possiate gustare con il medesimo piacere di Hans Bärlach.
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