ACCIDIA . GenerazioniSerie
Cosa si cela dietro gli occhi?
In 5 Aprile 2021 da Fabio MuzzioInquietante, onirica e spiazzante.
Queste sono le sensazioni che ho ricavato dalla visione di Dietro i suoi occhi (Behind Her Eyes). Questa serie tv del 2021 si sviluppa in sei episodi e inizialmente appare semplice e molto lineare. Piano piano però ti avvolge e ti risucchia in un pozzo, quello che si vede nei racconti dei protagonisti, complici incubi ricorrenti di morte e paura della stessa. Alla luce che si scorge dal fondo si contrappone il buio del guardare lo stesso dall’alto. Un pozzo scavato in un bosco, sempre nella mente e da fissare anche su una parete di casa.
La storia prende il via da un triangolo come tanti ne possono accadere: lei, lui e l’altra. Incontri casuali che tali sembrano e tali non sono, con crescenti sospetti reciproci, segreti, sullo sfondo della passione e del tradimento.
La vita infelice di Adele (Eve Hewson) e David (Tom Bateman) nella Londra di oggi e la vita alla ricerca della felicità di Louise (Simona Brown), mamma separata che ha nel figlio Adam (Tyler Howitt) il perno della sua vita.
Tre personaggi completano il cast principale con una narrazione quasi teatrale: da una parte Ian (Aaron Anthony), l’ex marito di Louise e la migliore amica Sophie (Nichola Burley); dall’altra la figura di Rob (Robert Aramayo), l’amico tossicodipendente e omosessuale di Adele, che con lei ha condiviso il percorso di recupero in clinica psichiatrica. Il loro rapporto non è quindi fisico ma comunque intimo, esclusivo, morboso e pericolosamente autodistruttivo.
Se proseguissi troppo finirei per spoilerare e non è mai mia intenzione farlo preferendo incuriosire su qualche produzione con il pregio di avermi colpito. L’aspetto paranormale comunque si insinua nella vicenda che man mano sembra essere meno casuale, sempre più voluta e apparentemente senza via di scampo: una sorta di sabbia mobile nelle quali se ti agiti più velocemente sei destinato a finir male.
Sono convinto che Dietro i suoi occhi non possa incontrare l’apprezzamento di tutti: a me ha colpito non solo per la bravura degli interpreti ma perché si porta dietro l’effetto sorpresa che talvolta fa pendere, per quanto mi riguarda, il giudizio verso il positivo di un lungometraggio o di una produzione seriale.
Rimane la certezza che nei sei episodi, attraverso dettagli pian piano sollecitati allo spettatore e rintracciabili proprio negli occhi, si sonda l’animo umano, l’infelicità, la psiche in molte delle sfaccettature e che, in fondo, tutti abbiamo dei segreti, delle paure e degli obiettivi da raggiungere. In fondo potrei definirla una serie sul male che si contrappone a barlumi di bene che si vuol donare, talvolta per senso di colpa, altri per obbligo, altri per soddisfare solo se stessi.
(ADV)
Come fare ufficio stampa: competenze e operatività è un corso di Fabio Muzzio dedicato a chi vuole apprendere tutti gli strumenti necessari per la comunicazione di impresa che si rivolge agli operatori dei media: per acquistare clicca qui
Navigazione
Consigli
Articoli recenti
- I giorni in quella stanza 14 Maggio 2024
- Il nuovo allestimento della casa di Giacomo Matteotti 10 Maggio 2024
- Sette automobili tratte dai film italiani 28 Aprile 2024
- Lo sbarco di Anzio dal vivo 19 Aprile 2024
- Armando Testa 12 Aprile 2024
Lascia un commento