IRA . Racconti da Kepler
“La Tina” diventa Ministro
In 29 Luglio 2016 da Il ViaggiatoreNo, miei cari lettori, non mi sono preso la libertà di essere confindenziale, la chiamano così. La chiamano così sulle sue montagne. E se volete, invece di “la Tina” possiamo chiamarla Gabriella, il suo nome da staffetta partigiana. Tina Anselmi è di Castelfranco Veneto e da qualche mese ha compiuto 49 anni: in questo 29 luglio 1976 sta per giurare come primo Ministro donna della storia d’Italia. Questi sono anni più che rivoluzionari, di grande cambiamento: divorzio, aborto hanno lacerato e continuano in parte a farlo la società civile. Fuori gli anni di piombo si stanno avvicinando ai momenti più bui della storia del decennio. In piazza del Quirinale si sfiorano i 30 gradi. Nel salone delle feste si sta molto meglio, malgrado l’alto numero di giornalisti, portaborse, fotografi commessi e personale del Palazzo più importante del Paese.
Oggi giura il Governo Andreotti numero III in quella che sarà una legislatura breve, solo di tre anni, complici gli scandali che colpiranno anche il Presidente della Repubblica Giovanni Leone. La politica è in fermento: questo sarà il Governo definito di “solidarietà nazionale”, un monocolore scudocrociato con l’astensione del PSI, del PRI, del PSDI, oramai alleati storici ma ancor di più, ed è questa la notizia, del PCI. I due partiti rivali fuori e dentro le urne e nei racconti di Giovannino Guareschi stanno provando a riavvicinarsi come fecero sul finire della Seconda guerra mondiale e per la Costituzione. Il dialogo DC/PCI, che verrà definito il Compromesso storico, segnerà la storia immediata anche in modo tragico.
Torno su di lei, l’unica donna dell’Esecutivo: tenace, schietta, battagliera e sempre dalla parte dell’emancipazione femminile. Il suo tailleur nero e camicetta bianca spiccano per eleganza e sobrietà come si dirà in modo abusato tra qualche decennio. Anselmi è già stata Sottosegretario ma questa è la volta buona per un ruolo davvero di rilievo. L’hanno preceduta ben 885 Ministri uomini in una storia politica che, da questo punto di vista, di Onorevole ha solo
il titolo per il parlamentare. Il terzo Gabinetto Andreotti, che ad agosto otterrà la fiducia da due rami del Parlamento, durerà 590 giorni e il Ministro Anselmi (oggi si direbbe Ministra) occuperà il dicastero del Lavoro. Una scelta perfetta per una ex sindacalista che visitava le filande per capire le condizione delle operaie che lavoravano la seta e avevano le mani bollite dall’acqua calda, come lei stessa dirà in un’intervista. La studentessa di Lettere della Cattolica ha percorso tutta la trafila all’interno del partito ed è diventata Deputata nel 1968. Figlia del Veneto bianco ha un padre socialista, padre che durante le ronde partigiane non esisterà a fermare in un controllo notturno non mancando di suscitare lo stupore dell’ignaro genitore.
Sono anni di cambiamento questi: al cinema proiettano Taxi Driver e L’Impero dei sensi, Novecento e Casanova, mentre iniziano a circolare le prime FIAT 131. I bambini ascoltano il vinile di Jhonny Bassotto cantato da Lino Toffolo e i grandi, che sono orfani di Canzonissima, si trasformano in detective con il nuovo format Chi presentato da Pippo Baudo. Ma il cambiamento in politica non è solo il possibile riavvicinamento tra i due partiti maggiori: da quindici giorni il PSI ha un nuovo Segretario, Bettino Craxi, uscito vittorioso dal Midas e destinato nel bene o nel male a segnare la politica nei vent’anni a venire.
Il 1976 è l’anno delle Olimpiadi di Montreal trasmesse a colori, colmando un ritardo voluto da Ugo La Malfa che riteneva gli italiani in grado solo di vedere le trasmissioni in bianco e nero. Da due giorni la Corte Costituzionale ha stabilito che l’etere è libero e le radio prossono trasmettere divenendo da pirata a libere e private. Mentre stanno giurando Arnaldo Forlani che andrà agli Esteri e Francesco Cossiga agli Interni vi racconto che è l’anno dello scudetto del Torino sulla Juventus, con i granata Campioni d’Italia dopo 27 anni dalla tragedia di Superga. Non si può morire dentro di Gianni Bella è il 45 giri più venduto della settimana, Felice Gimondi ha vinto il suo terzo Giro d’Italia, mentre tra tre giorni al Nürburgring, Niki Lauda sarà vittima del terribile incidente che darà il via libera al titolo per James Hunt.
Io Tina Anselmi,
giuro sul mio onore di essere fedele alla Repubblica, di osservare lealmente la Costituzione e di esercitare le mie funzioni di Ministro di segretario di Stato del Lavoro e della Previdenza Sociale, nell’interesse supremo della Nazione”
Ecco, ha giurato, sta firmando e a seguire la stretta di mano al Presidente Leone. Il suo giuramento diventerà il 2 giugno 2016 un francobollo commemorativo dei settanta anni della Repubblica italiana.
Tina Anselmi sarà ancora Ministro della Sanità dal 1978 al 1979 nel successivo Governo Andreotti e sarà anche Presidente della Commissione parlamentare di indagine sulla Loggia Massonica P2 incontrando spesso ostacoli sul proprio cammino nel cercare di guidare il gruppo incaricato di dipanare una delle pagine oscure e inquinate della storia italiana. Quando Enzo Biagi le chiederà se i peggiori nemici politici si trovano all’interno del proprio partito risponderà con un semplice e schietto “Sì”.
Mentre lascio la sala cerco di incrociare il suo sguardo e sottovoce esclamo: “Buon lavoro staffetta Gabriella”.
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