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Reign – long may she friendzone
In 22 Febbraio 2016 da Francesca ChiarelloSento la sigla di Reign – tipicamente scozzese, – e la mia testa, insieme ai cricetini che fanno girare la ruota, iniziano a correre per lunghe distese di prati in attesa di correre incontro al bel principe che ci sta aspettando all’inizio del bosco. Poi la musica finisce, i cricetini si fermano e la me immaginaria inciampa cadendo rovinosamente sull’ultima nota.
Puf, svanisce tutto.
Questo potrebbe anche essere il riassunto della serie se sostituiamo i roditori con dei cavalli.
Reign è una serie televisiva americana basata sul personaggio storico di Mary Stuart (o, italianizzata, Maria Stuarda) nei suoi primi anni vissuti nella corte di Francia. Ho sempre amato la Regina di Scozia, ha vissuto la sua vita dimostrando una forza sovraumana ed è l’emblema della libertà dalle convenzioni di un’epoca – ci troviamo nella seconda metà del ‘500. La prima stagione mi ha convinta subito, convinzione che non è riuscita ad arrivare fino all’inizio della terza, quando mi hanno fatto morire il povero Francesco II – seguendo, giustamente, la storyline originale, mai seguita prima.
Lo show trasmesso dalla CW ha messo in luce tantissime qualità di Mary, tra le tante la capacità innata di innamorarsi del primo che passa per poi friendzonarlo poco dopo. Mary, dovremmo imparare tutte da te perché ci eviteremmo parecchie inculate (citando il mitico Crozza).
Per esempio, nella serie sono stati inseriti parecchi personaggi di fantasia, tra cui Sebastian Bash de Poitiers figlio del Re e della sua celebre amante Diane. Bash è il fratellastro di Francis che, in un momento di lontananza tra il Delfino e la sua futura sposa, decide di sedurla. Giustamente Mary non dice di no – non lo avrei fatto neanche io, ma dico, lo avete visto?
Tuttavia rimane sempre il fratello bastardo del fidanzato. Quindi: se lo porta dietro come un cagnolino facendogli fare lunghe passeggiate per i corridoi del castello, fanno il bagno insieme in quelle vasche che solo loro sanno come riuscire a starci in due quando io faccio fatica a condividere la mia prezionsa doccia – sicuramente più spaziosa. Lo fa combattere per difendere il suo onore, per essere riconosciuto dal padre, fuggono romanticamente nel bosco mentre nevica (beata lei che ha i capelli che non soffrono per l’umidità), consumano e poi la classica scena del giorno dopo.
Scusa, tu sei fantastico, ma io amo un altro.
Puf, frienzoned.
Talmente tanto amico che quando viene obbligato a sposare una delle dame di compagnia di Mary accetta, pur di non star lontano da lei; in sintesi viene ripresa la storia d’amore tra Diane ed Enrico – lei, la più friendzonata nella storia delle amanti.
Il secondo posto per il più friendzonato se lo aggiudica Louis Condé, personaggio tra lo storico e l’inventato che sarebbe un lontano cugino dei regnanti. Tutto in famiglia, insomma. Lui arriva nella seconda serie. Bello, tenebroso, voce profonda e un accento da brivido; un altro a cui nessuna donna sana di mente direbbe di no, per lui credo che imparerei anche a ballare saltellando sul mignolo del piede sinistro. Mary lo fa girare come una trottola, prima lo vuole, poi non lo vuole, poi si ricorda di essere una donna sposata, poi lo vuole ancora, poi decide che vuole rimanere sola e poi se lo riprende. Arriva ad un passo dal divorzio con il povero Francis, che nel frattempo non passa più dalle porte e va in giro con una limetta per segarsi via un po’ i palchi, cerca fin di scappare con Condé ma poi…
Scusa, tu sei fantastico, ma io amo ancora mio marito.
Ri-puf, frienzoned.
Il terzo posto invece è ancora da assegnare, ma conto di assegnarlo presto visto che ormai sono già passate quattro puntate dalla morte del cervo e vedrò di farvelo sapere.
Insomma, ora che la serie sta prendendo una piega più storica, che i due omaccioni vengono fatti vedere meno ed è stata inserita la figura anche di Elisabetta – eterna rivale di Mary – penso proprio che non seguirò più le vicende del mio personaggio preferito. O, comunque, le seguirò meno.
Ragazzi, la morale è: divertiamoci e poi friendzoniamoci, perché il vero interesse si vede solo dopo vari pu**antour.
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