GOLA . RicetteColte
Il Negroni (orribile) per “Berlino”
In 2 Marzo 2022 da Fabio MuzzioTu sai cos’è l’eleganza?
Guarda lì.
Quando vedi un uomo come quello, elegante, impeccabile e ti dici: mi scoperei sua moglie all’istante. Senza averla mai vista, perché hai l’assoluta certezza che si tratta di una donna assolutamente incredibile: per questo tu sei andato a letto con mia moglie.
Andrés de Fonollosa alias “Berlino”
Perché la gola è una sconfitta
Torno su La casa di carta da dove avevo estrapolato la paella. Come sapete la ricetta è quasi un pretesto per una sorta di viaggio dentro ai luoghi dove la incontriamo insieme ai suoi personaggi e alle sue narrazioni. In questo caso si tratta della fine di una storia che porta con sé un simbolico passaggio di consegne. Cerco di spoilerare il meno possibile ma sulle note di Can’t Take My Eyes nell’interpretazione raffinata ed emozionante di Cecilia Krull che, con la sua voce, accompagnata solo da un pianoforte (Krull interpreta anche la sigla iniziale della serie) diventa la colonna sonora di un dramma che ha come tema l’eleganza e come conseguenza la sconfitta. Andrés “Berlino”, Rafael e la femme fatale, Tatiana, la moglie di un padre e l’amante di un figlio.
Il teatro del confronto sono i comodi divani di un hotel dove la coppia oramai non più cladestina alloggiava. “Berlino” parla di eleganza a un figlio così poco conosciuto ma che ha nel sangue come lui, lo zio e il nonno, freddato sulle scale di una banca dopo una rapina andata male, il dono del furto. Ma qui il furto è diverso, perché si tratta di quello del cuore, quello dei sentimenti più profondi di un uomo destinato ad avere pochi anni di vita, un uomo con una personalità dalla folle genialità e dalla violenza gratuita, che accompagna a un sorriso in grado di far perdere la testa anche a un uomo.
Sulle note della canzone si consuma quindi un dramma che l’eleganza vorrà concludersi con un baciamano a una moglie che ha fatto la sua scelta. La vita, però, riserva sorprese e così il più imbranato diviene il formidabile outsider che non ti aspetti. La quinta stagione de La casa de Papel, se vogliamo seguire la suddivisione convenzionale e non la reale riapartizione, regala forse i momenti più tragici e più veri andando a fondo dei personaggi e farceli conoscere meglio, tanto da risultare la più azzeccata.
E per Andrés quelle sorprese diventano una rabbia che scaturisce da un taxi bagnato dalla pioggia che se va con una coppia e con esso la parte forse più importante della propria vita con una successiva sequenza tra le migliori di tutte la serie. Il finale, per chi non lo avesse ancora visto, vi attende, ma concentriamoci sul cocktail, tra i più classici e conosciuti al mondo che “Berlino”, parlando con il Professore, o meglio parlandosi come Andrés e Sergio in uno dei tanti flashback, dirà di essere stato orribile. Non so se abbiano scelto un cocktail rosso per ricordare le famose tute, perché il sangue è rosso e così la passione, però mi piace pensare che sia stato così.
INGREDIENTI PER UN NEGRONI
- Bitter Campari 30ml
- Gin 30ml
- Vermouth rosso 30ml
- Arancia 1/2 fetta
- Ghiaccio
PROCEDIMENTO
È probabilmente risaputo che l’invenzione di questo cocktail la si debba al Conte Camillo Luigi Manfredo Maria Negroni, che se lo fece preparare nel 1919 al Caffé Giacosa di Firenze dal barman Fosco Scarselli. La realizzazione è piuttosto semplice e prevede la stessa parte dei tre componenti fondamentali: bitter Campari, Gin e Vermouth, che sono da versare in un bicchiere e da mescolare inzieme a qualche cubetto di ghiaccio. Alla fine si aggiunge la metà di una fetta di arancia.
A proposito di Can’t Take My Eyes off You
Talvolta erroneamente conosciuta come I love you baby si potrebbe definire come una delle canzoni che al mondo vanta il maggior numero (o quasi) di cover e di utilizzo nel cinema. Se la si deve a Frankie Valli, che l’ha incisa nel 1967, è stata successivamente interpretata, per esempio, da Diana Ross insieme a The Supreme&The Temptations, dalla nostra Mina, da Jimmy Somerville, ma ha conosciuto una seconda vera vita di enorme successo grazie a Gloria Gaynor che l’ha incisa nel 1990.
Per i più curiosi di conoscere tutti coloro che l’hanno intepretata rimando a questa pagina nella quale potranno togliersi più di una curiosità.
Can’t Take My Eyes off You ha avuto più di una vita anche al cinema: forse la scena più famosa in cui compare è quella de Il cacciatore di Michael Cimino, dove gli amici si ritrovano a giocare a biliardo e a bere insieme prima di partire per il Vietnam, cantando a squarciagola ovviamente la versione di Frankie Valli. Ma la cantano anche Julia Roberts sul tapis roulant e Mel Gibson in macchina con gli agenti dell’FBI in Ipotesi di complotto e sarà pure quella dei titoli di coda. Michele Pfeiffer la intepreta accompagnata dai pianoforti suonati da Jeff e Beau Bridges ne I favolosi Baker mentre in Italia ci ha ballato Leonardo Pieraccioni nel film di esordio, I laureati, ed è stata una delle canzoni della colonna sonora (e del trailer) del cinepanettone Abbronzatissimi.
Non escludo che la memoria personale, che mi piace mettere alla prova, mi abbia fatto colpevolmente lasciare per strada qualche altra “presenza” ma, se volete, ci sono i commenti per aggiungere qualche ulteriore interpretazione per il grande schermo.
Can’t Take My Eyes off You rientra nelle mie canzoni preferite e devo dire che la versione di Cecilia Krull è davvero memorabile.
Cecilia Krull - Can’t Take My Eyes Off You (Music from The Netflix Series "La Casa de Papel")
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