Appunti di viaggio . IRA
Castelli e torri marittime del nord del Lazio
In 15 Settembre 2023 da Matteo Rosiello - Matt RossL’Italia è una penisola. In quanto tale, ha un’estesa parte del suo territorio che non confina con altri stati, ma con il mare. Senza contare le isole che possiede, che ovviamente sono totalmente circondate dal mare. Stante questa premessa, sono più di 7900 i chilometri di costa che l’Italia può vantare.
Sì, perché nei tempi moderni le coste sono una grande opportunità. Portano turismo, occupazione, quindi esercizi commerciali, stabilimenti balneari, ristoranti, alberghi…
Ma essere affacciati sul mare non è sempre stato un piacere. Certo, la pesca che deriva è un fattore importante. Ma fino allo sviluppo del turismo balneare erano tante le rogne a cui pensare.
Abitare in riva al mare significa essere esposti a possibili intemperie, mareggiate, tsunami e alla fortissima erosione della salsedine.
Avete mai fatto caso poi che in molte toponomastiche costiere compare la parola “Lido”? E che stranamente, il nome di “Xyz lido” lo si ritrova un po’ più a monte con un più sobrio “Xyz”?
A volte è colpa dell’avanzamento della linea costiera, come nel caso di Pisa, antica Repubblica Marinara, che dista ormai 10 chilometri da Marina di Pisa. Molto spesso però il problema non è legato a cambiamenti orografici, bensì a questioni storiche.
Durante i secoli nel mediterraneo uno dei più grandi problemi sono state le invasioni dei Pirati. Questi marinai a volte senza bandiera, molte altre invece assoldati dai vari paesi come mercenari, in poche ore erano capaci di assaltare interi paesi, rubare qualsivoglia ricchezza, commettere efferatezze, ridurre in schiavi gli abitanti e bruciare case e campi dopo il loro passaggio. Insomma, un vero e proprio problema.
È così che con gli anni sono sorte piccole torri di avvistamento, che in alcuni casi si sono trasformate in veri e propri castelli.
Prendendo d’esempio il Lazio, che con i suoi 361 chilometri è la settima regione d’Italia per lunghezza costiera, da nord a sud ce ne sono molte visitabili, anche gratuitamente.
A Santa Marinella si trova il Castello Odescalchi. In questo luogo nel XII secolo sorse una torre normanna, che nel XVI secolo venne dotata di mura e successivamente di un palazzo nobiliare all’interno della cerchia. Oggi nel castello, di proprietà dell’antica famiglia nobiliare da cui prende il nome, vengono celebrati matrimoni e qualsivoglia evento.
Poco lontano, il Castello di Santa Severa è diventato uno dei principali spot italiani di sport acquatici e sede dell’annuale Italia Surf Expo. Ma la sua storia parte dall’antica Roma, quando vi sorgeva un borgo di pescatori. L’esigenza di una maggiore sicurezza porta gli abitanti ad innalzare le mura attorno al borgo attorno al 1300 e dopo aver “ospitato” un avamposto nazista durante l’ultimo conflitto mondiale, ora è un allegro borgo dove si può soggiornare: ospita infatti un ostello aperto agli avventori, con camere vista mare.
Del XVI secolo è Torre Flavia, ma della sua architettura non restano che alcune mura. Comunque si sa che venne fortificata dal Cardinale Flavio Orsini, il quale si avvalse di una costruzione romana preesistente. I bombardamenti della guerra l’hanno ridotta a un cumulo di mattoni bagnati dal mare.
Invece imponente nel suo essere ancora in piedi e in gran forma è il Castello Odescalchi di Palo. Immerso in un’oasi naturalistica protetta, la sua mole si vede da molto lontano. Infatti quattro torrioni delimitano gli angoli della struttura difensiva con una pianta a base quadrata. Come il suo omonimo, anche questo castello non è visitabile, se non affittando i suoi vani per eventi.
La costa continua e le costruzioni difensive anche. Se il viaggio vi è piaciuto, commentate e fatemi sapere se vorreste sapere qualcosa di più su queste strutture… o altre!
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