GOLA . RicetteColte
Il Tom Collins di Jack Byrnes
In 27 Aprile 2022 da Fabio MuzzioTi presento i miei, diretto nel 2000 da Jay Roach con il titolo originale di Meet the Parents, è il primo di una trilogia, a cui seguiranno Mi presenti i tuoi? – Meet the Fockers, quattro anni più tardi sempre con la sua regia e si concluderà nel 2010 con Vi presento i nostri – Little Fockers, dove, invece sarà produttore, cedendo la macchina da presa a Paul Weitz.
Il secondo e terzo “episodio” nascono dal grande successo riscontrato da Ti presento i miei, che vede un cast sul quale spicca il veterano Robert de Niro affiancato da uno degli interpreti dell’allora generazione emergente: Ben Stiller. Quest’ultimo, visto spesso in coppia con Owen Wilson, qui in un ruolo non da protagonista ma sicuramente “pesante” nell’economia della storia, duetta in modo convincente con uno dei mostri sacri di Hollywood.
In sostanza cosa succede se un infermiere di Chicago, Greg Fotter (nell’originale il cognome è Focker ed è stato adattato per il gioco di assonanza con un sinonimo facile da intuire) si innamora di una maestra Pam Baynes soprannominata “Pandorina” (Teri Polo) e la vuole sposare convinto che il padre, Jack Byrnes, sia un fioraio in pensione, tanto da presentarsi con in regalo un raro tupilano di Gerusalemme e non sa che, invece, è uno psicologo della CIA in congedo dopo 34 anni di servizio con all’attivo diverse operazioni e con la tendenza ad analizzare tutti quelli che cercano di entrare nel suo “cerchio della fiducia”?
A completare il tutto, ma sono sicuro che questa commedia diventata un cult l’avrete vista in tanti, una futura suocera meno svagata di quel che sembra, Dina (Blythe Danner) per la quale Greg, che in realtà si chiama Gaylord, ha un debole, una sorella Deborah (Nicole DeHuff) prossima alle nozze, un fratello Denny (Jon Abrahams) ribelle e fumatore di marjuana e un gatto hymalayano, addestrato persino a fare i bisognini nel water e a salutare con la zampina, di nome Sfigatto. E poi Kevin Rawley (Owen Wilson di cui vi ho già scritto) l’ex fidanzato di Pam, ricco, colto, spirituale, dai mille interessi e, alla fin fine, che non sa come occupare il proprio tempo ma grande amico di Jack. Ex fidanzato che appare sempre innamorato di Pam, con la quale c’è ancora grande intesa, come si vede durante la partita di pallavolo in piscina, dopo una storia con molto sesso per loro stessa ammissione.
Greg, che è ebreo, odia i gatti e deve nascondere di essere fumatore, non racconta troppo della propria famiglia, che vedremo nei due capitoli successivi e sapranno più che sorprendere e si sente non poco a disagio in una famiglia alla quale vorrebbe dimostrare il proprio valore ma dove si sente messo sotto la lente di ingrandimento, considerato inferiore dal futuro cognato e dai genitori in quanto medici e dove gli capitano diverse disavventure a partire dallo smarrimento del bagaglio. Seguiranno la macchina della verità, la caduta delle ceneri della nonna, la scomparsa di Sfigatto, una pallonata di troppo alla futura sposa. Non mi dilungo ma il lieto fine, come prevede la classica commedia a stelle e strisce, non mancherà facendo trascorrere quasi cento minuti in cui si ride e sorride spesso.
Tra i particolari che emergono dalla visita è la predilezione di Jack per un cocktail, il Tom Collins, che, tra l’altro viene venduto già pronto in bottiglia, i cosiddetti Ready to drink, e che l’ex agente della CIA prepara ultimando il tutto e aggiungendo gli ingredienti “freschi”.
INGREDIENTI PER DUE COCKTAIL:
- Old Tom Gin 9cl
- Succo di limone 6cl
- Sciroppo di zucchero 3cl
- Soda 12cl
- Limone 2 fettine
- Ciliege al maraschino 2
- Ghiaccio
PROCEDIMENTO:
I Collins sono una “famiglia” di long drink, che risalgono ai primi anni del 1800, differiscono dalla base di superalcolico utilizzato, dal brandy al whisky, dalla vodka al rum assumendo, di volta in volta un nome diverso. Il “Tom” si realizza partendo dall’Old Tom Gin.
Nello shaker versare il succo di limone, lo sciroppo di zucchero e il gin. Aggiungere alcuni cubetti di ghiaccio e la soda. Con un cucchiaio da cocktail, il bar spoon, miscelare gli ingredienti.
Servire in due highball aggiungendo la fetta di limone e la ciliegia al maraschino. Talvolta, ma non è per Jack, che lo prepara anche per Greg, si aggiunge la cannuccia. Dina, che al pari di Pam preferisce il vino bianco, li accompagna agli stuzzichini che chiama i “mangiami mangiami”.
(ADV)
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