Le opinioni superbe . SUPERBIA
Letteratura liquida di Trifone Gargano
In 28 Gennaio 2024 da Fabio MuzzioSingolare davvero, questo lavoro di Trifone Gargano, Letteratura liquida, professore presso l’Università degli Studi di Bari, con l’insegnamento Lo Sport nella Letteratura, nel quale lo studioso affronta e sviluppa, da una prospettiva critica, e direi quasi unica, la letteratura dello sport, con un focus particolare sugli sport liquidi (come il docente preferisce scrivere, anziché acquatici, non limitandosi alle narrazioni liquide, ma esaminando anche fumetti, giochi e testi sulla pratica sportiva paralimpica, ovviamente, liquida).
Da Dante, fino ai giorni nostri (Paltrinieri, Bova, Pellegrini, tanto per citare qualche ultimissimo titolo, tra quelli inseriti ed esaminati da Gargano in questo suo lavoro). Molto interessante pure la sezione iniziale del libro, con le riflessioni che Gargano sviluppa intorno all’esistenza o non di un genere autonomo di letteratura dello sport, proponendo una sua idea di canone di Terzo millennio.
Le illustrazioni
Sono curate, rispettivamente, da Carlo Volsa e da Gianfranco Paolangelo, due giovanissimi artisti che si sono cimentati con alcuni testi dello scrittore Raffaello Brignetti, autore di celebrati romanzi liquidi, presso Einaudi e Garzanti, prematuramente scomparso, e che la critica aveva salutato come il Conrad della letteratura italiana.
Il tuffatore di Paestum, elegante e raffinato nel tuffo, scelto da Gargano come illustrazione di copertina per questa sua antologia liquida, evoca, innanzitutto, l’idea del mondo antico che si inabissa per sempre, ma anche l’immagine di una scena di mare di indubbia bellezza. Un tuffo elegantissimo.
La citazione
Con la pubblicazione di questa letteratura liquida, Trifone Gargano intende festeggiare anche un risultato importante per lo sport italiano, e cioè la modifica costituzionale dell’articolo 33, con la recente esplicita menzione dell’alto valore educativo delle attività sportive: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme».
Le sezioni dell’antologia
È impossibile riferire di tutte le opere e di tutti gli autori che, nelle loro opere, sia in prosa che in poesia, abbiano fatto riferimento al mare, all’acqua. Impossibile, e, forse, anche del tutto inutile. Ne verrebbe fuori un regesto sterile, composto di nomi e di titoli. Gargano, allora, in questo suo libro-antologia ha provato a selezionare opere e autori seguendo, come dichiara, le sue preferenze di letteratura. La sezione dedicata alle Narrazioni liquide si apre con alcune riflessioni sviluppate intorno al quesito se esista o no un genere di «letteratura dello sport» /badate bene: non il semplice giornalismo sportivo, ma letteratura dello sport, dal momento che, in sede critica, questo sotto-genere della cosiddetta letteratura di massa non ha mai trovato una codificazione accademico-ufficiale). Anche su questo, Gargano dichiara di preferire l’espressione letteratura pop, al posto di letteratura di massa, per diverse ragioni. Innanzitutto, perché oggi la letteratura vive, come altre arti, di contaminazioni fertili (con altri codici espressivi); poi, perché tale letteratura è, per davvero, pop-olare.
Gli interventi
Impreziosiscono il volume tre interventi specialistici, di colleghi e amici di Trifone Gargano, precisamente: Simona Placiduccio (esperta di inclusione e di sport paralimpici), Giantommaso Perricci (responsabile presso l’USR – Puglia per lo Sport e l’inclusione) e Donato Piccinino (docente di scuola con la passione per il giornalismo sportivo). La Prefazione è a cura di Pietro Petruzzelli (Assessore allo Sport per il Comune di Bari), e promotore di iniziative sportive liquide a forte valenza sociale, in una città, qual è, appunto, Bari, che non è solo città sul mare, ma che è città di mare, cioè a forte identità e vocazione liquida:
[…] Bari è una città non sul mare ma di mare, abbiamo lavorato per rendere la sua vocazione marina un’opportunità di sviluppo e di crescita per l’intero territorio, oltre che per tutta la comunità. Per questo siamo partiti dai futuri cittadini del domani, i veri agenti del cambiamento: i bambini e le bambine baresi. E li abbiamo coinvolti in un progetto, “Rotta verso Bari”, che, nelle sue sei edizioni, ha visto la partecipazione entusiasta di oltre 5000 ragazze e ragazzi, tra 6 e i 16 anni ad un corso, gratuito, a scelta tra varie specialità: vela, canoa, canottaggio, sup, surf, windsurf, paddlesurf e kitesurf e, soprattutto, che ha visto la partecipazione, in rete, di tutti i circoli nautici e di tutte le associazioni sportive coinvolte.
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