AVARIZIA . IncontriAvari
La figlia che piange
In 4 Gennaio 2022 da Giorgio BinnellaFérmati sul piano più alto delle scale…
Appoggiati a un’anfora da giardino…
Tessi, tessi la luce del sole nei capelli…
Stringi i fiori contro di te con una sorpresa dolente…
Gettali per terra e voltati
con un risentimento fuggitivo negli occhi:
ma tessi, tessi la luce del sole nei capelli…Così avrei voluto che lui partisse,
così avrei voluto che lei si fermasse e soffrisse,
così lui sarebbe partito
come l’anima lascia il corpo strappato e contuso,
come la mente abbandona il corpo di cui ha fatto uso.
Troverei
un modo incomparabilmente lieve e agile,
un modo che entrambi intenderemmo,
semplice e infedele come un sorriso e una stretta di mano.Essa si voltò, ma con la stagione autunnale
provocò la mia immaginazione molti giorni,
molti giorni e molte ore:
i capelli sulle braccia e le braccia piene di fiori.
E mi domando come sarebbero stati insieme!
Avrei perduto un gesto e una posa.
A volte queste riflessioni stupiscono ancora
la mezzanotte inquieta e il mezzogiorno che riposa.(T. S. Eliot, Young Girl Weeping, in Prufrock and Other Observations, 1917)
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