GOLA . RicetteColte
Il White Angel di Holly Golightly
In 18 Gennaio 2017 da Fabio MuzzioPerché la gola è anche un po’ non appartenere a nessuno
Aveva solo 63 anni nel 1993. E così ci lasciava Audrey Hepburn, un’icona del cinema che ha concentrato la sua carriera in pochissimi anni lavorando al fianco con i più grandi attori degli anni anni Cinquanta e Sessanta. E la stessa cosa vale per i registi che l’hanno diretta. Gli appassionati di cinema la ricordano in più pellicole ma se chiedessimo come se fossimo in un quiz dalla risposta veloce di citarci tre quattro film crediamo che le risposte sarebbero le stesse: Vacanze romane, Sabrina, Colazione da Tiffany e My Fair Lady. Per la ricetta di oggi abbiamo pensato al White Angel tratto da Colazione da Tiffany (Breakfast at Tiffany’s) di Blake Edwards e tratto dall’omonimo romanzo di Truman Capote. Non ci concentriamo tanto sul fatto che la trasposizione cinematografica abbia cambiato non poco il romanzo: l’ambientazione che passa dagli anni Quaranta ai Cinquanta, la bisessualità scomparsa della escort Holly Golightly, il fatto che Capote volesse Marylin Monroe e che, per esempio, George Axelrod, autore della sceneggiatura, abbia voluto il lieto fine; la nostra attenzione si focalizza su un particolare, il White Angel. Il cocktail prediletto da Holly (in maniera bonaria la potremmo definire una spugna) viene citato anche nell’incipit del libro e ben specificato nella composizione: vodka e gin. Questo significa che, una volta servito nel calice da Martini, sarà trasparente. Nel film, in realtà, lo si intravede due volte: la prima, quando Paul Varjak, l’aspirante scrittore interpretato da George Peppard e che potremmo definire il Toy Boy di “2E” Failenson, le bussa alla porta, frangente nel quale si conoscerà anche l’altro protagonista del film: Gatto, il micio che non deve avere un nome, perché, come la sua proprietaria non è di nessuno e a nessuno appartiene; la seconda quando Paul e Holly sono nel locale notturno e assistono allo spogliarello. Curiosamente, in entrambi i casi, il cocktail è bianco. Non sappiamo come sia stato preparato il secondo ma il primo siamo certi che non è veramente un White Angel, perché Holly si versa del latte prelevato dal frigorifero. Persino in una foto promozionale ha questo aspetto che non corrisponde alla ricetta indicata dal romanzo. Si potrebbe ipotizzare che per dargli una connotazione precisa, la scelta sia caduta su una colorazione. Colazione da Tiffany regalò ad Henry Mancini l’Oscar® per Moon River, mentre alla Hepburn sfuggì la statuetta che aveva conquistato con Vacanze romane. Quell’anno fu la nostra Sophia Loren a prevalere con il ruolo di Cesira ne la La Ciociara tratto dal romanzo di Alberto Moravia e diretto da Vittorio de Sica e anche noi avremmo votato in questo modo.
Ingredienti per un cocktail:
- 4 cl di gin
- 4 cl di vodka
Procedimento:
Prendi una bicchiere di Martini e versa i due distillati.
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