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Grey’s Anatomy – quando il personaggio principale ha rotto le scatole.
In 28 Marzo 2016 da Francesca ChiarelloHo sempre amato i medical drama, fin da quando ero piccola e guardavo E.R. coprendomi gli occhi ogni volta che c’era un fiotto di sangue improvviso. Ah, bei tempi quelli, quando ancora mia madre era convinta che avrei fatto medicina e io invece sapevo già che nella mia vita mai avrei preso in mano un bisturi. Ammetto che qualche volta sogno di averne in mano uno e di essere in piedi davanti ad un tavolo operatorio, tuttavia chi c’è disteso ha sempre le sembianze di chi mi sta antipatico – magari qualcuno da far a pezzettini.
Nonostante questo crescendo mi sono appassionata ad una serie televisiva che ormai conoscono tutti e che è arrivata all’undicesima stagione: Grey’s Anatomy. La serie è prodotta dalla ShondaLand, The Mark Gordon Company e dagli ABC Studios e porta la firma di Shonda Rhimes – creatrice anche di Scandal. Una donna, un tripudio di successi.
In undici serie e altrettanti anni di produzione, definire una trama sarebbe un suicidio. I personaggi principali della prima serie non sono più quelli che ritroviamo nell’ultima; alcuni sono stati trasferiti, altri se ne sono andati e altri sono tragicamente morti – la maggior parte, direi. L’unica vera protagonista assoluta che non muore mai è Meredith Grey.
Mi soffermo proprio su di lei: Mer, ma perché non muori anche tu?
Meredith è stata uno splendido personaggio, dalla prima serie all’ottava, poi è andata a peggiorare. Ha incarnato tutte le etichette possibili ed immaginabili: dalla sfascia famiglie alla bambina prodigio senza padre e con una madre famosa ma con una malattia incurabile, dalla sorella amorevole alla moglie rompi scatole ed egoista, dalla figlia devota alla madre possessiva, dal medico che non ne sbaglia una alla vedova inconsolabile.
Insomma: basta. Sembra aver vissuto più vite lei che il gatto di Sabrina, vita da strega.
Non fraintendetemi, so che Meredith è la vera colonna portante della serie, nonostante questo però credo che ci siano altri personaggi forti come lei che potrebbero prendere il suo posto ora che lei è totalmente inutile.
April e Jackson potrebbero essere i nuovi Meredith e Derek, i due medici – lei chirurgo d’urgenza e lui plastico – hanno avuto, nel corso delle ultime quattro serie, un bello sviluppo. Vero è che ai poverini la Rhimes non ha fatto sconti. Prima si parlano a malapena, poi diventano migliori amici, poi tromba-amici, poi si mettono insieme, si mollano, si mettono insieme ad altri, lui quando lei sta per sposarsi si dichiara, si sposano in segreto, lei rimane incinta, perde il bambino, divorziano, lei rimane di nuovo incinta. Sembrano i degni sostituti della ex coppia d’oro – soprattutto in quanto a sfiga.
Però a quanto pare tutta la trafila di ingiustizie e colpi di scena non basta per accantonare la protagonista assoluta che con le sue lagne buca lo schermo e sta facendo innervosire anche i fan più accaniti della serie. A volte vorrei essere anche io un personaggio per prenderla e legarla in uno sgabuzzino e impedirle di fare disastri cosmici o di impicciarsi nelle storie d’amore altrui.
Ormai neppure il suo migliore amico Alex – degno sostituto di Cristina Yang, eliminata dalle scene perché il personaggio non aveva più niente da dare e la stessa attrice si sentiva sprecata in quel ruolo – può vivere serenamente con la compagna, perché ogni qual volta la Grey ha problemi si va a infilare nel letto tra i due come se fosse una bambina. O una pioda, dipende. Fossi in loro le avrei già preparato il lettino con la giostrina per farla addormentare o, ancora meglio, la cuccia del cane.
Mer è diventata la ragazzina viziata di turno che fa sempre ciò che vuole senza tenere in considerazione i sentimenti degli altri; che vuole avere tutti intorno a lei ma mentre loro corrono per farle un favore, lei già non li vuole più. L’amica perfetta: rompi scatole, egocentrica, problematica e con l’attitudine al comando. Chi non ne ha una e non la manda a quel paese almeno una volta al giorno?
Si mette in mezzo in litigi che non la riguardano ed è una vera guasta vite. Shonda, ti prego, so che via lei tutti avrebbero una vita migliore e nessuno si lamenterebbe più come prima, ma fai qualcosa! E guarda che darle un nuovo manico e farla scopare un po’ non servirà assolutamente a niente. Chi acido è, acido rimane. O, come diceva sempre mia nonna, chi nasce tondo non può morire quadrato.
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