
AudioRacconti . SPECIALE QUARANTENA
O GUARDADOR DE REBANHOS di Alberto Caeiro
In 16 Maggio 2020 da Diego BelloNOTA alla lettura del Componimento V del poemetto O GUARDADOR DE REBANHOS (IL GUARDIANO DI GREGGI) di Alberto Caeiro:
Passai alcuni giorni a elaborare un poeta ma, non ci riuscii. Poi un giorno, quando ormai ci avevo rinunciato – era l’8 marzo 1914 – mi avvicinai a un alto comò, presi un foglio di carta, e cominciai a scrivere, in piedi, come scrivo ogni volta che posso. E scrissi di getto trenta e più poesie, in una specie di estasi di cui non saprei definire la natura. Fu il giorno trionfale della mia vita e non potrò mai averne un altro uguale. Iniziai con un titolo: O Guardador de Rebanhos. E ciò che ne seguì fu la comparsa di qualcuno in me, a cui diedi subito il nome di Alberto Caeiro.
Alberto Caeiro è uno dei tre eteronimi poeti di Fernando Pessoa, il Maestro degli altri due, cioè di Riccardo Reis e Alvaro de Campos. Pessoa fa nascere Alberto Caeiro nel 1889 e lo fa morire nel 1915, un anno dopo l’incontro rivelato nella famosissima Lettera sulla genesi degli eteronimi – da cui la citazione iniziale – che scrive al critico letterario Adolfo Casais Monteiro nel 1935. Questa lettera viene integralmente riportata (traduzione in italiano di Andrea Ragusa) nella bellissima edizione, POESIA, Prima antologia, Lisbon Poets & Co, 2018, acquistata l’anno scorso a Lisbona nella storica libreria BERTRAND. Sì tratta dell’edizione integrale dell’opera pubblicata nel 1945 dalla Editorial Confluencia e curata dallo stesso Monteiro.
Alberto Caeiro, il contadino, è l’unico eteronimo che Fernando Pessoa fa morire. Riccardo Reis lo fa morire, però, José Saramago ne L’anno della morte di Riccardo Reis, cioè nel 1936, anno successivo alla morte di Pessoa.
Concludo questa breve nota riportando un passo illuminante da la Tabula bibliografica, altro scritto autobiografico del poeta:
Quello che Fernando Pessoa scrive appartiene a due categorie di opere, che possiamo chiamare ortonime ed eteronime. Non si può dire che siano anonime o pseudonime, perché non lo sono affatto. L’opera pseudonima è dell’autore nella propria persona, eccetto il nome con cui firma; quella eteronima è dell’autore al di fuori della propria persona, appartiene a un’individualità completa che egli stesso ha fabbricato, come i discorsi di un qualsiasi personaggio di un qualsiasi suo dramma.
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