
GOLA . RicetteColte
Il coniglio alla ligure del Cardinale Bellucci
In 28 Settembre 2016 da Fabio MuzzioPerché la gola è il confronto tra due chiese
Su La grande bellezza di Paolo Sorrentino è stato scritto tutto. Noi, di questo film vincitore del 2013 che si è aggiudicato l’Oscar® l’anno successivo, possiamo ancora una volta sottolinearne il viaggio affascinante e impietoso nella Roma che è metafora anche della nostra civiltà. La rubrica gola ci offre l’occasione di riprendere una delle tre ricette che il Cardinale Bellucci, interpretato da Roberto Herlitzka, prova a raccontare nel corso della cena nella quale l’ospite d’nore è Suor Maria, detta la Santa, interpretata da Giusi Merli. Questa cena, tra nobiltà decaduta e protagonisti della vita notturna capitolina, diventa l’occasione per il confronto tra due tipi di chiesa, che vediamo con gli occhi di Jep Gambardella e la maschera di Tony Servillo. Da una parte Suor Maria, che non rilascia interviste dal 1971, perché la povertà non si racconta, la povertà si vive e si nutre solo di 40 grammi di radici al giorno nella sua missione in Africa e il Cardinale, amante delle cene e della convivialità che predilige raccontare il suo amore per le specialità culinarie, quali l’agnello e le radici (anche lui ma al limone e tagliate a tocchetti) più che occuparsi delle anime, soprattutto degli ultimi della società. Il ritratto impietoso lo lasciamo nei ricordi di chi ha visto questo capolavoro del nostro cinema o chi, non avendolo mai fatto, cogliesse l’occasione per non perderlo al prossimo passaggio. Dal Cardinale, comunque, preleviamo la ricetta del coniglio alla ligure raccontata negli ingredienti principali.

La grande bellezza, Paolo Sorrentino, 2013 (Fonte YouTube)
Ingredienti per quattro persone:
- coniglio 1 kg
- olive taggiasche 50 gr
- pinoli
- salvia
- rosmarino
- timo
- 4 foglie di alloro
- aglio
- vino rosso (un bicchiere)
- 1 bicchiere di vino rosso
- olio di oliva
- sale e pepe q.b.
Procedimento:
Il Cardinale Bellucci consiglia che il coniglio sia in 12 pezzi, a parte testa, fegato e reni (ti lascio la decisione se utilizzarli o meno). Dopo averlo lavato e asciugato lascialo sul tagliere e occupati del trito di aromi: anche qui seguiamo i consigli e inidichiamo nel timo, nella salvia e nel rosmarino i tre sapori da aggiungere alla carne. In una pentola antiaderente prepara l’olio di oliva con il quale far rosolare il coniglio che dovrai girare di tanto in tanto per portare a una prima cotture omogenea. Aggiungi un po’ di sale e un po’ di pepe e il trito di aromi. Amalgama bene il tutto alla carne. Inizierai a sentire un profumo davvero invitante. A questo punto aggiungi il vino rosso, come dice il Cardinale e sfuma il tutto continuando a cuocere per un 15 minuti a fuoco medio. Non far seccare la carne che bagnerai con il
fondo di cottura e, se serve, aggiungi un bicchierino di acqua tiepida. Il momento delle olive taggiasche e dei pinoli, così caratterizzanti per la ricetta, è giunto: aggiungile alla carne e rimesta il tutto. Non dovrebbe volerci ancora più di una decina di minuti per portare a termine la cottura. fino a quando non sarà completamente evaportato. Mescola di tanto in tanto e aggiusta di sale.Il nostro prelato dice che il tutto richiede circa un’ora e quindi, a conti fatti dovremmo esserci.
A cottura ultimata non resta che servire questa specialità ligure con un contorno che preferisci: se vuoi rendere il secondo piatto più sostanzioso per le buone forchette che hai alla tua tavola puoi scegliere di preparare delle patate al forno che, in realtà, sono sempre gradite da tutti. Altrimenti puoi optare per una insalata magari mista che puoi condire con l’olio aromatico che ha suggerito il nostro chef Massimo Borgognoni nelle conserve dell’estate.
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