Le interviste superbe . SUPERBIA
Mirko Volpi – Oceano Padano
In 2 Agosto 2015 da Fabio MuzzioOceano padano, edito da Laterza per la collana Contromano, è il titolo dell’ultimo libro di Mirko Volpi, che poi è un misto tra romanzo, raccolta di racconti, autobiografia. Io lo chiamo “viaggio nei luoghi in cui è nato e cresciuto e che sembra rimpiangere pagina dopo pagina”. Del resto Volpi racconta i pioppi, le rogge, la sua famiglia, le strade, i grembiuli, la morte che finiscono con il mescolarsi nelle quattro stagioni: afa, desolazione fredda, gelo e desolazione tiepida. Strana suddivisione? Direi proprio di no.
Il luogo ideale per l’intervista doveva essere in aperta campagna, magari con la vista a un campo di granoturco e l’odore di letame nelle narici, oppure davanti a una cassoeula fumante, dove si dice “Va’ a laurà pirla” per tagliare corto e sintetizzare la fatica che aspetta nei campi. Invece ci vediamo al bar dell’Università di Pavia, quella dove insegniamo. Il vociare degli studenti è ben lontano dalle suggestioni dell’Oceano Padano, anche se, almeno geograficamente e per quanto mi riguarda, ci siamo pienamente all’interno.
1. Ci accomunano diverse cose: l’essere padani, l’Università, l’amore per le nostre origini (sarà vero?): le mie proprio qui, le tue tra cremasco e lodigiano, nella Nosadello che prende forma nella seconda parte del libro. Oceano padano rappresenta un viaggio interiore su un mondo immutabile, come se fosse il progresso a sforzarsi di appartenere a questa terra.
Bella definizione, questa! Diciamo che per come la vedo io i padani veri, in campo economico e lavorativo, accettano del progresso quanto gli occorre, e lo mettono ottimamente a frutto; quanto agli altri aspetti, ne facciamo a meno, o selezioniamo. La modernità (nel senso dei costumi e dell’etica e di quanto è mainstream) segue ritmi e velocità un poco differenti, in queste zone. Ma non siamo passatisti, solo conservatori che scelgono cosa tenere e cosa no.
2. Seven racconta le arti e la letteratura prendendo spunto dai sette vizi capitali: in quale racchiudiamo l’Oceano padano?
Se penso al mio paese, Nosadello, d’estate, e a come lo dipingo nel libro, direi l’accidia: l’incapacità di agire, di fare alcunché, l’immobilismo. Ma solo per questo motivo specifico: si sa che siamo gente operosa. Se penso all’aspetto esteriore dell’Oceano Padano, allora mi viene in mente la lussuria, per il trionfo della fertilità e del rigoglio esplosivo delle terre, ricche e grasse e sempre irrigate a dovere… Un’immagine di lasciva opulenza.
3. Acqua, letame, burro: tre elementi fondamentali su cui si basa tutto. Forse il ciclo della vita (ed eccola l’immagine di lasciva opulenza…)?
È senz’altro il ciclo della vita padana. Nessuna terra in Italia ha più acqua di noi, che la sfruttiamo nel modo migliore, da secoli. Dall’acqua nasce tutto. Mentre il letame è il fondamento della fertilità dei campi ed è prodotto dalla bestia per eccellenza: la vacca. La quale a sua volta genera latte, da cui i formaggi – vanto assoluto della Bassa –, sui quali domina sua maestà il burro, l’emblema gastronomico padano. Io vedo nel burro il culmine di questo processo che è vitale, economico e alla fine anche identitario.
4. Mentre ci portano il caffè, mi dici cosa avrebbe detto Gianni Brera di Oceano Padano?
Avrebbe detto forse che c’è troppo poco vino, nel libro! Ma avrebbe sentito gli stessi odori e sapori della sua San Zenone, e il suono di una lingua (anche interiore) che ci affratella. Ho la presunzione di credere che gli sarebbe piaciuto.
E Dante?
Temo questo: “Ma chi è questo bischero che ci mette 180 pagine a dire quello che io ho riassunto in un verso e mezzo: ‘…lo dolce piano / che da Vercelli a Marcabò dichina’ [Inf., XXVIII 74-75]?”. Ma avrebbe forse approvato il fatto che nel libro emerga il carattere antico della nostra gente.
5. Fammi diventare noja un acronimo in nosadellese.
Un nosadellese doc si rifiuterebbe di risponderti e ti direbbe: Uè, siful da gaba, ta gh’ét propi bun temp!
6. Il nostro caffè rischia di raffreddarsi, ma non resisto alla tentazione di chiederti che cosa potrebbe invece dirti Fabio Volo del Diario di Mirko V., il tuo libro precedente.
“Mi daresti il numero delle ragazze che ci sono nel libro, gnaro?”
7. Sono stato troppo buono e Seven è un blog intransigente. Rimedio subito: perché sei così convinto che ai lettori interessi la tua autobiografia?
Perché non è un’autobiografia, ma uno sguardo originale su terre che solitamente non si fanno raccontare.
- Volete sapere qualcosa di più su Mirko Volpi e Oceano Padano? Trovate opinioni e recensioni su il Giornale, Poetarum Silva, il Cittadino di Lodi, Satisfiction, il Foglio quotidiano. Tanto per citarne alcuni.
- Per tutti i libri di Mirko Volpi, vi rimandiamo a questa pagina.
- Per acquistare il libro, il sito Laterza ci pare l’ideale…
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