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La notte rossa di Rebecca Godfrey: la recensione
In 2 Dicembre 2023 da F.G. SimonLa notte rossa è il romanzo di Rebecca Godfrey, tradotto da Fabio Bernabei, edito da NN Editore pubblicato nel giugno 2023, nella collana La stagione.
Racconta, con sguardo lucido, l’omicidio di Reena Virk, brutalmente picchiata e annegata nelle acque del Gorge a View Royal, (Canada). Sette adolescenti sono stati accusati del pestaggio. Due di loro, Kelly Ellard e Warren Glowatski, vengono accusati di omicidio. Solo uno, Warren Glowatski, si dichiara subito colpevole.
Ci troviamo a Victoria, Columbia Britannica, una piccola isola del Pacifico nordoccidentale rinomata per la bellezza della natura e il tranquillo stile di vita.
È la notte del 14 novembre 1997, i cittadini di Victoria hanno gli occhi puntati al cielo.
Le luci arrivarono veloci, irruppero dall’oscurità, rapide e splendide, uno scompiglio rosso prima di diventare giallo, un rosso brillante che non aveva mai visto in cielo. Il rosso si aprì un varco nel buio, come uno squarcio nella seta, seguito da una fiammata oro chiaro che oscillò e scomparve, lasciando che il cielo tornasse nero. (pag.100)
A Victoria tutti sono spaventati per l’incendio nel cielo. Derek Morrison, un centralinista, cerca di rassicurare i suoi concittadini spiegando che il fuoco nel cielo è stato provocato da un razzo russo esploso nel Pacifico.
«Sì, signore, giusto, un razzo russo. Niente di cui preoccuparsi. Solo qualche detrito di un’astronave». (pag. 97)
Tutti possono tornare nelle loro case e dormire tranquilli. Peccato che durante la notte del satellite, un gruppo di giovani di View Royal si dà appuntamento allo Shoreline, il campo dietro la scuola, per bere, e svagarsi. Reena Virk è una nuova. Josephine Bell, Kelly Ellard e altre ragazze del gruppo chiamato Crip, l’hanno trascinata fin lì con la forza. Lo scopo è uno solo:
Poco dopo la scomparsa delle luci dal cielo, Laila, una ragazza con anelli su tutte le dita, raggiunse il campo con fare risoluto. Aveva lunghi capelli neri ed era esperta di arti marziali, soprattutto di kickboxing. nero che, unito all’atteggiamento regale, le era valso il soprannome di Cleopatra. «Sono venuta a picchiare una ragazza» (pag. 101)
Il rosso, di lì a poco, colorerà anche le acque del Gorge.
Immerso nelle acque scure di quell’insenatura di mare nota come la Gorge, il sergente Bob Wall cercava il corpo di una ragazza. (pag. 9)
La ricerca del cadavere di Reena Virk, non si attiva subito. I cittadini sperano che la storia dell’omicidio sia solo una finzione nata dalle fantasie romantiche e perverse di un gruppo di adolescenti innamorati dell’hip-pop e film gangster.
«Stai scherzando» commentò Gos quando gli riferirono le indiscrezioni su chi l’avesse uccisa. Anche i colleghi sorrisero, perché la storia dei presunti assassini sembrava un racconto insensato e impossibile. (pag. 11).
Devono passare otto giorni, prima di mandare una squadra di sommozzatori per trovare quel che rimane della vittima. Eppure il corpo è miracolosamente intatto:
Mentre annotavano i vari dettagli per il loro rapporto, gli uomini osservarono che quel corpo non era stato toccato dalle creature che abitavano la Gorge. Ma il volto era contuso. Lividi neri sotto gli occhi, un segno rosso sulla fronte. Aveva anche contusioni alle cosce e sulla schiena, sangue nelle narici e la pelle delle mani aveva cominciato a distaccarsi. (pag. 227)
Il caso dell’omicidio di Reena Virk diventa subito mediatico in Canada ed elevato a tragedia nazionale. I media parlano di tensioni sociali, di bullismo, di una gang composta da piccoli assassini. Grazie alla Godfrey, ci arriva il quadro completo. Molti dei ragazzi presenti al pestaggio non conoscono Reena Virk. Molti non sanno il motivo per cui la stanno picchiando. Nessuno interviene per aiutarla o parla del pestaggio ai propri genitori. Regna l’omertà. Il presunto omicidio è semplicemente sussurrato, come in un passaparola, tra gli stessi ragazzi dello Shoreline. Reena Virk, intanto, è scomparsa. I genitori la stanno cercando.
Reena Virk, immagine dal Web
La Godfrey presenta i giovani uno a uno: vivono grandi tensioni emotive. Gelosia, rivalità e invidia vengono portate all’estremo. La vittima, Reena Virk, vuole essere accettata dai Crip e, per farlo, decide di diffamare la più bella del gruppo, Josephine Bell. Quest’ultima pianifica, con Kelly Ellard, una vendetta. Parlano di seppellire viva Reena, poi si ritrovano a organizzare il pestaggio. Kelly, però, non si accontenta e, insieme a Warren, quando il gruppo si dilegua, finisce per annegare la quattordicenne. Questa storia viene raccontata da una notte tinta di rosso con la luna piena. I giornali fanno il resto: circola, su fogli grigi, l’ultima foto di Reena Virk:
Era quella dell’ultimo annuario scolastico, dove le labbra erano quasi nere. La foto non era particolarmente accattivante, eppure nel grande sorriso a labbra serrate di Reena non era difficile scorgere la speranza. (pag. 170)
C’è il perdono della famiglia Virk concesso a Warren Glowatski: un atto davvero straordinario. C’è Kelly Ellard, condannata finalmente all’ergastolo dopo svariati processi. C’è la costruzione di un casinò nei pressi del ponte dove è avvenuto l’omicidio: gli introiti sarebbero andati a favore di un centro a sostegno dei giovani, ( che poi non verrà più realizzato). La Godfrey prende a modello Sangue Freddo di Truman Capote per il desiderio di analizzare il crimine contestualizzato all’interno di una comunità. Cos’è La notte rossa? Un romanzo ma anche una grande inchiesta True Crime, che affonda le radici nel cuore buio dell’adolescenza. Le emozioni esplodono, come il razzo russo nel cielo: non c’è mediazione, non ci sono strumenti, da parte dei ragazzi, per gestire i conflitti interiori. E i genitori? Sono lontani, all’oscuro di tutto, increduli, ingenui, e anche colpevoli. Il riscatto e la redenzione arriveranno per pochi. Reena Virk è l’ultima a salutarci, col suo volto poco accattivante e il grande sorriso pieno di speranza.
Autore: Rebecca Godfrey | Titolo originale: Under the bridge | Per l’Italia: La notte rossa | Traduzione: Fabio Bernabei | Collana: La Stagione, 2023; 464 pp.; ISBN: 9791280284914
Note: un grazie particolare alla Casa Edtrice NNE per la copia in omaggio.
La sinossi: il 14 novembre 1997, nei dintorni di Victoria, in Canada, la quattordicenne Reena Virk scompare. Passeranno otto giorni prima che il suo corpo venga ritrovato senza vita sotto un ponte: la sua morte sconvolge la comunità e l’intera nazione, perché Reena è stata uccisa da un gruppo di suoi coetanei, alcuni dei quali neanche la conoscevano. Rebecca Godfrey, all’epoca scrittrice e artista ventinovenne, si appassiona al caso e indaga sulle circostanze e sui responsabili dell’orribile delitto: ragazzi e ragazze colpevoli di aver massacrato Reena quasi per gioco, con spietata incoscienza; giovani come tanti altri, travolti da un disagio esistenziale che si propaga prima di esplodere in un gesto di efferata violenza. In questo resoconto vivido e avvincente, arricchito da una nota dell’autrice e da una postfazione di Mary Gaitskill, Rebecca Godfrey ricostruisce la verità attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti. Entra nel loro cuore, ne mette a nudo il carattere, le fragilità, la disperazione. E con sguardo lucido e profondissima empatia racconta l’esperienza inevitabile e spaventosa del crescere, in una storia vera di emarginazione e bullismo, di accettazione e redenzione. Questo libro è per chi sa che perlustrare è come affondare, ma che anche proseguendo alla cieca si impara a percepire ogni cosa.L’autrice: Rebecca Godfrey (1967-2022) è stata scrittrice, giornalista e docente alla Columbia University. Con La notte rossa ha vinto il British Columbia Award, l’Arthur Ellis Award for Excellence in Crime Writing, l’MFA del Sarah Lawrence College, e la fellowship della Yaddo e della MacDowell Colony.
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