LUSSURIA . Une Chanson en Enfer
Bug island
In 11 Febbraio 2023 da F.G. SimonISPIRATA A LUST FOR LIFE DI IGGY POP
Merdosi insetti.
La chiamano Bug Island. Come schiava non mi era permesso innamorarmi di nessuno. Poi ho conosciuto Cliff. Non ho mai capito cosa fosse. Maschio, femmina, boh! Aveva il pungiglione, e questo mi bastava.
Me la sono cercata. Diciamo così, ho preferito gli insetti a una vita da tossica. Finché ho capito che insetti e vita da tossica sono la stessa cosa.
Avevo appena firmato il contratto proposto dall’Amministratore Generale dello Show dal titolo “Un anno da schiave con insetti mutanti, tutto per finta, paga ottima, disintossicazione da qualsiasi droga, garantita!”. Ecco come ero finita a Bug island. Per ripulirmi dall’eroina. Non ero la sola. Dietro di me c’era una fila di sciocche in catene.
Mi sono rovinata polsi e caviglie per colpa di quelle cazzo di catene! M’hanno scorticato la pelle giorno dopo giorno. Qualche compagna è morta di infezione. Moira, per esempio. Le api si sono giustificate dicendo che quelli sono incidenti. Potevamo crepare e lo sapevamo, faceva parte dello show. Per fortuna che era tutto per finta. Ah, eravamo fottute.
Per ciò che riguarda la morte, beh, io ci sono arrivata vicino, cazzo, e stavolta senza giocarci a scacchi!
Presente narrativo. Sono in Infermeria. Bettola di 20 metri quadrati. No pavimento, solo cemento, polvere, e un caldo terribile. L’aria afosa ti si ficca in gola per colpa del ventilatore. Alla fine hai gli occhi rossi e la lingua asciutta. Ma quando stai per morire, dici, okay è arrivato il tuo fottuto momento, fanculo alle api, non puoi lamentarti.
«Guarirai, e verrai con me!».
Avete presente Cliff? Quella specie di essere col pungiglione accennato all’inizio? Beh, Cliff è arrivato in questa fase, nel ruolo di sceriffo dell’isola.
Ecco cosa mi ha raccontato un’ape infermiera quando oramai ero in fase di guarigione.
«Un medico ape voleva mutilarti, ma era per bloccare l’infezione, capisci? Potevi morire, comunque a quest’ora non avresti più mani, né piedi, se non fosse stato per Cliff. Cliff ha spalancato la porta, ha bloccato la zampa del medico, gliel’ha praticamente stritolata, il frullino è caduto a terra, e la rotellina continuava a girare meccanicamente, e quindi per poco non tagliava qualcuno di noi. Poi, sempre Cliff si è avvicinato al lettino, si è piegato su di te, credo che tu sentissi il suo odore, perché, in quella specie di sonno, l’hai annusato e poi ti sei girata dall’altra parte. Ma cara, così, ti sei messa nella posizione più consona per Cliff, che ti ha visto il culo. Infatti mezza bavetta colava dall’apparato boccale. E ha minacciato che se non ti avessimo curata a dovere, ci avrebbe mangiato. Sei salva a forza di antibiotici a base di pappa reale. Ma Cliff tornerà a prenderti. E il tuo destino sarà in mano sua».
Vedete, ho visto un sacco di reality in tv, stile American pie, che m’hanno fatto sbudellare, ma viverlo da protagonista, questo mai. Andiamo, mi sentivo la regina dello show, c’era un eroe venuto a salvarmi, ero più viva nell’isola che a Chicago, dove mi consideravano una tossica qualunque! Cazzo, ditemi se questo non è meglio del buco!
Per una serie di cose, dunque, Cliff è tornato a prendermi.
E qui comincia il bello. Preparatevi alla merda. Pura come quella che cade dal culo di un neonato!
Presente narrativo. Cliff e io siamo finalmente soli. Sono innamorata. Della serie, e ora? Ora niente. Io aspetto che lui faccia qualcosa. Ma lui guida e basta. Che palle! Il nostro è un camper sgangherato. Mi sembra strano che uno sceriffo sia così a corto di denaro, comunque, lo show must go on. Cliff ha un’aria gelida, del tipo che l’apparato boccale sembra che sia finito nel freezer di sua nonna. Forse è stanco, penso. Abbiamo fatto un sacco di strada. Sono lontana dalle api, sana e salva, con Cliff e per merito di Cliff. Continuo a ripeterlo come un mantra. E ho perso la cognizione dello show. Cliff è reale, e la mia attrazione per lui è reale, e il contratto che ho firmato non è mai esistito, e io non mi sono mai drogata.
Ci avviciniamo a una cava. Alcune vespe formano un grappolo, sono in piena attività lavorativa. Scavano. Cliff parcheggia, mi dice di scendere. Ora Cliff sembra il cadavere di sua nonna nel freezer. Guardo il pungiglione, e mi ripeto che è tutto okay. Sulla sinistra ci sono delle cabine. Cliff mi spinge dentro una di quelle. Ma perché fai così, Cliff? Me lo tengo per me. Ci sono altre vespe lungo il corridoio. Cliff fa un cenno con le antenne a tutte. Da quel momento inizio a cagarmi sotto. Qualcosa non va. Entro, e sento il muco di Cliff colarmi sul collo e, per la prima volta, mi fa schifo.
«Ehi, Cliff, oggi non raccogli sabbia? Il capo ti ammazza, hi, hi, hi!». Quello che una vespa dice e poi sparisce.
Okay, non ho mai capito se Cliff fosse maschio o femmina, ma adesso sapevo che era un semplice spazzino, cazzo, aveva mentito alle api. Cliff era spazzino, bucava la terra, raccoglieva la sabbia. Non è mai stato uno sceriffo, cazzo!
Troppo tardi, sono dentro la cabina, su un lettino, e Cliff è sopra di me. Solo ora riesco a vederlo per quello che è. Cliff è svelto, non mi dà tempo di agire, si piega, mi stacca un capezzolo. Lo ingoia. Non ci credo. Non ci credo. E un fottuto dolore mi fa strillare così tanto che Cliff è costretto a calmarmi «Ehi, è solo un capezzolo, hai pur sempre l’altro, no?».
Posso anche morire. Continuo a sanguinare. Continuo a urlare. E lui a dirmi di stare calma, che non è successo niente di male, che lo volevo, no?
Non ridete, cazzo!
All’improvviso, entra la vespa di prima. Cliff sorride. Io schizzo sangue dal seno, lo tampono con la mano. Fa male, cazzo! La vespa dà un colpetto a Cliff «Ehi, bastardo, hai vinto, lo show è tuo, grazie a questa schiava ti sei guadagnato cinquanta mila dollari, e ti sei mangiato pure il trofeo, hi, hi, hi!».
Un momento, il trofeo era il mio capezzolo?
No, non sono morta. Ma ditemi voi se questa è vita. Sono ancora intrappolata nell’isola, continuo a fuggire da merdosi insetti, ho in testa una melodia del cazzo. Lust For Life. Ascoltatela, e ditemi che quelle note non vi fanno pensare a Cliff!
La canzone…
Iggy Pop - Lust For Life
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