
GOLA . RicetteColte
La bistecca alla tartara di Jeremy Thorpe
In 12 Maggio 2021 da Fabio MuzzioQuando l’ho conosciuto, lui era il paradiso
Jeremy Thorpe
Perché la gola sono confidenze poco politiche
A Very English Scandal è una serie del 2018 che, come già esplicitato dal titolo, si ispira a fatti realmente accaduti. La sceneggiatura prende le mosse dall’omonimo libro di John Preston uscito nel 2016 e vede come protagonisti il liberale Jeremy Thorpe, che ha il volto di Hugh Grant e l’ex stalliere Norman Josiffe (Scott per i media) interpretato da Ben Whishaw. Thorpe ha avuto una lunga carriera, culminata con la Segreteria del partito dal 1967 al 1976, il terzo per ordine di importanza del sistema politico della Gran Bretagna e spesso alleato prezioso per formare i governi di coalizione. La società dell’epoca condanna ancora l’omosessualità e, soprattutto, viene considerata reato: questo non ferma ovviamente le relazioni, che devono rimanere il più possibile segrete. Thorpe, malgrado due matrimoni e un figlio, è omosessuale come ben sa l’amico di partito e personale Peter Bessel (Alex Jennings) che, seppur spesso a caccia di avventure femminili, non ha disdegnato in particolare negli anni giovanili esperienze con uomini.
L’incontro galeotto tra Thorpe e Scott porterà a una relazione più profonda di quanto appaia e venga ammesso, soprattutto dal primo, ma i problemi economici del giovane, sempre alle prese con la sua introvabile “tessera di previdenza sociale” portano a lettere, ricatti, sussurri, scandalo, mosse, contromosse e, per mettere a tacere la questione, fino al presunto tentativo di omicidio, ultima mossa per eliminare uno scomodo testimone, malgrado che nel 1967 il Sexual Offences avesse in parte ridotto le conseguenze legali per il reato di sodomia. Ma la vita politica e di conseguenza pubblica non possono accettare un comportamento che è ancora tabù e i colleghi di partito sono sempre pronti a stroncare la carriera degli avversari interni.
La serie si svolge nell’arco temporale di quattordici anni fino al 1979 e culmina con il processo nel quale Thorpe viene accusato di essere il mandante del tentativo di omicidio mentre i tre complici di esserne stati gli organizzatori. Il sicario, secondo la ricostruzione, avrà un percorso differente. Non mi dilungo troppo sulla serie lasciandola alla vostra visione: non mancano spunti di humor, pare banale dire inglese, con quello scenario “bacchettone” più volte messo alla berlina qualche decennio prima da Oscar Wilde. La ricetta, la bistecca alla tartara, viene ordinata da Thorpe nella sala da pranzo della Camera dei Comuni, gustata nel pranzo con l’amico “Pedro” Bessel e che, tra una confidenza sessuale e l’altra, culmina con un brindisi con un bicchiere di Porto. I due non sanno quello che sta per accadere.
Ingredienti per una bistecca alla tartara:
- Filetto di manzo 150g
- Uovo 1
- Limone 1
- Capperi sotto sale 1 cucchiaino
- Scalogno 1
- Prezzemolo 1 cucchiaino
- Cetriolino sott’aceto 1
- Olio E.V.O.
- Salsa Worcestershire 1 cucchiaino
- Sale
- Pepe
Procedimento:
Intanto partiamo dalla carne: io ti suggerisco il filetto di manzo e per la sua conservazione prima della preparazione chiedi consiglio al macellaio di fiducia. Cercando di interpretare anche quella che si fa portare al tavolo Thorpe, gli ingredienti aggiuntivi li mescoleremo alla carne e non saranno a parte. Intanto inizia salando e pepando il taglio: terminata questa operazione inizia con striscioline sottili per poi continuare a sminuzzare terminando con una battitura che renderà la carne un composto morbido e compatto. Depositalo in una ciotola e versa il succo di un limone per la marinatura (almeno mezz’ora). Prepara gli altri ingredienti: risciacqua bene i capperi, che triterai insieme al cetriolino sott’aceto, lo scalogno, il prezzemolo e la salsa Worcestershire. Ti suggerisco che il cetriolino può essere opzionale e la Worcestershire sostituita, per esempio, dalla senape di Digione. Lavora bene la carne con questi ingredienti e disponi il tuo impasto in una forma apposita da hamburgher per ottenere la classica forma rotonda. Separa il tuorlo dall’albume dell’uovo e disponilo al centro. Servi subito e via ai pettegolezzi!
Le ricette sono tante, o meglio, sono differenti gli ingredienti, talvolta mescolati alla carne, talvolta serviti a parte, e non è dato conoscerne la paternità, anche se leggenda vuole che risalga ai Tartari, la popolazione russa che abitava più o meno i territori dell’attuale Mongolia. La tartara si ritrova in tutte le parti del mondo con sfumature di sapori con una regola basilare: la freschezza del taglio di carne e l’assoluta igiene richiesta per la preparazione del piatto, perché a rischio batterico.
La Divine Comtesse, almeno una volta al mese, chiede ad Ambrojo di prepararle una bistecca alla tartara: la carne arriva dal macellaio di fiducia, macellaio spesso nei discorsi con le amiche del tè alle quali sottolinea: “Superbe son filet!”.
(ADV)
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