Le storie superbe . SUPERBIA
Te l’aveva detto anche il caffè
In 26 Dicembre 2022 da Redazione Seven BlogUn racconto che ha partecipato a SevenStories – Caffè ristretto
di Martina Papetti
Alla fine succede sempre così, che le strade si dividono ancora prima di incontrarsi.
Inizia tutto da una conoscenza fortuita, nata per pure caso dietro uno schermo. Sai che queste cose non sono per te, ma tu ci provi ugualmente.
Di comune accordo, si fissa l’incontro al bar alle 15:00 di sabato, e tu questo appuntamento lo immagini proprio così: seduti in quel tavolino all’angolo, vicino al divanetto dov’è accomodata una signora con la pelliccia, molto elegante.
Due chiacchiere per conoscersi, qualche sguardo ammiccante, un monologo su di te, con tutti i tuoi pregi, qualche difetto; monologo che hai provato fino a pochi minuti prima in macchina.
Nel frattempo, ti prepari. Scegli sobrietà ed eleganza: un vestito nero classico molto femminile. Ti guardi allo specchio: ti sta proprio a pennello.
Ripensi subito a quando hai comprato quell’abito, al commento acido della commessa quando, vedendotelo indossato, ti ha detto: «Signora questa non è la sua taglia!». E sorridi.
Arrivi al bar e ti siedi proprio in quel tavolino all’angolo che ti eri immaginata, vicino alla signora con la pelliccia, che ti osserva incuriosita e ti rivolge un mezzo sorriso.
Sei ansiosa, agitata, ma fiduciosa, e cominci ad attendere.
Ordini un caffè ristretto, così, per smorzare la tensione e, nel guardarlo, sembra così corto da non promette nulla di buono.
Ti senti come quando ti sei presentata all’ennesimo colloquio di lavoro, nella speranza che fosse la volta buona, quando hai cercato di trovare la risposta migliore alle domande del recruiter sperando di lasciarlo a bocca aperta. Ci hai sperato fino alla fine anche quella volta.
Ma tu, in fondo, ci credi sempre un po’ a tutti i treni che passano: ancora prima dell’incontro, pensi che ci possa essere qualcosa di curioso e diverso che non hai mai trovato in nessun altro prima d’ora.
Intanto aspetti e fissi la tazzina ormai vuota.
Tante sono le sensazioni che ti balenano in testa in questo momento. Ti volti per capire cos’è questa confusione che disturba i tuoi pensieri. Una mamma con un bambino sono appena entrati nel bar. Il bambino urla e piange disperatamente. Solo nel guardarlo, si capisce quanto sia viziato.
La madre ordina tutti i bignè alla crema disponibili nella vetrinetta, nel frattempo si accomodano e chiedono una bottiglia di Coca Cola. Cominciano a mangiare le paste, una dietro l’altra, senza quasi respirare, come se non mangiassero da tempo. Rimani basita.
Intanto, la signora con la pelliccia borbotta qualcosa riguardo a questa scena, chiede il conto, probabilmente di un cappuccino e una brioche. Lascia qualche moneta sul tavolo e sollecita il cameriere per avere il resto, che corrisponde a pochi centesimi. Ti rivolge una mezza frase, sperando nella tua approvazione: «Cosa pensa, che gli lascio la mancia per una merenda?». Le sorridi, ma non rispondi. Lei continua a parlarti: «Vengo qua tutti i giorni, ormai mi conoscono bene, ma io non regalo niente a nessuno. Mio marito è un politico!». Poi si alza, saluta e se ne va.
È già passata un’ora e fuori piove.
Entra una coppia con un cagnolino. Lei ha un sorriso disarmante, lui le tiene la mano ed è fiero di aver avuto quel dono nella vita. Il cagnolino scodinzola felice.
Ti emozioni nel vederli, ma nello stesso tempo provi invidia: ti rendi conto di quanto vorresti sentirti come lei e di quanto possa essere lontana questa immagine per te.
Ripensi a tutte le tue storie passate, ai motivi per cui sono finite.
Tanti pensieri ti passano ancora per la testa: pensi alla tua infanzia, pensi alla tua voglia sfrenata di viaggiare, pensi all’ultimo volo preso, pensi a quel pranzo in collina, pensi al compleanno di mamma, pensi a quella notte in cui tutto si è fermato.
Guardi ancora l’orologio. Anche oggi è andata così.
Ti alzi, ordini anche tu una decina di pasticcini, paghi ed esci.
In fondo, anche il caffè è stato un segno: ristretto, come il tuo cuore in questa giornata di novembre.
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