Appunti di viaggio . IRA
L’altra Miami
In 28 Luglio 2023 da Matteo RosielloIl sole, il mare, l’arte, il divertimento. Di sicuro non mancano in Florida. A Miami, poi… Lui lo sa bene. E non fa che ripeterlo ai suoi amici, da quando hanno deciso di prenotare la vacanza estiva proprio verso questa destinazione. Racconta di quando a Wynwood non c’erano altro che latinos, officine malandate e qualche bottega di artisti. Più che artisti… sparuti cerca fortuna che non potevano permettersi una casa nemmeno a Little Havana.
Ma andiamo con ordine. Lui è un racconta storie, un giullare moderno che… le sa tutte! È stato un marinaio sotto Cristoforo Colombo e un legionario con Marco Aurelio, dice di aver progettato le Piramidi di Giza e di aver assistito alla Torre di Babele. Le sue storie fondono miti e verità. I suoi amici non sanno molto di Lui, se non che è un tipo molto allegro, di compagnia, sempre a caccia di disavventure e pronto a tramandare aneddoti che solo Lui sa.
Wynwood era un quartiere molto povero, alle spalle della ben più rinomata South Beach. Un bel giorno del termine dello scorso millennio, un writer decise di disegnare su un muro grigio uno stereo, di quelli che in America si portano sulle spalle. La fortuna di quel muro grigio era… essere su un’autostrada molto trafficata. Le persone cominciarono a notarlo. Così pian piano si sparse la voce e sempre più writer e artisti di strada iniziarono a mostrare le loro opere permanenti dipingendo a suon di spray le facciate di palazzi, case e capannoni. Con l’avvento di internet e dei social network la popolarità di questo sobborgo divenne tale da attirare galleristi e artisti internazionali. Oggi fare una passeggiata tra le sue vie è come perdersi in un’opera d’arte contemporanea a cielo aperto. Colori sfavillanti, metallizzati, pastello o nuance più moderne accolgono i nostri amici in un turbinio di forme geometriche o astratte, visi, cartelli stradali e stramberie delle più disparate. Wynwood col tempo è diventato un grande laboratorio in grado di accogliere le avanguardie degli street artist, in cerca di fama personale o di visibilità del proprio messaggio sociale.
Vi chiederete a questo punto cosa c’entra Lui. Beh, ricordate quella prima opera… lo stereo…? Avete capito, no?
Comunque, se non volete perdervi il meglio di questa zona, andate ai Wynwood walls, dove potrete trovare i migliori graffiti di Miami. Girando attorno di qualche isolato il panorama non cambia. Si rimane a bocca aperta girando ad ogni incrocio. E se siete molto fortunati, potete vedere qualche artista all’opera!
Da mangiare, oltre ai classici mega hamburger e patatine fritte innaffiati di salse varie e bevande gassate e zuccherine delle più disparate, i nostri amici decidono di assaggiare la vera cucina americana, così… perché non provare spaghetti and meatballs? O mac and cheese? I piatti sono serviti!
La sera queste strade si animano di macchine che saltellano su e giù, di moto cromate e dalle pitture metallizzate, con led e lucine ovunque: sembra di vivere in una serie tv americana, ma… è la realtà!
Scendendo un po’ più a sud, e la toponomastica ce lo conferma, si incontra la downtown. Un agglomerato di grattacieli che con la vera Miami non ha niente a che vedere. Lui consiglia di non fermarsi proprio per proseguire invece il percorso più nell’entroterra. Qui sembra di cambiare non solo quartiere, ma anche città. Addirittura, nazione. Le case si abbassano. Le strade si fanno larghe. Il traffico diventa meno intenso, fin quasi a scomparire. La passeggiata, d’improvviso rilassata. Ma c’è qualcosa di strano, particolare.
Lui, tenendo all’oscuro i suoi amici, li fa entrare per un pranzo al volo. Le pietanze però non sono quelle che ci si aspetta in un qualsiasi diner americano. E… i camerieri parlano spagnolo! Con non poca difficoltà, ma guidati da Lui, ordinano, consumano, pagano e vanno via. I tacos e i nachos più buoni che abbiano mai mangiato. Che esperienza strana! La più strana finora. Ecco, finora…
Nemmeno il tempo di fare questo pensiero, che facendo due passi potrebbe passarvi un gallo tra i piedi. Sì, avete letto bene. Parliamo proprio dell’animale da cortile che la mattina suona la sveglia. Qui, in perfetto stile cubano, girano liberi nelle strade. Lui se la ride, vedendo le facce disorientate degli amici. Se non fosse chiaro… siamo a Little Havana!
La storia del novecento qui si respira ancora. Ci sono infatti un museo e un memoriale dedicati all’episodio della baia dei Porci e numerosi sono i rimandi ai fatti e ai personaggi del secolo scorso. Lui, che ha voglia di un ozio produttivo, guida i suoi per un parco sui generis. Si siede ad un capo di un tavolino, occupato dall’altra parte da un anziano signore. Inizia la partita a domino. Qui, come nelle strade di Cuba, questo gioco è molto popolare e nelle ore più calde ci si siede all’ombra per una, o più, belle partite.
Non soddisfatto, mojito in mano, vanno giù lungo la Calle Ocho a cercare nomi di celebrità latinoamericane, impressi nelle mattonelle, stile Walk Of Fame, ma a tema!
Davvero un viaggio sui generis, anzi… “Lui generis”! Per il momento volge al termine, ma…
Navigazione
Consigli
Articoli recenti
- Sette automobili tratte dai film italiani 28 Aprile 2024
- Lo sbarco di Anzio dal vivo 19 Aprile 2024
- Armando Testa 12 Aprile 2024
- Fantasia! 9 Aprile 2024
- Storie d’amore 2 Aprile 2024
Lascia un commento