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Mind the Map! Disegnare il mondo dall’XI al XXI secolo
In 24 Gennaio 2022 da Redazione Seven BlogCa’ scarpa di Treviso opsita dal 5 febbraio al 29 maggio 2019 una mostra sull’immagine del mondo, sull’audace tentativo intellettuale umano di disegnare lo spazio terrestre e di vederlo tutto insieme in un’unica rappresentazione grafica. Si tratta di Mind the Map! Disegnare il mondo dall’XI al XXI secolo.
Il percorso invita a prestare attenzione alla mappa, a tutte le mappe, che spesso vengono utilizzate, a torto, come sostituti della realtà, con leggerezza e in modo irriflessivo. Prestare loro attenzione significa entrare in mondi con una significativa e articolata complessità.
Divisa in tre sezioni (Non plus ultra, Plus ultra e Theatrum orbis terrarum), la mostra considera i mappamondi di ogni epoca e provenienza come espressioni di convenzioni sociali che hanno imposto confini, decretato l’orientamento a sud, a nord, o a est, reificato i concetti astratti di potenza e dominio, rivendicato con veemenza il proprio posto nel mondo.
Dalle mappae mundi ospitate nei libri di preghiere del XIII secolo, alle straordinarie costruzioni cartografiche che dibattono e progettano il mondo dei commerci oceanici nei secoli delle scoperte geografiche, ai tappeti geografici contemporanei, alla mercatoriana mappa del mondo di Google, l’esposizione offre l’opportunità di riflettere sulle dinamiche di costruzione dell’immagine del mondo con la quale quotidianamente ci confrontiamo, per riscoprire gli archetipi che di volta in volta hanno mutato il nostro posto fino a farlo divenire incerto e instabile: dal centro alla periferia, dal rassicurante e convenzionale Nord ai margini della mappa.
Gli esemplari esposti sono 40 e saranno riproduzioni ad alta definizione, provenienti da biblioteche nordamericane, europee e giapponesi, mentre i 9 tappeti geografici del XX e XXI secolo, appartenenti alle collezioni geografiche di Luciano Benetton, saranno esposti in originale.
Cinque incontri/conferenze con esperti e un programma di concerti correlati saranno calendarizzati nel corso dell’apertura della mostra per approfondire alcuni dei temi sollecitati dall’esposizione.
La valorizzazione delle collezioni geografiche acquisite nel tempo ha trovato nell’allestimento di mostre il modo per avvicinare il pubblico alla conoscenza dei documenti cartografici da intendere come patrimonio comune non solo per comprendere l’evoluzione dei luoghi nel tempo, masoprattutto come prodotto sociale e culturale delle comunità coinvolte.
Stiamo progettando una rivista letteraria per aiutare le nuove voci a emergere. Abbiamo sempre la stessa vision: diffondere cultura e talento.
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