Venti secondi

“Le mani tremavano e mentre lasciava cadere il mozzicone mezzo spento, guardava quanto ci metteva a mescolarsi con le pozzanghere, contando i secondi. Le gambe ciondolavano e i piedi si muovevano seguendo una musica che le arrivava da dentro e nasceva da un battito. Uno, due, tre, quattro… Venti secondi eterni, nessun rumore”. Lasciatevi raccontare quei venti secondi, quella pioggia, il fumo di quelle sigarette. Continua