AVARIZIA . FrammentiAvari
Opressão por lá
In 13 Settembre 2016 da Debora BorgognoniQuante volte
dovrò morire
prima di sentire la colpa,
gente con voce rauca chiama
e io mi giro nel letto,
sposto la faccia nel cuscino,
rannicchio le ali.
Villani dal passo feroce
prendono a entrare,
spalancano le porte
ma ammazzano il sole.
Non sanno che è qui sotto
il banchetto regale.
Vuole vino, signora?
Sì, un goccio.
Cioccolata e pane,
marmellata e amore.
Muoio, muoio ancora,
mangio e muoio,
bevo e lascio andare.
Avranno le briciole,
la saliva sul piatto,
il tovagliolo sporco,
le gocce condensate
sul calice.
Non si accorgono
del sapore di mandorle amare,
del pugno allo stomaco.
Sono ciechi.
E io sono morta.
L’opera è di Panmela Castro, Opressão, Rio de Janeiro.
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