GOLA . RicetteColte
Lo spezzatino con puré di Walter Grass
In 10 Novembre 2021 da Fabio MuzzioPerché la gola è un chiarimento a sorpresa
Alvaro Vitali torna in un film dedicato al calcio nel ruolo di arbitro e non di calciatore (e del suo sosia) dopo Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento del 1980. Capita due anni dopo con Il tifoso l’arbitro il calciatore, che vede alcuni degli stessi attori: Carmen Russo, Enzo Cannavale, Mario Carotenuto e Bobby Rhodes. Di questo B-Movie di Pier Francesco Pingitore, meno commedia sexy del solito, seppur la Russo non lesini qualche sequenza della sua esuberanza fisica, è composto da due episodi e ve ne ho già parlato quando vi ho proposto la ricetta de La pasta aglio, olio e peperoncino di Alvaro e Sposito.
Non aggiungo molto di più se non accennare alla sequenza dove l’arbitro Presutti, per punire ulteriormente il calciatore Walter Grass della Juventus, sospettato di essere l’artefice del tradimento della moglie, finge un trauma cranico dopo che la stella bianconera, espulsa ingiustamente, lo ha infilato a testa in giù nel water degli spogliatoi al termine della partita. In realtà si scoprirà che il video che lo ritrae con Manuela, la moglie di Alvaro, è un falso, una prova architettata da Sposito per scommettere sulla partita falsata dalla vendetta dell’arbitro. E così Grass si traveste da infermiere e porta il pranzo al ricoverato: da notare che siamo ancora negli anni del cibo ospedaliero non confezionato. Il chiarimento svelerà il falso video e che il calciatore protagonista dello spot manomesso ha in realtà un fidanzato.
La vendetta di Alvaro, che cambierà il referto per il giudice sportivo salvando Grass, nei confronti di Sposito non mancherà di metterla in atto e saranno “l’esca” Manuela e il vero artefice, il muscoloso fidanzato del calciatore, a compierla. Con tutta probabilità questa pellicola risulta essere meno di culto rispetto ad altre, tuttavia ci offre l’opportunità di estrapolare la seconda ricetta: lo spezzatino con puré servito al ricoverato Alvaro.
Ingredienti per 2 persone
Per lo spezzatino:
- Spezzatino di vitello 400g
- Passata di pomodoro 500g
- Cipolla 1/2
- Olio E.V.O.
- Farina 00 q.b.
- Vino o Rum
- Sale
Per il puré:
- Patate 500g
- Latte intero 300ml
- Burro 30g
- Sale
Procedimento
Lo spezzatino è un arte, così da poter esclamare, al pari di Alvaro: “Bbbono!”. E lo è anche il puré. Ti propongo due ricette semplici, quasi da degente di ospedale che si può permettere di mangiare tutto. Le ricette sono davvero tante e gli ingredienti aggiuntivi a quelli base che ti segnalo molteplici: nel caso, come sempre si deve fare in cucina, largo alla fantasia!
Partiamo dallo spezzatino: se i bocconcini sono troppo grandi puoi anche tagliarli senza renderli troppo minuscoli. In genere la carne di vitello è tenera e anche con la cottura dovremo mantenerla così. Infarina la tua carne lasciandola riposare qualche minuto in una ciotola, il tempo necessario per affettare molto finemente mezza cipolla. In una padella antiaderente, meglio con i bordi abbastanza alti, versa l’olio di oliva: regolati sulla quantità di cipolla, onde evitare di farla più abbrustolire che imbiondire. Quando il tuo soffritto sarà pronto, versa la carne e rimestala così che possa assumere il colore della primissima cottura. Non esagerare con la fiamma: non appena avrai visto il cambio della superficie dei bocconcini, versa un bicchierino di vino bianco oppure un’altrettanta quantità di rum. Alza leggermente il fuoco, fai evaporare la parte alcolica e aggiungi la passata di pomodoro: ti consiglio di aggiungere un’altra metà della bottiglia ma di acqua tiepida: così non solo raccoglierai la parte rimanente di pomodoro ma darai la parte liquida in cui far cuocere lo spezzatino. Aggiusta di sale, copri con un coperchio lasciando la possibilità che evapori il sugo. Se tieni la fiamma bassa allungherai il tempo di cottura ma la carne non si indurirà. Tieni conto che ci vorrà almeno un’ora e, se occorre, aggiungi ancora un bicchiere di acqua.
E adesso il puré: scegli le patate più adatte a questo contorno e, dopo averle risciacquate, falle cuocere almeno 30 minuti: tutto dipende, ma lo sappiamo, dalla grandezza delle stesse. Una volta pronte lasciale raffreddare in un piatto. Successivamente elimina la buccia e armati del tradizionale schiacciapatate, più veloce e preciso della forchetta. Otterrai una bacinella con le tue patate ridotte a una consistenza morbida. Prendi una pentola antiaderente, sciogli il burro e versa il tuo composto iniziando, a fuoco basso a mescolare per bene. A parte avrai fatto scaldare il tuo latte, meglio se intero, e inizia a versarlo nel puré che si sta creando. Non smettere di girare bene il composto, altrimenti si formeranno grumi e brucerà. Usa una fiamma media e continua fino al termine del latte: valuta la consistenza, se troppo liquido fallo asciugare di più, insomma dovrà bollire un po’. Aggiusta di sale e, se proprio vuoi aggiungere ancora qualche caloria, fai sciogliere ancora un pezzetto di burro.
Terminata la cottura aggiungi a fianco del tuo spezzatino ben caldo il tuo puré e porta in tavola: buon appetito.
A proposito di spezzatino: per la ricetta mi sono affidato alla sapiente esperienza di Ambrojo, che cucina spesso questo piatto alla Divine Comtesse, che pare averlo sempre molto apprezzato e conosciuto grazie a un misterioso “Professeur”.
Ambrojo mi ha spiegato che la ricetta è semplice, tanto a complicare il resto ci pensa sempre la Divine.
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