IRA . Racconti da Kepler
Signorino Buonasera, suo malgrado
In 2 Ottobre 2015 da Il ViaggiatoreSono ancora a Londra, precisamente a Soho al 22 Frith Street: è il 2 ottobre 1925. Non immaginate quanta fatica per entrare in questo appartamento/laboratorio. Ci sono arrivato a piedi, mi piace camminare, anche se l’inquinamento industriale rende quasi faticoso respirare. Ho contattato qualche settimana fa William Le Queux, un giornalista. Mi sono spacciato per un suo collega newyorkese. Insieme a un tipografo William Odhams e un proprietario di sale cinematografiche Will Day, hanno creduto in un inventore: John Logie Baird.
Baird è un ingegnere scozzese che Le Queux mi dice aver inventato la lametta in vetro e le calze di carta, ma ha forse realizzato qualcosa di straordinario: la televisione. Tutto è iniziato usando luci da biciletta e una cappelliera. Il vero prototipo lo ha presentato sei mesi fa: in un centro commerciale, sembra che con il tempo non sia cambiato nulla, vero amici terrestri? Era il 25 marzo nei magazzini Selfridges in Oxford Street. Mica è stato facile vincere la ritrosia di questo Ingegnere scozzese: non mi voleva all’esperimento, ma Le Queux l’ha convinto con la possibilità che ne parli negli Stati Uniti. Farà la storia, anzi la cambierà. Ovviamente nessuno sa che sono un viaggiatore e arrivo da un altro pianeta: sono anni questi dove si sogna lo spazio, ma gli studi per arrivarci sono solo all’inizio. Non è stato nemmeno ancora scoperto Plutone.
In questo appartamento ci sono fili ovunque, appunti sparsi, arnesi di ogni genere. La possibilità che accada qualcosa di straordinario è presente in tutti: oggi non c’è la testa del manichino Stooky Bill, si proietterà altro. Ho saputo che lo scorso anno con un corto circuito Baird si è ustionato le mani. I danni causati per colpa della scossa gli sono pure costati uno sfratto dal proprietario della casa in 21 Linton Crescent ad Hastings. (La città, nel corso degli anni, gli renderà comunque omaggio nel proprio museo, ripagandolo in un certo senso della disgrazia). Visti i precedenti è facile pensare che si voglia guardare, ma pure mantenere una certa distanza. Eccoli i dischi di Nipkow, realizzati nel 1884 e che sono alla base di tutto. Oggi racconto il Novecento, ma è affascinante come in questo pianeta le invenzioni in grado di rivoluzionare la società siano dell’Ottocento. Inevitabile verificare come questi due secoli si siano passati il testimone, passando dall’idea alla realizzazione.
Le biografie però parlano di cinque persone presenti. Ma chi è il quinto uomo? Si tratta di William Taynton, un fattorino ventenne che, convinto con un compenso di una mezza corona, si mette davanti al proiettore.
Tutto è pronto, Taynton non sa per quale motivo verrà ricordato: non tanto per essere scappato urlando per la luce accecante che lo sta per illuminare e che servirà per proiettare la sua immagine a 28 righe, quanto per essere stato il primo volto umano a essere ripreso in televisione. Baird ce l’ha fatta, nella stanza si applaude. L’invenzione si svilupperà velocemente, gli esperimenti televisivi proseguiranno e gli anni Trenta diventeranno quelli decisivi. Più che Baird, ricordato dai manuali, dai musei e dalle biografie, i miei complimenti vanno a Taynton, forse all’oscuro dei pericoli corsi, ma che, con sottile ironia, potremmo definire il primo Signorino Buonasera.
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