Ascolti Duri . LUSSURIA
Sirvia
In 13 Gennaio 2024 da Caterina LevatoNella narrazione trap, il mondo è violento, sessista, carico di rabbia, questo genere musicale racconta la vita di strada così come l’artista la vive; egli parla del disagio sociale in presa diretta, delle droghe e del sesso estremi e, talvolta, violenti.
Ecco perché questo genere musicale ha i suoi fan, ma anche i suoi detrattori: da una parte, i giovani, che, con gli auricolari perennemente attivi, ne fanno il compagno della loro giornata; dall’altra, gli adulti, che ne prendono le distanze, senza, però, rendersi conto che la trap è il pane quotidiano dei loro figli, esattamente come era stata la musica beat per loro, negli anni Settanta, e via via tutti gli altri generi musicali di contestazione.
Pippo Sowlo snocciola sulle note della trap, tra ironia e disincanto, una storia di violenza e di abuso. Nel brano Sirvia, la voce narrante è quella di uno stalker, di un violento che continua a molestare la sua ex ragazza. L’intento artistico (e sociale) non è certamente quello di giustificare il maschio, ma in superficie, a leggere il testo e ad ascoltare la canzone, c’è il rischio che passi il messaggio opposto. Certamente non è facile il compito del duo di Torre Gaia, incamminatosi su un terreno musicale irto di pericoli, i cui testi presuppongono un pubblico adulto, per le tematiche di forte impatto (pedofilia, body shaming, discriminazioni, violenza domestica, revenge porn), ma, al contrario, sono proprio i giovanissimi i primi fruitori della trap.
Nella storia di Sirvia sono raccontate tutte le tappe di una relazione malata: la violenza, l’autogiustificazione, lo stalking e il ricatto:
Non ingigantire, Sirvia, non drammatizzare
T’ho dato na cinquina, mica t’ho ammazzato er cane
Poi, che cazzo, te l’ho data pure piano
La discolpa della violenza compiuta, e cioè uno schiaffo dato alla ex ragazza in pieno volto, avviene attraverso la narrazione di un paradosso (T’ho dato na cinquina, mica t’ho ammazzato er cane) che rende possibile, di primo acchito, la legittimazione di un gesto deprecabile e indegno.
Lo sai che si esci co le amiche me prude la mano
Ancora co sta storia de quella sera a Genzano
Tipico del violento è il mascheramento della propria gelosia che, in questo caso viene occultata, grazie all’utilizzo di una affermazione propria della bassa malavita: me prude la mano. Un modo di dire che lascia intendere che la cinquina sul volto della ex sia una necessità fisica, non un atto compiuto per volontà.
Lo sai che si esci co le amiche me prude la mano
T’ho dato na cinquina, mica t’ho ammazzato er cane.
Ancora co sta storia de quella sera a Genzano
L’azione di stalking è narrata attraverso una serie di frottole, come l’essere lì, ar Magic Bar, per caso, esche tese per riconquistare “la preda” appena sfuggita:
No che non t’ho seguita, stavo lì pe puro caso
Bonsoir, come va, t’ho ricioccata ar Magic Bar
Te ne sei annata, armeno sbloccame su Instagram
Te sei inquartata un po’ ma lo sai pure te
Sei bella che nceffone ma che è
Vista la reticenza della sua ex, lo stalker decide di usare l’ultimo colpo rimasto in canna: diffondere un filmino di un loro momento intimo.
Sur Mac ce sta ancora quel filmino
Si me gira me sa che lo metto in giro
Sirvia, scherzo, dai lo sai non sono il tipo
Anche se t’ho parcheggiato nber pullmino (sur viso)
Sur Mac ce sta ancora quel filmino
Ndo me fai quella cosetta cor ditino
L’ho rivisto, amò, ma lo sai che te dico
Eri bella co quer cinque sur faccino
Il testo trap si snoda, quindi, tra atti di violenza, bugie e puerili auto difese che purtroppo, nella realtà dei fatti, riescono a rendere troppe donne incapaci di sfuggire a questa rete fatta di ricatti psicologici e di minacce, facendole diventare schiave di amore malato in cui uno schiaffo è, troppo spesso, solo un inizio.
La canzone:
Pippo Sowlo - Sirvia
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