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Wuthering Heights
In 12 Febbraio 2022 da Redazione Seven BlogISPIRATO A WUTHERING HEIGHTS DI KATE BUSH
Isabella. Malattia.
Eppure anima nera, ti desideravo. Ancora mi pulsa la parte intima al pensiero che tu possa chiedere perdono. Eccoti, invece. Demone e rettile. Mi osservi. Con occhio-coccodrillo. No, non l’hai mai fatto. Non è la carezza che mi spetta, vero, Heathcliff? Chiudi la mano, conficchi le unghie nel palmo, e picchi, e batti. Le orecchie mi sibilano. Urlo. Puzzo di sangue. E abbagli nel flusso di una gioia viscerale. Sei una merda. Mi ritrovo a pensarlo con l’eco dei tuoi passi verso l’uscita. La cucina mi piange addosso spettri vaganti. Dio, come mi hai ridotta, ho voglia di strapparti il cuore a morsi.
Cathy. Dannazione.
Ho tirato la coda a un demone. Gli ho pizzicato la pelle. E gli ho strappato i peli. Che mi sono rimasti in mano. Ho avuto un certo solletico alla gola. Ho sentito soddisfazione unta al grasso. E ho chiuso il piacere nel ghigno-maledizione. La morte è la cornice di un quadro delizioso. Che ho osservato bene l’altro giorno. Heathcliff che apriva la bara. Ci ha gettato una rosa dentro con gli occhi asciutti di angoscia. E rideva. Non hai capito niente, amato, non l’hai capito, vero? È nella bestemmia dei tuoi sorrisi che sono riuscita a conservarmi. Nessun verme m’ha scarnito. E le labbra sono schiuse per l’inferno di un bacio. Ti avvicini. Il diavolo è gonfio di sangue e neve. E la lingua piange lame scagliate. Nessuno conosce meglio di noi il desiderio insoddisfatto. Non ci dobbiamo inventare niente. Solo le fiamme esistono. Perciò crepa, amato Heathcliff, crepa in nome di Cathy, tuo desiderio. Eterno.
Heathcliff. Condanna.
Se solo mi avessi infilato in uno dei tuoi boccoli, e mi avessi cullato maledizioni in un fiocco, almeno una volta, creatura infernale. Sarebbe bastato quel laccio. Se solo non fossi come il cane che morde il padrone e non avessi morso la mano che mi accarezzava. E invece detesto le carezze! Ho cercato la tua ombra nella brughiera, ho sentito l’alito caldo dietro la schiena, ero sicuro che fossi tu. Odori di germoglio e maledizione. Vedi, mia cara, il demone che ho giurato d’abbattere sono io. Ora lo riconosco. Ora che siamo insieme. Ora che è troppo tardi.
La canzone:
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