Le storie superbe . SUPERBIA
Mistika
In 25 Aprile 2021 da F.G. SimonLa storia gira come un carillon.
Il tempo è cucito con fili di musica rock e pazza speranza.
C’è un pianeta nell’universo, diviso in due da una spada di sole. Immenso è lo stato degli Idiots, fatto di fuoco e roghi per le streghe, mutilazioni e preghiere. Poi esiste una falce di terra che chiamano Kierkegaard. Lì vige una forma purissima di spregiudicata follia. Le streghe desiderano la libertà, qualcuna è riuscita ad approdare in questo lembo di sogno, grazie all’aiuto di una Sorella.
L’altra voce.
(Giorno del supplizio)
Riesci a sentirla? L’aria sa di vagito appannato. Stai cullando una bambola di guerra. Bambina di porcellana con occhi di cristallo. La palpebra che penzola, il sangue che goccia, scie rosse di aborto. Te l’aveva mai detto, nostra madre, che la guerra è sacra? Sì, stupida femmina-felino, la guerra è sacra. Sacra, come tutti i mali del mondo. Il bene vive di ossimori, e l’inferno è la sua doppia faccia.
Ascolta le grida. Per le streghe morte, ghirlande sull’altare di velluto.
Scrollati di dosso quelle lacrime, usa i capelli-corona della bambola per asciugarti le guance. Non essere stupida. Tieni in petto solo una bambina-sacrificio.
Ti sei più vista allo specchio? Lucida, pazza. Canali viola sotto il greto degli occhi, e una penombra di orrori mistici. Col tempo le iridi hanno perso tutte le sfumature dell’India. Colpa dei pasti consumati al buio. Cervello crudo e interiora di vacca. Cibo degno di maiali e puttane. Nel Santo Manicomio si perde persino l’ombra.
Eppure ti sorreggi ancora ai silenzi, sono stati sempre la tua speciale virtù. Fin dall’inizio hai evitato parole che potessero scagionarti. Hai protetto mille Eve che portano in grembo la dannazione. Le donne dalle ali nere, grazie a te, sono in salvo nella terra di Kierkegaard.
La guerra non è finita. Molti angeli sono caduti. I cannoni, promesse di morte. Per te, la fine arriverà presto. Sulla tua pelle scorre il fiume del dolore. Agli Idiots piace fare esperimenti. Ti hanno trapiantato germi di pensiero-carogne. Nelle viscere scorre ormai da tempo la malattia.
Stai difendendo la brace anche adesso, nell’ultimo giorno di vita. La paura ha un bisogno estremo di compassione. Non ne avrai. La bambola che tieni, è la tua anima morta. Per te, una tomba di petali increspati. L’ultimo giorno. Eccoli. Ti avviso, getteranno il corpo nel grumo della folla, ti faranno a pezzi. Ti costringeranno a parlare, ti domanderanno se hai avuto complici, ma anche se ti dovessero estorcere la verità, le streghe sono ormai salve nella terra di Kierkegaard. Tu, invece, hai pagato per tutte. Un sacrificio consumato nel nome di cosa? di cosa?
La storia gira come un carillon. Il tempo è cucito con fili di musica rock e pazza speranza.
(ADV)
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