Le poesie superbe . SUPERBIA
Il blu
In 21 Ottobre 2018 da Debora BorgognoniDal concorso PoesieSuperbe#1 – Blu come Accidia
di Costantino Belmonte
Non c’è nemmeno un verso
che abbia contribuito a una tua ruga reale:
questo prova
quanto mi sia intoccabile riviverti.
Ti avevo bandita dal mio desiderio
perché riuscii ad illudermi
che le mie dita fossero capezzoli:
se ne ho morso la punta
è solo per trasmetterti un dolore,
per succhiare polvere da un seno vuoto.
La nostalgia del nulla
ti pretese ghiacciata
ma un tuo fiotto di sangue può smentire il suicidio,
dileguare i passanti con i quali ti sogno;
sono chiusi e cattivi,
stanno intorno al tuo corpo come bestie sole
si accalcano nella penombra
delle prime luci
e ciò che mi impressiona
sta nel mutismo della loro violenza:
sono tristi come feti in attesa
come i pinguini riuniti nell’angoscia polare.
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La poesia mi piace molto. Devo ammettere che per apprezzarla appieno ho dovuto ignorare la punteggiatura Mi mandava fuori strada. Le strade dei poeti sono punteggiate delle più svariate punteggiature. Bella, però.
Ringrazio Giovanni Odino per la sua nota e Debora per le sue righe di introduzione al brano (che in questa pagina non riesco a trovare). Sono entrambi rilievi brevi ma importanti. Concordo con Giovanni sull’uso spesso troppo *creativo* da parte dei poeti della punteggiatura. Qui, a dire il vero, è abbastanza scarsa, perché affido la lettura alla scansione naturale degli a-capo e al fatto che io ritengo le congiunzioni *e* e *ma* già dei segni di punteggiatura. Se volessi andare nel dettaglio, rimettendo mano a questo brano del *lontano* 1996, aggiungerei due virgole, dopo *bestie sole* e dopo *feti in attesa*, dove la pausa si richiede. Grazie per il vostro tempo.